Può capitare che tu debba o voglia cambiare il distributore della tua musica sulle app di streaming (Distrokids, Tunecore, Believe, The Orchard, ecc…), come puoi farlo senza perdere il numero delle riproduzioni o essere rimosso dalle playlist nelle quali faticosamente sei riuscito ad entrare?
Si tratta di un’operazione piuttosto semplice ma sicuramente delicata e, sopra ogni cosa, un’operazione che non ammette errori per andare a buon fine. Le piattaforme di distribuzione seguono procedimenti diversi per garantire questo passaggio. Prima di tutto ti consiglio di consultare i loro manuali per essere sicuro di non commettere errori, se hai dei dubbi, consulta i loro centri di assistenza, è un servizio che ti devono, anche se ti stai preparando a lasciarli.
Per assicurarti che il processo di trasferimento della tua musica da un distributore all’altro avvenga senza intoppi e senza perdere il conteggio degli stream e delle playlist correlate devi rispettare alcuni passaggi chiave durante la ripubblicazione di un brano o di un’album già pubblicato in precedenza. Questi passaggi, valgono per tutte le piattaforme di distribuzione, sono regole generali che funzionano qualsiasi sia il metodo seguito dalle due piattaforme coinvolte nel trasferimento.
Perché il trasferimento vada a buon fine devi ricaricare i brani e/o l’album rispettando alla lettera le caratteristiche dei metadata delle pubblicazioni già caricate nel distributore che intendi lasciare. Procederai perciò al caricamento sulla nuova piattaforma assicurandoti che:
- I titoli delle canzoni, il nome dell’artista e l’artwork devono essere identici;
- I file audio devono essere identici. La lunghezza e il formato della traccia devono essere identici;
- Il tipo di pubblicazione deve essere identico (album, EP, singolo);
- Devi utilizzare i numeri ISRC e UPC originali (ne parlo più avanti);
- È necessario utilizzare la data di rilascio originale;
- Puoi rimuovere la versione precedente solo dopo che quella nuova è stata pubblicata sui DSP (Spotify, Apple Music, ecc.). Questo significa che magari per qualche giorno avrai un rilascio duplicato, non è un gran danno;
- A questo punto puoi cancellare o richiedere la cancellazione dei tuoi brani sulla vecchia piattaforma.
NOTA
Ti consiglio di verificare con attenzione ogni dettaglio del nuovo caricamento con scrupolo manuale, una minima discordanza fra i dati può mandare a gambe all’aria il trasferimento, nel senso che se le due copie non sono identiche al 100% il numero degli ascolti e l’inserimento nelle playlist viene perso.
Per assicurarti che tutto funzioni correttamente una volta che la versione del nuovo distributore appare su Spotify, controlla che i conteggi delle riproduzioni siano gli stessi su tutti i brani per entrambe le versioni. Se così è, fai ritirare la versione obsoleta dal tuo vecchio distributore. La maggior parte dei distributori ha un pulsante per rimuovere una versione. Alcuni richiedono una richiesta scritta via email. Alcuni lo fanno gratuitamente, altri lo fanno pagare. Magari qualcuno potrà essere recalcitrante, ma non può impedirti di scegliere chi distribuisce la tua musica, perciò dovrà cedere.
Riguardo ai codici ISRC e UPC
I Codici ISRC e UPC molto probabilmente non li hai generati tu, a meno che non ti sia attrezzato per l’evenienza, quasi sicuramente ti sono stati generati in automatico dal distributore delle tue release. Perciò, indipendentemente dal distributore che utilizzi, sarai in grado di trovare il numero ISRC di ogni canzone. Accedi al backend del tuo distributore, fai clic sulla release e vedrai che ci sarà un numero ISRC assegnato a ogni brano e l’UPC assegnato alla release completa. Se hai problemi a trovarlo, scrivi al loro supporto clienti e chiedi dove trovarlo.
Copia questo codice ISRC dal tuo vecchio distributore e incollalo nella sezione in cui il tuo nuovo distributore richiede il numero ISRC. Questo è molto importante e deve essere fatto correttamente ed evitare assolutamente di inserire dati non corretti. Controlla tre volte questo passaggio prima di confermarlo. Tieni anche presente che se dimentichi questo passaggio, il distributore ti assegnerà un nuovo ISRC in automatico e la tua operazione di trasferimento non sarà corretta (con il risultato che perderai lo storico degli streaming).
Questo metodo che assegna ad ogni brano o pubblicazione un codice univoco ti permette anche di realizzare, ad esempio, una versione deluxe nella quale mettere tracce aggiuntive. Finché i file audio, la lunghezza della traccia e i titoli delle singole tracce sono gli stessi, i conteggi di riproduzione si collegheranno. Quindi, anche se mantieni la vecchia versione dell’album, i conteggi delle canzoni si collegheranno. Questo è il motivo per cui si pubblicano i singoli prima degli album e il motivo per il quale il conteggio delle riproduzioni della versione singola corrisponde al conteggio delle riproduzioni della versione dell’album (e le canzoni non sono elencate separatamente nelle tue canzoni migliori su Spotify).
Per lo stesso motivo puoi ridistribuire una versione rimasterizzata di un album già pubblicato. Devi assicurarti che la lunghezza della traccia sia identica a quella del primo caricamento, così come deve essere identico il formato che hai distribuito (wav, AIFF, ecc.).
Se hai bisogno di qualche chiarimento scrivimi pure, magari posso esserti d’aiuto 🙂
Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione
di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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