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MusicBrainz il database dei metadata

Se segui questo blog oramai dovresti conoscere l’importanza del ruolo dei metadati per la corretta diffusione della musica in internet. I metadata accompagnano ogni traccia musicale pubblicata online, i basilari comprendono il nome dell’artista o del gruppo, il titolo della traccia e il nome della pubblicazione, singolo, EP, album.

MusicBrainz il database dei metadati

In realtà ogni brano dovrebbe portare con se molte più informazioni come la data d’uscita, la durata della traccia, quelle informazioni utili per distinguere artisti dai nomi simili, informazioni sul copyright e magari il testo del brano. Quando ci sono dati incompleti o ambigui, ad esempio due artisti con lo stesso nome, può ritornare utile MusicBrainz: il database di metadata musicali gestito dagli utenti, che tu stesso puoi mantenere aggiornato.

MusicBrainz raccoglie questi metadata pubblici e non solo, ad ognuno assegna un identificatore univoco in modo che il pubblico possa distinguere un artista da un altro e riesca persino distinguere le diverse versioni della stessa canzone, per esempio nel caso esistano versioni diverse per diversi paesi. Questo identificatore univoco consente di mettere un po’ d’ordine nel caos dell’industria discografica odierna.

I metadata musicali risultano spesso confusi, erronei o incompleti per diversi motivi, anche per banali errori di caricamento. Un sito come MusicBrainz consente a fan, artisti, etichette di trovare in un unica fonte tutto ciò che si conosce su una determinata musica e come contattare l’artista tramite il sito web ufficiale o i social.

I dati raccolti da MusicBrainz sono utilizzati da Google/YouTube, Universal Music, la BBC, Microsoft, Amazon ma anche da comunità come Last.fm o ListenBrainz dove gli appassionati di musica vengono incoraggiati a scoprire nuovi autori che, se non hanno metadata corretti, difficilmente verrano segnalati nelle raccomandazioni di queste app.

Correggere i metadata o tenerli aggiornati è un’opzione che MusicBrainz permette di gestire manualmente e si rivela molto importante perché la tua musica si diffonda correttamente nella rete e, cosa importante, ti vengano riconosciute le royalties con maggior precisione.

Il database di MusicBrainz non è la panacea di tutti i mali, purtroppo la gestione dei metadata resta complessa, ma è vero che offre un servizio semplice e completo che mette un po’ d’ordine nel sistema.

Visita MusicBrainz.


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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Metadata musicali vs Intelligenza Artificiale

Come ho già avuto occasione di evidenziare in questi due articoli, i metadata legati ad ogni pubblicazione digitale sono fondamentali perché ti possano essere riconosciute le giuste royalties:

metadati vs intelligenza artificiale

Queste informazioni di base, i dati su autori e interpreti, album, produttori ed editori sono solo gli elementi più visibili, in realtà ogni brano è, dovrebbe, essere accompagnato anche da altre informazioni come lingua, modo o ppm per esempio. La parte più rilevante dei metadati resta quella legata alle informazioni sui diritti che consente di attribuire i corretti copyright ai vari soggetti coinvolti.

Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa e delle sue applicazione in ambito musicale la corretta e completa compilazione dei metadata diventa ancora più importante e strategica perché i detentori dei diritti di un brano possano vederseli correttamente e regolarmente riconosciuti.

Oggi scopriamo infatti che i metadati sono funzionali nella protezione del copyright e nel riconoscimento dell’impiego di porzioni di registrazioni compiute nell’attività di raccolta, harvesting, che piattaforme come ChatGPT mettono in campo raccogliendo milioni di brani musicali per addestrare le macchine.

Senza entrare in dettagli tecnici, per altro piuttosto interessanti, devi sapere che già esiste una direttiva europea sul copyright che tutela dal Text Data Mining. Ed è in questo contesto che le Intelligenze Artificiali Generative devono operare.

Chi produce musica usando IA Generative è consapevole di questo e nel caso in cui i dati generati dalla macchina contengano opere protette da diritto d’autore, o porzioni di esse, sa che possono costituire una violazione se eseguite senza una licenza del titolare dei diritti.

