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Gli Eventi Facebook

Il social che più di ogni altro si dimostra utile per promuovere un evento o un tour è sicuramente Facebook grazie alla sua tab Eventi, che ti offre uno strumento promozionale completo e sopratutto geolocalizzato.

Gli eventi facebook
courtesy by pixabay.com

Ma perché la tab Eventi faccia adeguatamente il suo lavoro è necessario che venga compilata correttamente in ogni sua parte e richiede d’essere arricchita di contenuti nella sezione Discussione per raccogliere la giusta attenzione prima della data del live.

Se non c’è in ballo una prevendita di biglietti o la prenotazione obbligatoria del posto, non è necessario creare un Evento Facebook con largo anticipo, quindici giorni prima della data è più che sufficiente per diffondere la notizia. Quello che è veramente importante è condividere l’evento in tutti i modi che la piattaforma offre e aggiungere contenuti emozionali nella sezione Discussione per aumentare l’impatto emotivo dell’attesa.

Ma che tipo di contenuti aggiungere?

Una delle tecniche più usate è quella di coinvolgere i fan raccontando passo per passo, con testi e immagini, la preparazione della serata o del tour. Puoi raccontare il lavoro in sala prove per poi passare a brevi anticipazioni sul repertorio, per esempio. Le ultime ore prima del live sono decisive: condividere l’allestimento del palco, la descrizione del luogo del concerto e qualche spezzone del sound check è molto utile per trasmettere la tua emozione e il tuo entusiasmo per la grande serata che stai preparando. Crea un sincero legame empatico con i fan e ne sarai ripagato.

Puoi anche aggiungere qualche buon filmato di live precedenti, per far vedere a chi non ti conosce la forza della tua musica ascoltata di persona.

L’importante è che tu riesca a costruire una narrazione coinvolgente che crei aspettativa e attiri curiosità verso il tuo concerto. Prima di pubblicare, dovrai perciò pianificare la pubblicazione e i contenuti dei post per poi pubblicarli in orari differenti ma con una cadenza periodica continua sino all’ora X.

Se hai pubblicato dei singoli o degli album, mettere i link ai tuoi video o ai tuoi profili nelle App di musica in streaming è un’ottima cosa che non va dimenticata.

Nella sezione Discussione non è necessario pubblicare un post al giorno, l’importante è mantenere una cadenza periodica, per esempio un post ogni due giorni, ma sopratutto creare contenuti che possano essere coinvolgenti e interessanti. E’ un lavoro che richiede un discreto impegno ma che, curato adeguatamente darà ottimi risultati.

Ho notato troppo spesso gli artisti musicali delegano questo compito agli organizzatori della serata confidando nel loro impegno promozionale. Ho sempre pensato che questo atteggiamento sia piuttosto ottuso. Entrambi le parti in causa, organizzatori e artista, hanno il massimo interesse per un’ampia partecipazione di pubblico, la sinergia tra i due è perciò strategica per ottenere il massimo risultato possibile.

Se vuoi approfondire questo argomento sono a disposizione, lascia un commento oppure scrivimi in privato.

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Facebook per i musicisti indipendenti

La notizia della settimana è il lancio del Facebook Independent Artist Program in collaborazione con TuneCore e Distrokid per consentire agli artisti di portare la propria musica sulle piattaforme Facebook e Instagram senza sostenere alcun costo.

Facebook Independent Artist Program
courtesy by pixabay.com

Su Facebook e Instagram la musica viene utilizzata in vari modi, anche tramite la libreria audio all’interno di Storie e Instagram Reels, questo aveva portato la società di Menlo Park a siglare accordi di licenza con le case discografiche e i grandi distributori digitali. Da oggi, grazie a questo accordo, anche i musicisti indipendenti potranno monetizzare sui due social, semplicemente e senza costi aggiuntivi.

