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Soundcloud e le Fan Powered Royalties

Non l’ho sperimentato o visto in azione, ma il modello di pagamenti Fan Powered Royalties, messo in pratica da Soundcloud, è diventato particolarmente interessante per gli artisti musicali emergenti dopo che Spotify e Deezer hanno reso più restrittivi i loro criteri.

Soundcloud e le Fan Powered Royalties

In pratica, le royalty generate dall’ascolto dei fan dell’artista finiscono direttamente nel portafoglio dell’artista stesso senza finire nella ripartizione in percentuale che è meno equa e trasparente. Secondo le intenzioni di Soundcloud, questo modello avvantaggia gli artisti indipendenti e consente ai fan di svolgere un ruolo importante nel successo dei loro artisti preferiti.

Le royalty generate dai fan vengono riconosciute in base alla porzione di tempo trascorso ascoltando ciascun artista. La somma totale di denaro generata da un fan ascoltando un artista si basa su alcuni fattori:

  1. Quanto il fan ascolta quell’artista rispetto a tutto il tempo di ascolto in un dato mese;
  2. Quante pubblicità ha consumato il fan;
  3. Se il fan ha un abbonamento a pagamento a SoundCloud Go+.

Per monetizzare con il modello Fan Powered l’artista deve avere un abbonamento Next Plus o Next Pro che consentono l’accesso alla dashboard di SoundCloud for Artists. Con questi due piani Soundcloud si pone come antagonista di servizi come Tunecore o Distrokid offrendo servizi agli artisti musicali che vogliono distribuire le loro creazioni a tutti i principali servizi di streaming. Non sono previsti requisiti di idoneità per monetizzare e distribuire con SoundCloud for Artists.

Il programma Fan Powered Royalties poggia anche sulla funzione Fan, tuttora in Beta Test, che permette agli artisti musicali di individuare quali sono i loro fan più appassionati e di contattarli direttamente tramite messaggi privati.

Questi strumenti hanno lo scopo di consentire agli artisti musicali di costruire relazioni dirette con il proprio pubblico sulla piattaforma, chiedere feedback su tracce private, promuovere nuove tracce e uscite, presentare tracce, identificare altri artisti e promuovere spettacoli ed eventi live e virtuali.

Dalle informazioni che ho raccolto queste nuove funzionalità di Soundcloud lo rendono uno strumento molto interessante per qualsiasi esordiente che può sperare in un maggior numero di entrate, ma ha anche uno strumento per stringere legami solidi con la sua base fan.

La visione di Tracy Chan, Chief Content Officer di Soundcloud sul mercato dello streaming musicale e perché non funziona bene con gli emergenti è piuttosto chiara:

“La promessa del modello di business dello streaming musicale è che come artista puoi portare la tua musica nel mondo e costruire una base di fan e con quella base di fan puoi fare soldi vendendo ai tuoi fan biglietti, merchandising e musica, e guadagnarti da vivere comodamente con la tua arte…Ma ecco il punto…quella promessa è vuota. Lo streaming non funziona per la stragrande maggioranza degli artisti. Perché i servizi di streaming non ti diranno chi sono i tuoi fan. Invece, gestiscono modelli di business basati sulla vendita dell’accesso ai tuoi fan. E i servizi di streaming non sono gli unici: nemmeno le piattaforme di ticketing e merchandising ti diranno chi sono i tuoi fan…Lo sporco segreto dell’industria musicale è che queste piattaforme si aspettano che tu fornisca loro contenuti e vendite per alimentare i loro profitti, ma si rifiutano di dirti chi sta ascoltando le tue canzoni (o comprando i tuoi biglietti e il tuo merchandise). Promesse fatte, promesse non mantenute”.

La strada intrapresa da Soundcloud non è certo l’unica per stringere legami forti con il pubblico, ma il servizio offerto si presta come una scorciatoia rapida e sostenibile l’artista musicale che vuole valorizzare il suo patrimonio di fan; perché è bene ricordare che il pubblico non si acquista ma si conquista.