E’ in questo contesto che i metadata funzionano come un completo DNA dell’opera che, se trattata in un processo di Text Data Mining da un IA, lasceranno traccia permettendo di verificare la trasparenza del processo e definire se e quali diritti sono oggetto di autorizzazione di licenza.

Sono questi motivi per cui continuerò a raccomandarti di avere grande cura dei metadati nei tuoi brani, anche quando pubblichi con un etichetta discografica. Assicurati sempre che siano precisi, completi e correttamente compilati. Il tuo futuro economico passa per la loro corretta gestione.


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Seduzione vs promozione nel marketing musicale

Catturare l’attenzione delle persone in un mondo così ricco di proposte di intrattenimento alla portata di un click non è per niente facile. Eppure avrai notato che ci sono alcune persone capaci di attirare il tuo interesse nel leggere o ascoltare quello che dicono? Che siano amici, parenti, colleghi, giornalisti o influencer per loro trovi sempre tempo, gratificandoti dei minuti che trascorri con loro o sui loro contenuti. Ti fanno sorridere, ti informano o ti sanno stimolare intellettualmente.

Seduzione vs promozione nel marketing musicale

Questa tua esperienza quotidiana avviene attraverso un meccanismo simile alla seduzione, dove l’innamoramento scatta sempre per un particolare, un modo di fare o di comportarsi che risulta appagante e stimolante. L’innamoramento nasce quando c’è una sintonia di emozioni, speranze, sogni e obiettivi. Sono le visioni, le aspirazioni, lo stile e il modo di comportarsi che creano feeling tra le persone. Questa è l’unica chimica che devi governare per fare in modo per legare a te quel pubblico che condivide il tuo modo di vedere, il tuo modo di fare musica ed il tuo modo di essere.

Far vedere al tuo pubblico chi sei, cos’è per te la musica, qual’è il tuo modo di vedere le cose, ti farà scoprire che solo coloro che ti assomigliano e apprezzano il tuo modo di essere e fare rimarranno mentre il resto se ne andrà. Il vero pubblico, i fan, si ottiene attraverso la seduzione e non c’è tecnica o strategia pubblicitaria capace di ottenere risultati migliori sul lungo periodo.

Le campagne di sponsorizzazione, anche se ben programmate e indirizzate, possono forse servire come booster sul breve periodo, magari possono anche restituire grandi numeri in termini di ascolti, che comunque non ripagheranno l’impegno economico, ma è solo creando famigliarità, affinità e fiducia che legherai le persone alla tua musica ed al tuo essere artista musicale.

Prima ancora di redigere calendari editoriali o impostare la tua immagine pubblica devi compiere un potente indagine per comprendere chi sei, cosa vuoi e come vuoi essere percepito. Solo con la concreta consapevolezza di chi sei realmente sarai in grado di raggiungere quel pubblico affine a te ed al tuo mondo creativo. Solo chi sa inserire dosi massicce di personalità, stile, umorismo, passione e calore ottiene un pubblico. Non è l’informazione a creare un pubblico, ma come viene confezionata.

Non si tratta di modificare te stesso, ma devi mettere in forte evidenza chi sei una volta che ne sarai consapevole. Questo perché la seduzione avviene attraverso l’affinità di intenti, stile e comportamenti. Ognuno ha la sua personalità e questa deve uscire anche nei contenuti che pubblichi nel web così come esce nella tua musica e nelle tue canzoni.

Credere di poter piacere a tutti, perseguire la strada del mainstream, con la paura di esporsi troppo e rischiare di non essere apprezzati significa appiattirsi su una comunicazione conformista e senza convinzione. E’ vero che se mostri chi sei puoi stare certo che troverai gente che non lo apprezzerà, ma non dubitare del fatto che otterrai anche il contrario, ovvero la vicinanza di chi ti assomiglia, ama come sei e non ha il coraggio di esporsi come hai fatto tu. Ed è su questo il pubblico che potrai contare sempre.


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4 Domande per iniziare bene.