E’ un’opportunità importante per i musicisti indipendenti che apre le porte a nuovi utilizzi della loro musica, amplificandone la distribuzione e l’utilizzo in queste piattaforme. I brani gestiti da questi due distributori saranno disponibili come adesivi musicali o accessibili come colonne sonore nelle Storie e nelle Reels. Facebook garantisce che almeno fino al 2023 non tratterrà nessuna percentuale dalle royalties generate sui suoi social.

Visita la pagina del Facebook Indipendent Artist Program

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Video: meglio YouTube o Facebook/Instagram?

Tra YouTube e Facebook/Instagram è in corso una competizione serrata per la leadership dello streaming video. I video sono molto ambiti dagli inserzioni pubblicitari perché sembrano portare più risultati nelle campagne pubblicitarie online. Per questo i social di Zuckerberg si sono dotati di strumenti utili per competere con il leader, ovvero Youtube, che nel frattempo non se ne sta con le mani in mano.

Video: meglio su YouTube o Facebook/Instagram?
courtesy by Pixabay

In realtà, un artista musicista che pubblica video su queste piattaforme deve comunque tener conto delle diverse abitudini degli iscritti, del suo pubblico e deve anche tener conto di come ragionano i rispettivi algoritmi.

In questo post, cercherò di segnare le diverse caratteristiche dei tre social per darti dei punti di riferimento per poterli utilizzare al meglio. Resta il fatto che comunque sarà importante la misurazione dei risultati, che ti aprirà la strada per un maggior coinvolgimento e interazione con il pubblico.

In termini generali i video superiori o vicini ai tre minuti funzionano meglio su Youtube che ha un pubblico che cerca intrattenimento e ha tempi di attenzione più lunghi. Su Facebook/Instagram il comportamento del pubblico è più compulsivo, la sua attenzione è di breve durata, video brevi ma brillanti hanno maggior possibilità di riuscire nel catturare l’attenzione e stimolare interazioni. Questo nonostante Facebook consigli video della durata di almeno tre minuti.

Su tutte e tre le piattaforme in oggetto i periodi di attenzione sono il fattore più importante per garantire la visibilità nei suggerimenti agli utenti. Questo ha più peso sicuramente più su YouTube che su Facebook/Instagram

Video musicali, interviste, live possono trovare su YouTube una platea attenta, predisposta a conoscere cose nuove e approfondire le sue conoscenze. Facebook/Instagram si prestano di più per messaggi brevi e divertenti; si rivelano utili sul breve periodo, per esempio per diffondere le date di un tour o per ringraziare il pubblico per la riuscita di un concerto.

Facebook/Instagram possono essere usati per coltivare la propria immagine, per attirare l’attenzione su sé, dialogare con il pubblico, YouTube diventa utile per far conoscere la propria musica e consolidare la propria figura artistica.

Devi tener presente che su Facebook/Instagram i contenuti invecchiano velocemente. Se il tuo video non raccoglie in breve tempo commenti e condivisioni, la sua diffusione sul social network è destinata a rimanere nella tua cerchia d’amicizie senza che si crei quel magico effetto virale in cui tutti sperano.

Su YouTube le dinamiche sono diverse, la dinamica del breve periodo non è determinante. Un buon video (musicale, intervista, live) può trovare il pubblico giusto anche dopo molto tempo la sua pubblicazione. Questo perché la struttura e l’algoritmo di YouTube ragiona con logiche diverse da quello di Facebook/Instagram.

A questo punto viene spontanea la domanda, e TikTok?

Per diverse buone ragioni c’è molto entusiasmo attorno questa App che sembra esaltare la viralità dei suoi contenuti. Ti confesso che, ad oggi, non la conosco molto. Non l’ho trovata il luogo adatto per fare del marketing musicale come lo intendo. Questo però non significa assolutamente che non sia il luogo giusto per proporre la tua musica. Ma prima di tutto, dovresti chiederti se TikTok è un luogo per trovare nuovi fan della tua musica?