Se vuoi saperne di più
https://help.soundcloud.com/hc/en-us/articles/1260801306810-Fan-powered-Royalties-FAQs


La scimmia nel cassetto. Liberati dal giudizio degli altri, apriti alla narrazione e scopri chi ti apprezza

di Riccardo Scandellari
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Nel cassetto teniamo le cose più preziose, i sogni e tutto ciò che non abbiamo il coraggio di essere o mostrare. Tutti noi abbiamo progetti, obiettivi e aspirazioni, vere e proprie scimmie che rimangono intrappolate, che non possono nemmeno urlare per la frustrazione di dover restare chiuse in un cassetto. In silenzio. Che cos’è peggio? Fallire o la paura di fallire? Tentare e non riuscire o non tentare affatto? Esprimere il proprio pensiero ed essere criticati o soffrire in silenzio senza dire nulla? Mettersi in gioco o rimanere nell’incertezza per non averci provato? La vita cambia solo nel momento in cui prendiamo una decisione nuova, ragionata, sostenibile e ci impegniamo per realizzarla. Quando facciamo uscire la scimmia dal cassetto. Perché in un qualsiasi racconto di successo il protagonista non è l’eroe ma chi si appassiona alla narrazione.

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Ai curatori di playlist piace la tua musica?

Prima di contattare un curatore di playlist perché inserisca il tuo brano nella sua playlist, usando servizi come Match.fy o SubmitHub o direttamente tramite social, ti sei mai fermato ad ascoltare la sua selezione per assicurarti d’essere in linea con il gusto di quella selezione?

Ai curatori di playlist piace la tua musica?

Non intendo solo di essere in linea con il genere musicale, ma anche con il testo e con le vibrazioni, con il mood, che la playlist nel suo insieme trasmette. Ti potrebbe sembrare un lavoro superfluo, magari una perdita di tempo, in realtà si tratta di un’indagine strategica per comprendere se la tua musica troverà un pubblico in grado di apprezzarla e comprenderla.

Non c’è solo questo, devi anche assicurarti che gli altri brani abbiano almeno la stessa qualità creativa e tecnica del tuo brano: la mela buona in un cesto di mele marce rischia di fare la loro stessa fine.

Ci sono alcuni curatori che creano playlist con passione e amore della musica, altri che sono mestieranti in cerca di profitto, in entrambi i casi le playlist si rivelano dei calderoni nei quali il singolo artista fatica ad emergere, ovvero, fatica raccogliere follower.

Scegliere con cura le playlist a cui proporre i tuoi brani ti aiuterà a farti conoscere da un pubblico più ricettivo al tuo sound aumentando la possibilità di raccogliere follower.

Come è stato dimostrato  dalle analisi sulle abitudini dei superfan, questo genere di pubblico è molto prezioso per un artista musicale, è il suo zoccolo duro: genera ascolti ripetuti ed è disposto a spendere tempo e denaro per live o merchandising.

Creare un ambiente più sano per i musicisti e per chi ascolta musica inizia proprio dal selezionare i curatori di playlist più responsabili e professionali.


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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Instagram marketing musicale personal branding social media social music marketing social network Spotify tips & tricks You Tube

La dimensione multimediale e multicanale della musica

Quando distribuisci la tua musica nel web, sulle app di streaming, sui social e in streaming video devi considerare ogni canale offre all’utente un’esperienza di ascolto simile ma diversa. Per il pubblico finale l’ascolto su Amazon Music è diverso da quello di Spotify, come è diverso guardare un video su YouTube rispetto ad un video su Facebook, per esempio.

La dimensione multimediale e multicanale della musica

Questo perché ogni singolo canale ha sue caratteristiche che influenzano le abitudini degli utenti e ne condizionano le scelte: è un particolare di cui devi tener conto e che non devi sottovalutare.

Dovresti avere una particolare cura nelle scelte video grafiche attraverso cui veicoli la tua presenza artistica. È importante progettare bene le grafiche della copertina delle tue uscite e coordinare questa immagine, il suo mood, la palette dei colori, in tutti i media ed i canali su cui fai affidamento. Lo stesso vale per i ritratti che dovranno essere coordinati cromaticamente con le dominanti della copertina; stessa cosa vale per i video e i post che andrai a realizzare durante la promozione della tua uscita.

Questo è un lavoro preparatorio che va ideato, pensato e progettato con cura prima dell’uscita della release, in modo di esser pronti a garantire un’adeguata copertura informativa su tutti i canali promozionali a tua disposizione.

Molti artisti indipendenti fanno l’errore di non prepararsi adeguatamente prima dell’uscita della release, il risultato è che troppo spesso la loro comunicazione risulta dispersiva e non viene riconosciuta quando l’ascoltatore/utente transita da un canale all’altro.


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Insidr Music: il modello Onlyfans applicato alla musica.

È sbarcata in Italia la nuova piattaforma di streaming Insidr Music che si distingue dalle altre per l’offrire agli artisti un modello di retribuzione diretto da parte dei fan.

Insidr Music, il modello Onlyfans applicato alla musica.