Prima o poi ti sarai chiesto:
Come aumentare il mio pubblico?– oppure –Come aumentare i miei ascolti? Come posso fare?

4 Domande per iniziare bene.

Sono domande chiave alle quali non esiste una risposta certa se prima non vengono affrontate con altri interrogativi più introspettivi e scomodi che sostanzialmente sono:

A) A chi può piacere la mia musica?
Hai identificato il tuo pubblico, i suoi gusti, i suoi bisogni?

B) Che cosa devo raccontare a questo pubblico?
L’offerta musicale è infinita, il pubblico può trovare con un solo click ore di musica tagliata su misura dei suoi gusti, per superare questo ostacolo e attirare l’attenzione devi trovare il modo giusto per raccontare quello che proponi e farlo raccontare da chi è ritenuto autorevole.

C) Come soddisfare chi mi segue?
Una volta che hai identificato i gusti del tuo pubblico devi considerare che le persone sono pigre e che preferiscono i piatti pronti. Crea playlist con dentro la tua musica, crea attorno ad essa il giusto contesto. Offri al tuo pubblico l’esperienza che cerca, intercetta i suoi gusti e le sue esigenze.

D) Perché dovrei piacergli?
Se con il tuo pubblico costruisci una relazione onesta e coerente con il tuo spirito le cose diventeranno più facili. Se mantieni gli impegni e non disattendi le promesse, se mantieni quella disponibilità che ci si aspetta da un professionista, non dovresti avere grossi problemi. Puoi distinguerti facilmente su questo aspetto.

Sono le risposte a queste quattro domande che ti permetteranno di elaborare una strategia di promozione e le procedure per ottenere l’interesse e la passione del pubblico giusto per la tua musica.


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10 modi per vivere di musica

In un momento storico in cui è facile registrare e distribuire musica non sono pochi coloro che iniziano il percorso professionale gettandosi a piedi pari nella pubblicazione di un singolo o di un album. Di norma scoprono ben presto che per ottenere buoni risultati qualitativi le spese non sono così basse e che la distribuzione senza un’adeguata preparazione non è sufficiente per raggiungere il successo in un mercato così inflazionato da prodotti di varia fattura.

10 modi per vivere di musica.

Prima di imbarcarti nella pubblicazione, in particolare se sei un artista emergente, faresti bene maturare un po’ di esperienza, un periodo di gavetta nel quale crescere professionalmente e durante il quale guadagnare anche in popolarità e autorevolezza tra gli addetti e tra il pubblico. Maturare qualche anno come Artista, Interprete, Esecutore (AIE) è certamente un’esperienza formativa importante anche per chi ambisce ad obiettivi più elevati.

Tanto per essere chiaro, ai sensi del Diritto d’Autore un musicista viene definito dall’acronimo AIE, Artista, Interprete, Esecutore. Sono AIE coloro che eseguono, interpretano, partecipano all’esecuzione di un’opera dell’ingegno di un altro soggetto, ovvero l’autore.

Vivere solo di pubblicazioni musicali non è per niente facile, ma per chi sa cogliere le occasioni il settore musicale è un campo molto vasto e variegato in cui gli sbocchi per la professione possono essere molteplici e possono dipendere dalla specializzazione e dalle competenze specifiche di ciascun artista. Ecco alcuni degli sbocchi professionali che possono avere gli Artisti, Interpreti, Esecutori (AIE) nella musica:

1. Esecuzione dal vivo

Gli AIE possono esibirsi come musicisti solisti o far parte di band, orchestre o gruppi musicali. Questo include concerti, festival, spettacoli in club, eventi aziendali e matrimoni;

2. Musicisti di crociera

Lavorare come musicisti a bordo di navi da crociera, intrattenendo gli ospiti durante le traversate è impegnativo anche perché si è sottoposti alla disciplina di bordo, che non è una vera e propria disciplina militare ma è fatta di obblighi e limitazioni;

3. Artisti di strada e intrattenitori

Esibirsi per strada o in occasione di eventi pubblici è un’ottima palestra per abituarsi ad un contatto diretto con il pubblico e può rivelarsi molto utile;