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Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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Fai volare il tuo Instagram

Nei due post delle scorse settimane abbiamo visto come per raggiungere buoni risultati con Instagram sia necessario tener conto di come ragiona il suo algoritmo e di come sia necessario mantenere una buona coerenza nei contenuti pubblicati.

Instagram di successo
courtesy by Pixabay.com

Nonostante questo, attrarre l’attenzione su questo social non è molto facile, così come non è molto facile portare i followers ad ascoltare la nostra musica. Perché, ci tengo a precisarlo, il nostro obiettivo non si limita ad avere X followers su Instagram, ma è quello di avere X Instagram followers che ascoltano o acquistano la nostra musica sulle App di streaming.

Detto questo, vediamo alcune buone pratiche che ti aiuteranno ad incrementare la tua platea. Sono 5 punti base che devi considerare seriamente per poter fare un uso professionale del tuo profilo Instagram.

1- Scegli la tua nicchia

Parti dal presupposto che non puoi piacere a tutti e che i tuoi post sicuramente interesseranno più a certe persone e meno ad altre. Ragionare seriamente su quale può essere il tuo pubblico di riferimento è la base su cui si poggia una corretta strategia su questo social per immagini.

Questo vale anche se la tua musica è semplice pop mainstream, perché comunque avrà uno stile, delle caratteristiche, delle influenze che la legano a quella di altri artisti. Perciò il tuo pubblico primario sarà quello che già ascolta musica e canzoni con determinate caratteristiche di suono o di genere.

Lo stesso vale se usi Instagram per valorizzare la tua figura di musicista professionista o insegnante di musica. Sei bravo con uno strumento, eccelli in determinati stili, il tuo pubblico dovrai cercarlo tra le persone che condividono le tue passioni o che vogliono farlo.

2- Interagisci con i post popolari

Già di suo l’invidia è una brutta cosa; su Instagram l’invidia è un danno assoluto. Quando ti capita di vedere dei post belli o interessanti creati da tuoi colleghi, più o meno famosi, magari post che hanno raccolto molte reazioni e commenti positivi, unisciti al coro e lascia un tuo complimento. Sono piccoli gesti di onesta generosità che prima o poi attireranno l’attenzione e porteranno nuovi seguaci al tuo profilo.

Instagram non è solo una vetrina di belle foto o belle storie illustrate, resta, prima di ogni cosa un social network dove l’interazione tra le persone è la base di tutto.

3- Promuoviti sugli altri canali

Se hai Instagram, molto probabilmente hai anche Facebook, Twitter e magari Telegram, sicuramente usi Whatsapp o simili.

Utilizzali per promuovere il tuo profilo Instagram, condividi il link della tua pagina sugli altri social, sulle tue mail e anche sul tuo sito. Ti dico di più, dato che oggi, per la musica, è uno dei social che dà maggiori soddisfazioni, crea per Instagram dei contenuti esclusivi e comunicalo sugli altri social. Quello di studiare contenuti esclusivi adatti alle diverse caratteristiche dei social è uno dei metodi per raccogliere maggiori risultati da ogni singola piattaforma.

4- L’importanza dei geotags

I geotags hanno reso Instagram una risorsa fondamentale per le attività locali e per i travel bloggers. Aiutano le persone a riconoscersi per appartenenza geografica o a condividere la stessa passione per un determinato luogo. Per un artista musicista i geotags diventano strategici quando devi comunicare la data del tuo prossimo concerto o per le foto che riguardano il concerto appena eseguito. Sono tra gli strumenti che più legano l’autore con il suo pubblico.

5- Interagisci con umanità

Mostrare il proprio lato umano è, nei social network, l’unico modo per creare un legame empatico con le persone. Non è necessario che tu conosca ogni singola persona che ti segue, ma rispondere alle loro domande o commenti è fondamentale per creare un legame onesto con il tuo pubblico. Questo farà capire che hanno la tua attenzione e che dietro al tuo profilo Instagram c’è un artista amichevole grato per l’interesse che si ha della sua musica e della sua figura artistica.