Con questo modello, molto simile a quello applicato da Onlyfans, Insidr Music permette ai fan di supportare i creator… ops i musicisti, pagando un abbonamento il cui importo viene stabilito dallo stesso artista. Dal canto suo, l’artista musicale potrà offrire contenuti aggiuntivi al suo catalogo istituzionale per gratificare la fedeltà del suo pubblico.

Insidr Music va a colmare il supposto vuoto creato dalla migrazione degli artisti non legati ad alcuna struttura discografica dopo l’entrata a regime dei nuovi modelli di pagamento di Spotify e Deezer, sistemi che penalizzano i nomi con basso e bassissimo ascolto a favore dei contenuti più premiati dal pubblico.

“Se solo una decina di fan ascoltasse una determinata canzone una volta al giorno per un mese, l’artista titolare dei diritti sul brano con Insidr Music guadagnerebbe 37,24 sterline, contro le 0,86 che si vedrebbe corrispondere da Spotify” a fronte dello stesso volume di ascolti, osserva una nota dell’azienda, che sostiene di poter offrire ai futuri associati ricavi del 4000% superiori a quelli dei DSP tradizionali.”

Il modello di business di Insidr Music per certi versi può ricordare quello di Bandcamp, piattaforma nata per garantire agli artisti la totale indipendenza. Si distingue perché specificamente pensato per lo streaming e il coinvolgimento musicale. Insidr offre uno spazio dedicato ai musicisti per condividere la propria musica, interagire con i fan e offrire contenuti esclusivi tramite abbonamenti.

Di fatto si presenta come un distributore non esclusivo che si muove parallelo ad altri distributori come TuneCore, Distrokids etc…

Non ho trovato informazioni precise su come l’App tratti le varie royalty. Per capirci, puoi pubblicare anche brani su cui altri godono diritti come, per esempio, la tua etichetta discografica?
E nel caso di cover?

Vai a Insidr Music


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Marketing musicale: come segmentare il pubblico

Nell’articolo della settimana scorsa ti ho dato un’infarinatura sulla segmentazione del pubblico, ovvero su come raggruppare in categorie i fan con lo scopo di creare una sorta di identikit che definisca le loro caratteristiche demografiche, i loro gusti, le loro passioni e le loro abitudini (trovi il link in fondo alla pagina). Con queste informazioni si possono individuare i canali giusti per raggiungere queste categorie con lo scopo di ampliare il numero dei fan attraverso un processo mirato.

Marketing musicale: come segmentare il pubblico.

Anche un artista indipendente può costruire la sua segmentazione del pubblico utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle app di musica in streaming e dai social network. La raccolta di questi dati è una vera pizza, ma se riesci a metterli in fila come si deve potresti avere delle sorprese illuminanti in grado di orientare le tue scelte artistiche. Ecco alcuni approcci che un artista indipendente può adottare:

Analisi demografica

Le informazioni relative a età, genere, ubicazione geografica, interessi e altro ancora li puoi trovare tranquillamente su piattaforme come Spotify for Artists, YouTube Analytics e social media insights di Meta e TikTok.

Feedback diretto

L’interazione diretta con i fan attraverso i social media, i concerti o le mail è un ottimo strumento per ottenere feedback e comprendere meglio le preferenze del pubblico. Questo tipo di interazione può fornire preziose informazioni qualitative sui fan e sulle loro preferenze musicali.

Segmentazione basata sui generi musicali

Pubblicando sui social musiche e/o video di musiche che ti piacciono, anche di generi diversi dal tuo, creando delle conversazioni su queste proposte, puoi meglio comprendere quali sono i gusti più profondi del tuo pubblico e come sono articolati. Questo potrebbe risultarti utile per le tue scelte stilistiche e per risolverti qualche dubbio quando non sai dove indirizzare il tuo sound.

Segmentazione basata su interessi e stili di vita

Segmentare il tuo pubblico in base agli interessi e agli stili di vita ti permette di veicolare le tue canzoni su pubblici mirati. Ad esempio, se hai prodotto una canzone con temi legati alla sostenibilità, potresti concentrarti verso un pubblico interessato a questioni ambientali.

Analisi dei dati delle app di streaming

Le app di streaming musicale offrono strumenti per l’analisi del pubblico, sono ricche di informazioni utili da utilizzare per le strategie di promozione e distribuzione.