3. Musicisti di studio

Gli AIE possono lavorare come session musician in studio di registrazione, fornendo parti strumentali o voci per registrazioni musicali di artisti e band;

4. Insegnamento

Gli AIE possono diventare insegnanti di musica, offrendo lezioni private o insegnando in scuole, conservatori o istituti di formazione artistica;

5. Composizione e arrangiamento

Gli AIE possono creare musica originale componendo brani o arrangiando musica per artisti, band, spettacoli teatrali, film, pubblicità o videogiochi;

6. Produzione musicale

Acquisendo le opportune competenze gli AIE possono intraprendere la carriera di produttori musicali, lavorando con artisti per registrare, mixare e produrre la loro musica;

7. Musicoterapia

Gli AIE possono anche specializzarsi in musicoterapia, utilizzando la musica per aiutare le persone con problemi fisici, emotivi o di apprendimento;

8. Scrittura e critica musicale

Gli AIE possono scrivere articoli e recensioni musicali per riviste, giornali o siti web specializzati nel settore musicale. Chi meglio di un musicista professionista ha gli strumenti per poter esprimere giudizi di merito sulla musica dei colleghi?

9. Musica per film, TV e videogiochi

Gli AIE possono creare colonne sonore e musiche per film, programmi televisivi e videogiochi. Questo è un mercato molto importante, impegnativo ma ricco di opportunità interessanti;

10. Musicisti di supporto per artisti famosi

Ultima alternativa, ma forse la più ambita, un AIE può essere selezionato come musicista di supporto per artisti famosi in tour o registrazioni.

Pur essendo il settore della musica altamente competitivo, pu0i combinare diverse attività per guadagnarti da vivere. La flessibilità, la capacità di adattarsi, una buona reputazione e una solida rete di contatti sono cruciali per costruire una carriera di successo nella musica. Per questo ti consiglio di uscire dalla tua cameretta ed entrare in contatto con il resto del mondo.


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Non farti fregare dai numeri

Nei social i numeri sono fondamentali e su questo non si discute. Ma la verità è che avere molte visualizzazioni, like, condivisioni, commenti, click e nuovi follower su TikTok piuttosto che su Instagram, per esempio, significa poco se poi i video su YouTube o la musica sulle app di streaming non genera iscrizioni al tuo canale artista o non si convertono in ascolti.
Non fidarti dei numeri dei social.

Per questo motivo, questi benedetti numeri, vanno interpretati e verificati, se non altro per capire se stai andando nella giusta direzione, ovvero trasformare i follower sui social in ascoltatori attivi della tua musica.

Avvicinare nuovi ascoltatori alla tua musica non è semplice, devi attirare la loro attenzione e legarli a te aprendo un dialogo attraverso la condivisione di contenuti con il doppio obiettivo di costruire con loro un legame empatico e quella tua immagine artistica che ti renda unico e memorabile.

Non puoi evitare di dedicare del tempo per un’attività quotidiana sui social con la quale stringere nuove amicizie, iniziare discussioni, proporre soluzioni tecniche musicali o raccontare le tue esperienze.

Puoi farlo anche scrivendo della tua musica e del contesto in cui nasce, cosa per altro molto importante, ma anche scrivendo delle tue canzoni o musicisti preferiti e cercando di suscitare emozioni o evocando ricordi in chi ti legge.

Devi trovare una tua forma di linguaggio, coerente e sincero, che ti rappresenti e ti renda riconoscibile.

Questo lavoro lo puoi fare scrivendo e pubblicando regolarmente post e video sui social network ma non tralasciare di creare e aggiornare playlist su social media quali YouTube e Spotify, ovviamente inserendo con criterio le tue musiche in queste selezioni: è una cosa molto utile e tristemente trascurata da molti artisti musicali.

Devi sempre tener conto che c’è un’ampia fetta di pubblico che non ti conosce e nemmeno conosce la tua musica; costruendo una solida immagine artistica che ti renda unico e memorabile ti aiuterà ad emergere nel contesto del tuo genere musicale.