Se vuoi sapere qualcosina di più su come utilizzare al meglio Instagram, ti invito a leggere questi due post:

Ti presento l’algoritmo di Instagram

Anche Instagram ha i suoi comandamenti

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Instagram social media social music marketing social network

Ti presento l’algoritmo di Instagram

Instagram si è rivelato uno social molto utile per gli artisti musicisti, la sua capacità di coinvolgere con musica e immagini si è rivelata vincente anche più del suo fratellone Facebook. Questo perché, nel tempo, mentre l’età media del pubblico di Facebook è aumentata, Instagram ha saputo continuare a mantenere un contatto con le fasce più giovani: questo sopratutto perché, a detta di molti, nei suoi feed si respira un’aria più positiva, più rilassata e divertente.

L'algoritmo di Instagram
courtesy by pixabay.com

Come ogni social, anche Instagram ha il suo algoritmo che restituiscono all’utente risultati pertinenti ai suoi gusti e questo significa che per pubblicare un post che funzioni adeguatamente una bella foto non basta. Sapere come funziona l’algoritmo di Instagram ti è perciò utile per creare post che creino coinvolgimento capaci di attirare l’attenzione verso la tua musica o verso la tua attività di artista musicale.

Prima di ogni cosa, è necessario sapere che Instagram usa l’apprendimento automatico per analizzare il comportamento degli utenti e restituire a loro un feed personalizzato. In pratica, ciò che viene mostrato agli utenti viene scelto in base all’interazione che questi hanno con gli account seguiti, perciò non solo da chi seguono.

Per costruire un feed adatto ad ogni singolo utente è noto che Instagram si basa su sei fattori principali:

  1. Interesse: Instagram determina quanto ti potrebbe interessare un post in base al tuo comportamento passato.
  2. Tempo: Instagram spinge i contenuti più recenti rispetto ai vecchi post.
  3. Relazione: Questo considera quanto sei vicino a certe persone a seconda di quanto interagisci con loro. (ad esempio, siete taggati insieme nei post? Commentate i post degli altri?)
  4. Frequenza: Aggiornamenti in base alla frequenza con cui apri l’app.
  5. Stai seguendo: Più persone segui, più ampio sarà il tuo feed. Ciò significa che non ci si concentra singolarmente su certe persone.
  6. Utilizzo: Più tempo trascorri sull’app, più a fondo cercherà nel suo contenuto cose più uniche da mostrarti.

Lo stesso modello di apprendimento automatico viene applicato anche per le Reel, i Video e IGTV per dare la priorità agli account e ai post con cui interagisci di più.

In questo contesto le parole chiave, gli hashtag hanno una funzione strategica non secondaria all’aspetto visivo del post. Ciò significa che devi fornire didascalie accattivanti, diversi hashtag pertinenti e scegliere immagini visivamente accattivanti sia che si tratti di una Foto, un Video, una Reel o un contenuto IGTV.

Non dimentichiamo la sezione Esplora, il cui algoritmo ​funziona più o meno come quello del feed, con la differenza che se il feed è fatto da contenuti di account che già segui, la sezione Esplora è fatta soprattutto ​di contenuti di chi ancora non segui​, ma che l’app pensa ti potrebbero piacerti. Essere in Esplora significa ​mettere il turbo al proprio profilo​ e avere più opportunità di aumentare i follower. ​Creare contenuti rilevanti, per il pubblico che vogliamo raggiungere è il modo migliore per finire in questa vetrina.

A questo punto devo spendere due righe riguardo gli hashtag. Instagram ti permette di abbinare fino a 30 hashtag per ogni post sebbene molti siano propensi a non superare i 25. Ma il vero segreto sta nella scelta di queste parole chiave che deve essere bilanciata: Un buon mix di hashtag popolari e meno popolari normalmente è quello che ottiene i risultati di visibilità migliori. Usare hashtag molto popolari significa entrare in un’arena dove la competizione è molto agguerrita, con hashtag meno popolari o mediamente popolari, potrebbe essere più facile intercettare del pubblico interessato.