Ricerca di nicchie

Analizzando i comportamenti e le abitudini del tuo pubblico puoi individuare nicchie legate ad interessi diversi che si sposano con il tuo genere musicale, potresti creare musica specificamente per queste comunità perché questo, in genere, comporta una maggiore fedeltà dei fan e una maggiore visibilità all’interno di determinati segmenti di pubblico.

Collaborazioni e sponsorizzazioni

Sono due pratiche piuttosto semplice per raggiungere un pubblico simile al tuo e che ancora non ti conosce. Collaborare con altri artisti, marchi o influencer può ampliare la base di fan e contribuire alla segmentazione del mercato.

L’uso della segmentazione per identificare il pubblico è un processo fondamentali del marketing. È uno dei metodi più sicuri per orientare i propri sforzi verso un pubblico realmente interessato alla tua musica, ti aiuterà a mantenere un corretto contatto con i tuoi fan e trovare luoghi online e offline dove ampliare la base del tuo pubblico.

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Segmentare significa scoprire


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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Segmentare significa scoprire

Una delle operazioni importanti di auto promozione che un’artista musicale prima o poi dovrà affrontare è la segmentazione del suo pubblico. Nel concreto, si tratta di raccogliere dati e informazioni sul pubblico, analizzando le statistiche delle app di streaming, dei social e gli stessi profili social, organizzando queste informazioni in categorie utili per identificare e comprendere meglio le esigenze e le diverse preferenze del pubblico.

Segmentare è scoprire

Le informazioni per la segmentazione del pubblico, che puoi raccogliere dalle statistiche sugli ascolti e dagli insight del tuoi social e magari anche da fonti diverse consultando internet, questo per avere un quadro di confronto più generale, vanno raccolte in gruppi per valutare qual è l’impatto della tua musica in chi ti ascolta. Un buon lavoro di segmentazione permette inoltre di capire meglio quali sono i gusti del tuo pubblico e rispondere meglio alle sue esigenze.

Queste sono alcune categoria di segmentazione che puoi usare per meglio classificare i tuoi fan:

genere musicale

Ovviamente la suddivisione per genere musicale è la forma di segmentazione principe nel nostro caso. Anche nel caso tu sia artista eclettico che ama contaminare il proprio stile con influenze diverse, l’analisi di questa voce ti aiuterà a comprendere in quale genere i tuoi ascoltatori si riconoscono maggiormente.

Età demografica

Conoscere le fasce d’età del tuo pubblico ti aiuta nel scegliere un linguaggio comunicativo e uno stile musicale più consono alle sue esigenze generazionali. Puoi usare queste informazioni anche per valutare i motivi sul perché certe fasce d’età non ascoltino la tua musica.

Localizzazione geografica

I gusti musicali variano significante da una regione all’altra. Scoprire dove la tua musica è più apprezzata è un dato importante che ti può orientare nelle scelte artistiche di stile e sonorità.

Stile di vita e interessi

La musica spesso è collegata allo stile di vita e agli interessi personali. Non dimentichiamo che esistono generi musicali associati a sottoculture specifiche, come il punk, l’hip-hop o la musica indie. La musica spesso si riflette nel quotidiano, ad esempio, gli appassionati di sport estremi potrebbero essere attratti da generi musicali ad alto ritmo come l’heavy metal o l’alternative rock.

Piattaforme di consumo

Dov’è che la tua musica è maggiormente ascoltata? Sulle app di streaming? Su vinile, Cd? O download? Sapere questo è fondamentale per orientare eventuali investimenti promozionali, magari per espandere un canale più redditizio che sembra promettente.

Livello di coinvolgimento

È uno dei parametri più importanti. Analizzandolo potresti scoprire cose belle e cose meno lusinghiere. Va misurato su tutto: sullo streaming audio, sullo streaming video e anche sui post che pubblichi sui social. È la metrica, che più di ogni altra, ti dà la misura di quanto il tuo pubblico ami la tua musica o si stia legando alla tua figura artistica.

Scenari d’uso

La musica può essere consumata in vari contesti, come feste, attività sportive, momenti di relax, ecc. Capire in quali contesti le tue creazioni trovano maggior gradimento o possibilità d’espressione è fondamentale.

Tendenze culturali e sociali

La musica riflettere le tendenze culturali e sociali del momento. Nella segmentazione puoi tenere conto di come la tua musica si integri con i valori e le aspettative culturali prevalenti, in generale o nella tua nicchia culturale.

Una volta che hai questa fotografia del tuo pubblico, dovresti essere in grado di orientare meglio la tua azione promozionale, non solo, potresti avere anche una linea guida su dove orientare le tue scelte artistiche nei momenti in cui hai delle incertezze nel tuo processo creativo.

