Nonostante i notevoli progressi fatti negli ultimi 20 anni nella gestione dei metadata da parte dell’industria discografica, il sistema delle informazioni connesse alle registrazioni musicali non è ancora perfettamente allineato. Alla base di questo sistema ci sono due codici univoci: il codice ISRC e il codice ISWC che identifica il brano.
L’International Standard Recording Code identifica una registrazione audio e video musicale a livello internazionale e ne garantisce l’unicità. È tra i più importanti e distribuiti metadata dell’industria musicale al mondo. Questo codice è un identificatore univoco e permanente che riconosce ciascuna specifica registrazione, indipendente dal supporto su cui si trova (CD, file digitale o altro) e identifica una registrazione o un videomusicale esattamente come il codice fiscale identifica una persona fisica. In Italia i codici ISRC vengono rilasciati da FIMI.
I codici ISRC sono comunemente utilizzati dalle società di gestione collettiva (SCF, SIAE, Nuovo IMAIE, AFI, e altre) per la corretta attribuzione dei compensi derivanti dallo sfruttamento del repertorio e per identificare i brani messi in commercio da siti di download e streaming. Sono uno standard identificativo dell’industria discografica internazionale richiesto dalla maggior parte delle aziende di distribuzione digitale e siti di streaming e vendita di contenuti online. Questo perché permette di identificare automaticamente le registrazioni per il pagamento di royalty.
Il secondo metadata fondamentale è il codice ISWC, International Standard Work Code, gestito dalla ISWC International Agency ma normalmente viene rilasciato dalle PRO come SIAE o Soundreef che lo generano all’atto della registrazione del brano. Ricorda che il codice ISWC identifica l’opera nella sua interezza, a differenza del codice ISRC che identifica solo al traccia audio.
A questi due metadata fondamentali, ne vanno aggiunti altri che dipendono direttamente dall’artista autore e/o interprete del brano. Per un corretto funzionamento della filiera del diritto d’autore i metadata che accompagnano un brano devono perciò essere:
- i nomi di autori, esecutori, produttori e collaboratori che hanno contribuito alla creazione del brano;
- il titolo – e tutti i titoli alternativi;
- i codici di ruolo dei creatori (per gli autori, il codice IPI);
- il codice ISWC, che identifica in maniera univoca il brano;
- il codice ISRC, che identifica in maniera univoca la registrazione.
L’ampio utilizzo di creazioni musicale a vario titolo nel web ha spinto l’industria discografica a creare il Consorzio Internazionale DDEX che si occupa di migliorare la gestione informatica e gli standard per la gestione dei diritti d’autore. Se vuoi approfondire, questo è il sito di DDEX