Detto questo, vorrei chiudere con alcune informazioni rilasciate da Instagram che potrebbero evitarti comportamenti non corretti:

  1. Il feed di Instagram non favorisce gli utenti che utilizzano Storie, Live o altre funzionalità speciali dell’app.
  2. Instagram non sminuisce gli utenti per la pubblicazione troppo frequente o per altri comportamenti specifici, ma potrebbe scambiare altri contenuti tra quelli di qualcuno se pubblicano rapidamente post separati.
  3. Instagram non offre una presenza aggiuntiva del feed agli account personali o aziendali, quindi il passaggio non aiuterà la tua portata.
  4. Lo Shadowbanning non è una cosa reale e Instagram afferma che non nasconde i contenuti delle persone per aver pubblicato troppi hashtag o intrapreso altre azioni.

Concludendo, Instagram è sicuramente un social molto utile per raccogliere nuovi fan e far conoscere la tua attività di artista musicista, sia che si tratti della tua musica, sia che si tratti della tua attività didattica. E’ questo l’obiettivo primario che devi perseguire.

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Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

di Massimiliano Titi
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Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchain, intelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.
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Su Facebook valgono i contenuti originali

La facilità offerta da Facebook di comunicare, di creare una community e di interagire con una moltitudine di persone a distanza, è nota ed è entrata nel nostro quotidiano come l’appuntamento con il Tg delle 20.00.

Su Facebook valgono contenuti originali
courtesy pixabay.com

Non a caso Facebook nasce come piattaforma di intrattenimento, permettendo alle persone di rimanere in contatto con amici e conoscenti e questa resta la sua mission principale; é anche il motivo per cui in questo 2020 ha goduto di una media di 2,60 miliardi di utenti al mese.

Resta il fatto che per invogliare a mettere anche un semplice mi piace è necessario postare contenuti interessanti e coinvolgenti con una certa regolarità, al fine di creare engagement e acquistare un pubblico attivo che ci segua e interagisca con commenti e condivisioni.

Non trovo superfluo ricordarti che Facebook vive di pubblicità e per guadagnare ha bisogno che i suoi iscritti clicchino sugli annunci. Per ottenere questo, il social blu fa di tutto per tenere gli utenti dentro le sue pagine, lo fa offrendo una vasta serie di opzioni capaci di soddisfare diverse esigenze, ma sopra ogni altra cosa penalizzando la visibilità di tutti quei post che inviano verso siti esterni, come ad esempio i video di YouTube, le playlist di Spotify e ogni genere di link ad altri siti.

Ad essere premiati, in termini di diffusione e quindi di visibilità sono al contrario tutti i contenuti pubblicati direttamente su Facebook, sia che si tratti di testo, foto o video. Questa è la cosa di cui devi tener conto quando pubblichi qualcosa sulla tua pagina artista.

Creare contenuti originali e interessanti con una certa costanza e mantenere attiva l’attenzione degli utenti sulla tua musica e sulla tua attività di musicista può non sembrare facile, ma è un passaggio necessario se vuoi allargare il tuo pubblico e far conoscere la tua attività.

Tenendo conto che, ormai da qualche mese, Facebook favorisce la visibilità dei contenuti fra amici a scapito della visibilità dei contenuti delle pagine, video e meme, puoi ben capire che una strategia attenta di pubblicazione può fare la differenza. Scegliere cosa e quando pubblicare un post è perciò molto importante se non vuoi che la tua presenza sui social sia semplicemente tempo perso.

Capisci anche che la condivisione diretta di un link al tuo video YouTube o a un tuo brano su Spotify, può non avere molta efficacia, così come perde di efficacia la condivisione verso un sito dove c’è una recensione del tuo ultimo lavoro musicale o di un tuo concerto.

Resta comunque vero, che a volte condividere articoli o post interessanti può essere un ottimo modo per informare e incuriosire chi ci segue, ma la loro importanza, in termini di visibilità, è molto ridimensionata.