Il lavoro di segmentazione è un processo dinamico che andrebbe verificato nel corso del tempo. Negli anni, il pubblico cambia: cambiano i gusti, cambiano le età, cambiano le abitudini. Ogni tanto una nuova verifica andrebbe fatta.


La mucca viola. Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone

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La mucca viola è il libro che ha consacrato Seth Godin come uno degli autori business più amati e ha lanciato un movimento globale che ha ridefinito le basi del marketing. Il solito marketing e i grandi investimenti sui media tradizionali non funzionano più. Oggi il marketing comincia dall’idea del prodotto, che deve essere straordinario, diverso, innovativo per poter catturare l’attenzione dei clienti e far parlare spontaneamente di sé. È questo elemento di magia e unicità a far sì che realtà come Apple, Google, Ikea, Starbucks o la bottega del macellaio toscano Dario Cecchini continuino a macinare successi, mentre grandi industrie affermate arrancano e non riescono a stare al passo.
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Per un marketing musicale umanistico.

Il marketing musicale umanistico è una strategia che mira a promuovere la musica in modo etico e umanamente rilevante, mettendo al centro l’artista e i valori positivi. Non è una via semplice, ma è una via percorribile da cui sia l’artista che il suo pubblico possono avere vantaggi condivisi. Ecco alcune soluzioni possibili:

Per un marketing musicale più umanistico

1. Autenticità e trasparenza

Come artista musicale devi essere autentico, sincero e trasparente nelle tue interazioni con i fan e nella promozione della tua musica. Lo puoi fare attraverso interviste oneste, video o narrazioni dal backstage, storie personali e momenti significativi da condividere con il pubblico.

2. Concentrarsi sulle storie

Racconta storie coinvolgenti sulla tua vita professionale e artistica, le tue ispirazioni, i tuoi sforzi e l’impatto della tua musica nella vita delle persone. Le storie possono creare un legame emotivo più forte tra l’artista e il pubblico.

3. Messaggi positivi e ispiratori

Promuovi la musica con messaggi positivi e ispiratori. Messaggi che possano aiutare le persone a trovare forza, speranza e conforto. La musica ha il potere di trasmettere emozioni e i messaggi positivi possono avere un impatto duraturo sul pubblico.

4. Collaborazioni con scopi umanitari

Se lo senti nelle tue corde, collabora con organizzazioni umanitarie o sostieni cause sociali attraverso la tua musica. Queste iniziative mostrano il lato empatico dell’artista musicale e possono contribuire a sensibilizzare il pubblico su temi importanti. Ma attenzione, sostenere un’associazione è un impegno serio che richiede maturità e consapevolezza. Devi essere consapevole che tuoi atteggiamenti errati possono creare danni, ma sopra ogni cosa, la tua collaborazione deve essere sincera e motivata. L’ipocrisia e le bugie hanno le gambe corte.

5. Coinvolgimento del pubblico

Favorisci l’interazione diretta con il tuo pubblico tramite social media, live streaming, incontri e sessioni di ascolto. Questo coinvolgimento crea un senso di comunità e connessione più profonda. Il senso di comunità è il legame più profondo che puoi costruire con i tuoi fan.

6. Sostenere la diversità e l’inclusione

Comunque tu la pensi, il tuo marketing musicale deve promuovere l’uguaglianza e rispettare la diversità di genere, etnia, orientamento sessuale e ogni background culturale. Rispetto ed educazione devono essere le tue parole d’ordine. Magari non sei d’accordo con il tuo interlocutore ed è giusto che tu difenda le tue opinioni, ma non dimenticare mai il rispetto.

7. Limitare il consumo eccessivo

Evita pratiche di marketing aggressive o invadenti che possano sfruttare il pubblico o spingere al consumo eccessivo. L’obiettivo dovrebbe essere quello di promuovere la musica in modo sostenibile e rispettoso dei comportamenti che regolano delle sane interazioni tra gli individui.

8. Collaborazione con fan e follower

Coinvolgi i fan nell’elaborazione delle strategie di marketing o nella realizzazione di video e contenuti. Questo coinvolgimento rende i fan parte integrante del processo creativo, li farà sentire valorizzati.

9. Sostenere il benessere mentale degli artisti

Prenditi cura del tuo benessere mentale. Un marketing musicale umanistico non tralascia la salute e il benessere degli artisti, riconoscendo che il loro equilibrio emotivo è essenziale per la creazione di musica significativa.

10. Rispetto dei diritti d’autore

Assicurati di lavorare con editori e partner che rispettino i tuoi diritti d’autore e una giusta remunerazione per la tua musica. Il consiglio è di informarti e di imparare a conoscere quali sono i tuoi diritti e i tuoi doveri contrattuali. Non fidarti ciecamente, ma verifica che chi ti circonda meriti la tua fiducia e sia trasparente nel suo agire.

Queste soluzioni promuovono un marketing musicale centrato sull’artista, etico e incentrato su un onesto rapporto con il pubblico, creando connessioni più profonde tra le due parti e contribuendo a un’esperienza musicale più significativa.

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Il futuro dei musicisti è nei superfan?

Se il tema dominante nell’industria discografica del 2023, è stata l’AI generativa, per questo 2024 sembra essere il superfan. Ma cos’è un superfan?

I superfan sono la salvezza dei musicisti?

Secondo Luminate, la società di ricerche americane, un superfan è un ascoltatore di musica di età pari o superiore a 13 anni che interagisce con un artista e i suoi contenuti in oltre 5 modi diversi: streaming, social media, acquisto di musica fisica, articoli di merchandising, partecipazione ai live.

Il superfan ha una sua specificità che identifica quanto il suo ruolo ed i suoi comportamenti siano interessanti per l’artista musicale:

  • Per il 54% sono più impegnati di un fan comune nello scoprire nuovi artisti e nuova musica trasferendo poi questo entusiasmo per le novità a famigliari e amici;
  • Il 59% in più della media dei fan ritiene che sia fondamentale il rapporto personale con l’artista;
  • Il 45 % in più dei comuni consumatori di musica ama essere parte di un fandom o community.

Negli Stati Uniti i superfan rappresentano il 15% della popolazione generale di età superiore ai 13 anni e stanno influenzando sia l’evoluzione della musica sia le relazioni degli artisti con i loro ascoltatori. Le ricerche su questa nuova figura hanno svelato che le persone che acquistano CD, cassette o vinili, hanno una probabilità più che doppia (+128%) di essere superfan della musica, spendendo ogni mese più dell’80% in più rispetto all’ascoltatore.

Il fenomeno dei superfan è stato misurato, ovviamente, sulle community delle grandi star che offrono opportunità di amplificazione dell’artista che vanno oltre le piattaforme streaming. Nel contempo ha rivelato che il superfan non si limita al consumo passivo della musica, ma è un soggetto attivo in tutto ciò che coinvolge l’artista: social media, concerti e merchadinsing in prima battuta.

L’esperienza ha dimostrato che gli artisti superstar ottengono il massimo valore dai superfan quando interagiscono più profondamente con loro: il coinvolgimento attivo e l’opportunità di connettersi con altri fan sono infatti le basi che consentono di attivare una super-fandom.

Appartenere a un fandom fornisce dunque un innegabile senso di comunità e questo senso di appartenenza è un’esperienza umana fondamentale ben nota agli esperti di marketing e legata a quei meccanismi sociali, naturali, tipici della natura umana. Una ricerca di Spotify dello scorso anno conferma che, in termini economici, una piccola parte del pubblico attivo contribuisce molto di più in termini di coinvolgimento – e reddito – per un dato artista:

In media tra tutte le dimensioni degli artisti i super ascoltatori costituiscono il 2% del fatturato di un artista e rappresentano oltre il 18% degli streaming mensili

Un dato incontestato è che i superfan sono più legati all’artista, ascoltano più assiduamente la sua musica, acquistano biglietti, merchandising e supporti fisici.

Piattaforme come Deezer, Soundcloud stanno puntando la loro attenzione sui superfan, offrendo agli artisti musicali strumenti utili per intercettare questo segmento del mercato musicale.

Di suo, artista musicale può scatenare l’interesse di queste persone lavorando sulla sua presenza online creandosi un’immagine solida, attrattiva e riconoscibile, che aggreghi interessi e passioni condivise attorno ad una community attiva. Si tratta di andare oltre la semplice offerta musicale e aprire un dialogo dove l’interazione con il pubblico crei un senso di comunità e di appartenenza.