Nei contenuti della tua pagina Facebook, nei tuoi post, potresti raccontare la tua professione di musicista e, se pubblichi musica, raccontare l’ispirazione e il modo in cui nascono le tue canzoni.

Post dopo post puoi anche aggiungere le informazioni su dove trovare la tua musica o le date del tuo tour, ma queste, che sono informazioni pubblicitarie, sortiranno il loro effetto solo se avrai saputo attrarre ed incuriosire i tuoi fan (nuovi e storici).

Puoi farlo con post che combinano testo e foto, oppure puoi farlo con dei video, magari in diretta live e interagendo con chi ti segue. Scegli il metodo che ti è più congeniale. L’importante è di riuscire a trovare una metrica, uno stile che ti contraddistingua e che calzi a pennello su quella che è la tua figura pubblica.

Se ancora non hai ben focalizzato che tipo di contenuti utili pubblicare su Facebook, ti invito a leggere questo post che certamente potrà esserti d’aiuto: Perché Un Musicista Dovrebbe Raccontarsi.

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L’importanza dell’analisi del pubblico.

Per un artista musicale che vuole vivere della sua musica, la prima preoccupazione dev’essere il pubblico: la sua base fan, i suoi follower, come vengono chiamati oggi. Un pubblico con il quale intrattieni un rapporto costante durante i tuoi concerti dal vivo e anche usando gli strumenti offerti dalla tecnologia, come social network e dirette streaming. Dev’essere un pubblico realmente interessato alla tua musica, alla tua arte: non accontentarti dei pigri like di amici e parenti (cit.).

L'importanza dell'analisi del pubblico
courtesy by pixabay.com

Il pubblico è il terreno dove piantare il seme delle tue canzoni, dev’essere terreno fertile.

Mentre durante e dopo un concerto dal vivo puoi vedere tu stesso le reazioni del pubblico e trarne le dovute conclusioni, l’uso di media tecnologici rende questo rapporto empatico più difficile e meno diretto. Per questo ogni tua attività online andrebbe misurata e analizzata, per capire se le tue azioni sono utili per far avanzare la tua carriera musicale.

Non sto parlando solo delle tue esibizioni musicali, ma anche tutte quelle attività che fai sui social per promuovere sia la tua figura di artista che la tua musica: l’aggiornamento della tua pagina Spotify, delle tue playlist, sino alla cura dei profili Facebook, Twitter e così via.

Per questo i dati a cui abbiamo accesso diventato uno strumento essenziale in un panorama musicale in continua evoluzione; dare un significato ai numeri espressi dalle statistiche di Spotify for Artist, o dagli Insights di Facebook e Instagram, è a questo punto indispensabile per capire con quale pubblico abbiamo a che fare.

Premetto che non vorrei essere frainteso a riguardo: la finalità del l’analisi del pubblico e delle sue reazioni non serve necessariamente per capirne i suoi gusti, a mio avviso soprattutto serve per capire se tu, come artista musicale, hai il pubblico adatto alla tua musica.

Essendo il web una platea virtualmente illimitata, gli strumenti di analisi risultano utili all’artista per scovare la sua nicchia di pubblico, una cerchia di fan che potrebbe realmente fare la differenza per la diffusione della sua arte.

Ogni azione sul web, dalla pubblicazione della musica a tutte le azioni promozionali per farla conoscere, come post sui social, interviste e recensioni, meritano un monitoraggio delle reazioni del pubblico. Questo è indispensabile per capire molte cose, non solo se la nuova canzone è piaciuta, ma anche se il modo di promuoverla è corretto e sta attirando l’attenzione dei fan.

Le case discografiche e le produzioni con budget adeguati, stanno facendo della lettura dei dati una scienza per produrre musica che intercetti velocemente i gusti del pubblico. Nel nostro caso, più modesto, un corretto lavoro di analisi, potrà essere utile per capire se si sta navigando sulla giusta rotta nella promozione del personaggio artistico e della sua musica.