Lettura Consigliata

Condivide et impera. Convinci con il cervello, persuadi con il cuore e influenza per come sei Copertina flessibile
di Rudy Bandiera

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Stiamo andando verso un mondo diverso da quello che conosciamo, in cui genitori e figli vivono realtà distanti e parallele, che non ha ancora regole comuni, “non codificato”, destabilizzante: digitale in cui si compra, si vende, si parla, ci si innamora e si fa business. Come posso creare un’immagine online che generi fiducia? Come e dove trovare le persone “influenti” del mio settore, raggiungerle e stringere con loro rapporti profittevoli? Chi sono gli influencer? Come misurare chi è davvero influente e come posso esserlo a mia volta? Come reagire in caso di crisi, attacchi personali o alla mia azienda? Come misurare le attività che vengono svolte in rete? È possibile trovare nuove forme di “pubblicità” per prodotti o servizi? Perché le persone usano i social e come posso utilizzarli io in modo proficuo, oltre che divertente? È possibile fare business usando internet e le relazioni che si creano sul web? Queste sono le domande a cui il libro risponde, perché in questo mondo che cambia tanto rapidamente, per poter vivere meglio e prosperare, abbiamo il dovere di rimanere al passo, trovando nuove forme di comunicazione e costruendo tutti insieme un nuovo codice di comportamento e strade per il business innovative.

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business marketing musicale personal branding tips & tricks

Le 7 keywords del mercato musicale

Business e Marketing della Musica di Massimiliano Titi è un libro utile e interessante per chiunque voglia farsi una corposa scorpacciata di pratiche, meccanismi e segreti dell’industria musicale. E’ un’opera divulgativa che tratta tutto quello che c’è da sapere per vivere di musica.

Le 7 keywords del mercato musicale

In un paragrafo di questo prezioso tomo il Titi illustra le sette parole d’ordine del mercato musicale odierno: le sette keywords indispensabili per costruire una figura artistica sostenibile. Vediamo quali sono:

Identità

L’identità è ciò che ci distingue e ci caratterizza. L’identità di un artista musicale non è fatta solo dalla musica ma anche dal comportamento, dal linguaggio e da come si rapporta con gli altri. Identificare quali sono le tue unicità, le tue caratteristiche più forti e costruire su queste il tuo brand personale significa costruire una identità artistica solida, memorabile e unica.

Indipendenza

Sebbene le etichette e le case discografiche mantengano un ruolo cardine nel mercato discografico, il rapporto tra editore e artista è profondamente mutato. Le dinamiche nell’era dello streaming sono diverse dai periodi precedenti dove il grosso del mercato era basato sulla vendita di supporti fonografici.

Se qualcuno vuole investire su un artista musicale, un manager, un discografico, un promoter, oggi predilige quell’artista che già ha saputo ritagliarsi e farsi conoscere da una fetta di pubblico. Partendo dall’analisi di questa base fan il professionista discografico studia le capacità e le potenzialità che l’artista emergente sa esprimere per poterle in seguito sviluppare.

Per questo l’artista musicale prima di contattare un discografico è bene che abbia già un solido personal brand. L’artista deve dimostrare la sua maturità professionale, deve rendere l’idea che investire su di lui è un buon affare, che la sua arte e la sua creatività sono rette da una disciplina creativa e produttiva solida e affidabile. In breve, l’artista musicale deve presentarsi ed essere un professionista consapevole delle proprie qualità e solido nelle competenze.

Nella musica, così come nella vita, sono consapevolezza e conoscenza che rendono indipendenti.

Verità e autenticità

Sono tempi in cui è fondamentale che il messaggio artistico, e il nostro brand, nella forma e nella sostanza, siano veri e reali. Utilizzando internet, chiunque in pochi minuti può verificare l’autenticità delle informazioni e dei messaggi che lasci nei social o in altri luoghi. Crearsi un brand di giramondo cosmopolita quando in realtà si è un provincialotto pantofolaio è una bugia che verrà presto smascherata danneggiando irreparabilmente la reputazione. Il recente caso che ha coinvolto Chiara Ferragni ci ha poi insegnato come l’autenticità costruita abbia i suoi limiti quando qualcosa va storto.

A tal proposito è illuminante la definizione di Riccardo Scandellari:
“C’è una bella differenza tra “essere autentici” ed “essere percepiti autentici”. La prima è una virtù interiore e consiste nel trovare la perfetta sintonia tra l’essere e l’apparire…diversamente, “essere percepiti autentici”, consiste nel comunicare in una direzione ben precisa, nella speranza che gli altri comprendano esattamente ciò che vogliamo far percepire.(Vedi)

Coerenza

Il percorso artistico di un artista musicista deve essere coerente, nello stile di vita, nel look, nel genere musicale in cui si muove. Il pubblico non ama i cambiamenti, in particolare quelli radicali. Lo stesso vale per l’immagine che l’artista veicola nei social e nel rapporto che ha con il suo pubblico attraverso questi.

Qualità

Ogni cosa che ti rappresenta deve essere di qualità. Le tue registrazioni devono essere di qualità, le foto, i video, i testi che pubblichi, il tuo linguaggio, il tuo modo di esse, insomma tutto, deve essere curato e all’altezza della situazione. Le sciatterie vanno evitate. I prodotti amatoriali lasciamoli ai dilettanti, tu mira al meglio possibile.

Competenza

Essere competenti non significa solo conoscere il proprio strumento. L’artista musicale prima di tutto è un professionista che conosce le regole dell’ambiente, che conosce le leggi del marketing e le figure professionali che popolano il vasto mondo della musica. Bisogna essere curiosi, informarsi sulle evoluzioni del settore e saper prevedere le sfide che si dovranno affrontare. Non ultimo, anche una cultura sulla storia della musica passata e recente aiuta, e non poco.

Perseveranza

Non si raggiunge il successo da un giorno all’altro, anche fosse, quel successo va mantenuto e nutrito. L’artista musicista deve esser pronto a costruire un suo percorso artistico sostenibile sul medio e lungo periodo. Deve ragionare col cuore e con il portafoglio: il cuore per la musica, il portafoglio per produrla. Certi progetti geniali e innovativi richiedono tempo per essere apprezzati dal pubblico, che per la stragrande maggioranza, non ama uscire dalle sue abitudini.

Queste sette keywords sono le linee guida su cui intraprendere la tua carriera di artista musicale. Regole semplici ma che richiedono disciplina, studio e metodo. Come la musica, del resto.


Lettura Consigliata

Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

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Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchainintelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.

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marketing musicale personal branding social music marketing

Diventare un bravo artista musicale non ti basterà.

Lo sviluppo di internet ha stravolto i vecchi paradigmi talmente in fretta da portare con sé benefici, ma anche qualche danno. I social network, i social media e l’avvento del consumo di musica in streaming hanno inciso profondamente nell’intero settore musicale, non solo quello discografico. Non tutti gli artisti musicali hanno saputo adattarsi al nuovo ordine mondiale e non è solo un fatto generazionale, è proprio un cambio di paradigma in un settore dove l’offerta di musica è decisamente superiore alla domanda del pubblico.

Essere artista non ti salverà

In questo mondo iper collegato diventa, ora, difficile per l’artista musicista distinguere sé stesso dalla moltitudine di persone che si hanno intorno. In un mondo in cui l’online si compenetra e convive con l’offline, talvolta sovrapponendosi, diventa indispensabile per l’artista musicale saper capire cosa lo caratterizza così da superare le mille voci che lo circondano.

Oggi essere bravo in quello che fai non basta più: ciò che ti permette di emergere e distinguerti dagli altri è la tua personalità, ovvero il tuo personal branding e la tua storia personale. Sono questi i due pilastri gli elementi essenziali che permettono al pubblico di ritrovare in te un punto di riferimento.

In questo rapporto, spetta all’artista musicale, cioè a te,  prendersi l’onere e l’onore di coinvolgere gli ascoltatori e presentare loro un contenuto emozionale in cui rispecchiarsi; creare quel legame che crei un posizionamento, una condivisione di valori, una visione condivisa in cui le persone possano riconoscere e far propria. Che ti piaccia o meno, nel contesto attuale un determinato pubblico ti seguirà non (solo) perché ti ritiene musicalmente il più bravo, ma perché si riconosce in te e ti vede come un modello.

La conclusione è che l’artista deve rendere la sua identità unica e distinguibile così da posizionarsi nella mente degli stakeholder, (influencer, giornalisti, fan del genere musicale) come “diverso” e per questo creare un forte legame emotivo con i suo pubblico, il che consente la longevità del personal brand così costruito.

Acquisire le competenze di marketing che ti permettono di lavorare sul tuo personal branding, di identificare qual’è la tuano nicchia di pubblico e farti apprezzare da esso, non è impossibile, ma ci vuole costanza e impegno, come per scrivere o suonare buona musica.

Lo scopo di questo blog e della mia attività di Social Music Coach è proprio questo: offrirti degli strumenti di crescita professionale per renderti competitivo e apprezzato nel mercato discografico e in quello dei musicisti professionisti.

Questa crescita professionale deve svolgersi in sintonia con il tuo sviluppo artistico e con la tua evoluzione tecnico stilistica. In fondo si tratta proprio di accompagnare e comunicare questa evoluzione, condividendola con il pubblico ed i fan e rendendoli partecipi di questa avventura.

Se vuoi maggiori informazioni contattami senza impegno.


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