Queste analisi non sono semplici, ma sono alla portata di tutti e richiedono un certo impegno, ma se affrontate con metodo permettono di costruire una comunicazione corretta per emergere nel vasto oceano della discografia online.

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E’ davvero indispensabile lo streaming in diretta?

Nei prossimi giorno sarò coinvolto in un progetto di concerti live in streaming, senza pubblico per le note restrizioni, una rassegna musicale che per ragioni di budget e logistiche verrà registrata nell’arco di due giornate. Questi concerti verranno registrati dal vivo, senza tagli e post produzione, in seguito, verranno diffusi sfruttando le opzioni offerte dalle piattaforme social.

E' davvero indispensabile la diretta streaming?
courtesy pexels.com

Nel corso della progettazione di questo evento naturalmente ci si è posto il problema sul fatto che i live saranno, per i fruitori, una diretta in differita e non una diretta live vera e propria. In questi tempi di creazione/fruizione immediata di contenuti video non è una questione da poco.

In realtà, in questo caso, il budget non avrebbe consentito di allestire uno studio di registrazione per qualche settimana organizzando degli appuntamenti settimanali veri e propri. La decisione di registrate tutto in una sola sessione per poi distribuirlo a dispense è stata una scelta obbligata.

Ciò non toglie che il dubbio resta: ha senso trasmettere una diretta in differita? Si può considerare un vero e proprio live? A mio avviso la risposta è semplicemente si.

Per musica dal vivo, si intende la musica suonata dal vivo senza tutte quelle post produzioni che si possono fare in studio dopo la registrazione delle parti dei vari strumenti. Chiarito questo, direi che qualsiasi esibizione che risponde a queste caratteristiche è una esibizione dal vivo: un live.

Il concetto di diretta è un attimo più sottile. Tecnicamente una trasmissione in diretta è la trasmissione di un evento nel momento stesso in cui si svolge, su questo non si sfugge. Nel momento in cui passa un lasso di tempo tra il fatto e la trasmissione delle sue immagini si parla più correttamente di (trasmissione) differita.

Perciò, la trasmissione di un concerto dal vivo in differita può ancora considerarsi un evento dal vivo? Dal mio punto di vista, per il pubblico che dal suo dispositivo segue il concerto registrato con qualche giorno di ritardo, l’evento resta a tutti gli effetti un concerto dal vivo. Questo perché è la musica che viene realizzata dal vivo.

Intendiamoci. Un concerto dal vivo è sempre un’esperienza unica e immersiva. E’ fatta dalla magia della musica che fa vibrare l’aria, è fatta dal legame empatico che si crea tra il pubblico presente e tra il pubblico e i musicisti sul palco. E’ la magia dell’essere qui ora: un’esperienza ogni volta unica e diversa. Una cosa che ben sanno i fan che seguono i loro beniamini in più tappe dei loro tour.

Non è certo una trasmissione in diretta, televisiva o via web, che potrà restituire la magica esperienza di un concerto, piccolo o grande che sia. Per questo, che si tratti di una registrazione trasmessa in diretta o in differita, a questo punto fa poca differenza.

Credo che però questo argomento sia più complesso di quello che sembra e per questo mi piacerebbe conoscere l’opinione di qualche artista musicista. Sono certo che potrebbero uscirne dei spunti di riflessione molto interessanti.

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I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
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Oggi ti voglio far conoscere due strumenti rapidi e utili per condividere nei social o nelle mail la tua musica e il tuo profilo di artista musicale. Possono esserti utili perché confezionano i tuoi link con una veste grafica coerente e accattivante, arricchendo la qualità della tua proposta.
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Musica: la popolarità crea opportunità.

E’ un dato di fatto che l’avvento della musica in streaming non si limita a ridefinire l’esperienza d’ascolto della musica, ma la rende facilmente accessibile in ogni momento della giornata e in qualsiasi luogo dove ci sia una connessione alla rete riempiendo le giornate dell’ascoltatore. Questo nuovo ecosistema musicale modifica anche il rapporto tra artista e fan e, di conseguenza, sconvolge il mercato musicale che non è più centrato sulla semplice pubblicazione di un brano, ma anche sull’esperienza che ruota attorno ad esso.

Nella musica, la popolarità crea popolarità
courtesy by pixabay.com

Ti piaccia o meno, l’artista musicale in questo contesto diventa un personaggio sociale con la possibilità di dialogare con un pubblico vastissimo e di diverse culture che richiede un contatto diretto con il suo beniamino tramite i social network. Se da un lato questo è un vantaggio, perché puoi avere un feedback immediato dal pubblico, dall’altro, come artista musicale ti trovi investito di nuovi impegni e nuove responsabilità che esulano dal ruolo tradizionale e richiedono una forma mentis diversa.

Avere la musica accessibile in ogni angolo del globo, offre un vasto pubblico potenziale la cui attenzione deve essere intercettata. Un pubblico sul quale devi agire mettendo in luce le tue caratteristiche artistiche peculiari valorizzando le tue unicità.

In questo sistema, anche il ruolo del fan si evolve e si avvantaggia della presenza dei social network. L’effetto delle community (fandom) è amplificato e favorito dai social, luoghi in cui le persone condividono le stesse passioni e gli stessi interessi. Sono luoghi di dialogo e di scambio di idee: un’evoluzione dei circoli letterari dell’ottocento. Coltivare una tua community, oppure partecipare ad una di queste, è un ottimo sistema per farsi notare dalla massa degli artisti emergenti, facendoti conoscere personalmente e facendo conoscere direttamente la tua musica e le tue passioni.

Questo perché l’identificazione musicale sul web sembra essere un passo fondamentale nella creazione dell’ io digitale. Un passaggio che trasforma la musica da portatrice di emozioni in musica portatrice di valori. Il dialogo diretto con i fan sui social soddisfa il loro bisogno di comunicare con l’artista amato e la voglia di vivere un’esperienza unica e indelebile; cose che il fan di ogni epoca ricerca in ogni modo possibile. Questa attività, che potremmo definire giornaliera, va a completare le attività di contatto diretto nella vita reale, che restano indispensabili, come i meet&greet, i firmacopie, i concerti o le dirette online.

L’obiettivo ottimale è quello di riuscire a creare un buon rapporto di presenza reale e presenza online.

Lo stato delle cose inevitabilmente ti costringe a dedicare molto del tuo tempo a promuovere e organizzare campagne mediatiche del tuo prodotto musicale e della tua figura di artista musicale. Ma è un passaggio obbligato su cui devi fare i conti: i risultati sui social nascono e si raccolgono solo con un paziente e costante lavoro e magari anche con una presenza sulle varie piattaforme digitali.

Nell’ecosistema dell’industria musicale odierna il rapporto tra vendite e popolarità sui social è strettissimo. Avendo una platea potenziale mondiale, qualsiasi canzone tu scriva troverà sempre un gruppo di persone che la apprezzeranno. L’ostacolo che prima di tutto dovrai superare è di trasformare questa platea potenziale in una platea attiva di ascoltatori. Puoi farlo solo con un impegno costante supportato da piccoli investimenti promozionali.

Avere una platea di fan, di ascoltatori, consolidata è un passaggio fondamentale per poter avere un interesse da parte delle case discografiche che hanno dimezzato i rischi di produzione in quanto preferiscono investire sull’artista che ha già dei riscontri adeguati nelle classifiche delle piattaforme digitali.

Nel momento attuale la figura professionale dell’artista musicale richiede la capacità di saper dividere il proprio tempo tra l’attività artistica/professionale e quella di auto promozione.

E questo, nota bene, non vale solo per il musicista che pubblica musica, ma anche per il professionista musicale che vive del suo strumento. La sua popolarità online potrà rendergli più facile avere collaborazioni con le star della musica e aprirgli le porte per interessanti e stimolanti collaborazioni artistiche.

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