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Cosa ci vuole per vivere di musica? Basta il talento? Che differenza c’è tra fare successo e avere una carriera, e come è possibile prendere il controllo del proprio destino professionale nell’industria musicale? Queste domande accomunano tanto lo studente che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, quanto il musicista esperto che si confronta con gli scenari odierni del mondo della musica, tra nuove piattaforme digitali e opportunità promozionali spesso difficili da identificare con chiarezza. Music Business – La Grande Guida racconta con tono informale ma preciso tutto quello che oggi l’aspirante professionista ha bisogno di sapere per vivere di musica e orientarsi nell’intricato universo del music business. Il testo è pensato per offrire, per la prima volta in italiano, tutti gli strumenti critici e strategici indispensabili a muoversi con successo nel moderno mondo dell’industria musicale. Dall’utilizzo consapevole dei social network alle nuove piattaforme di diffusione e streaming musicale, al lettore è offerto un prontuario completo di consigli e tecniche per promuoversi e sviluppare connessioni di valore nell’ecosistema del professionismo musicale. Music Business – La Grande Guida è pensata anche per gli studenti delle nuove classi di musica moderna e jazz dei conservatori, dei licei musicali e della miriade di scuole ed accademie private italiane, proponendosi come il testo di riferimento per comprendere le mutate condizioni tecnologiche dell’industria musicale all’indomani della rivoluzione digitale.
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Le soft skill di un artista musicale

Le competenze trasversali, ovvero le soft skill, sono le capacità personali, sociali e cognitive che consentono alle persone di interagire efficacemente con gli altri e di affrontare le sfide nella vita quotidiana e nel lavoro, mentre le hard skill si riferiscono alle competenze specifiche e misurabili necessarie per svolgere un determinato lavoro, le soft skill riguardano le caratteristiche personali che influenzano il modo in cui una persona lavora e si relaziona con gli altri. Sono importanti in ogni professione e quella del musicista non ne è esclusa.

Le soft skill di un artista musicista

Se le hard skill come l’abilità con uno o più strumenti, la capacità di leggere una partitura e l’improvvisazione ti fanno riconoscere come un professionista preparato, le soft skill sono quelle qualità che fanno la differenza e averle o apprenderle ti facilita nel rapportarti con altri professionisti del settore. Sono delle qualità che vanno segnalate nel tuo curriculum e che faciliteranno l’inserimento in una band o in un ensemble di registrazione inquadrando meglio la tua figura e le tue capacità professionali; spesso sono proprio le soft skill quelle che fanno la differenza tra due professionisti di pari livello.

Nel comprendere quale soft skill si possiedono è ovviamente necessario prendere una seria consapevolezza delle proprie doti, analizzandole e saperle misurare con una giusta dose di umiltà, dato che sono gli strumenti che ti torneranno più utili proprio nei momenti di maggiore difficoltà.

A questo punto possiamo analizzare quali sono le principali soft skill per un artista musicista:

Creatività

La creatività è una competenza trasversale essenziale per un musicista. La capacità di pensare in modo innovativo, di trovare soluzioni creative e di esplorare nuove idee musicali è fondamentale per distinguersi e per la produzione di musica originale.

Capacità di apprendimento

La musica è un campo in continua evoluzione, quindi un musicista deve essere disposto ad apprendere continuamente e ad adattarsi a nuovi stili, tecniche e strumenti musicali. La capacità di apprendere rapidamente, di accettare nuove sfide e di adattarsi ai cambiamenti nel settore musicale è fondamentale per il successo a lungo termine.

Collaborazione

La maggior parte dei musicisti lavora in gruppo o in ensemble, quindi la capacità di collaborare con altri musicisti è fondamentale. L’ascolto attivo, la capacità di adattarsi agli altri musicisti, il rispetto delle opinioni degli altri e la capacità di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune sono doti personali fondamentali.

Comunicazione

Una buona comunicazione è fondamentale in diverse situazioni musicali, come le prove con una band o un ensemble, le esibizioni dal vivo e la collaborazione con altri musicisti. Essere in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace con gli altri membri della band, con i tecnici del suono, con il pubblico e con gli altri professionisti della musica è una dote necessaria.

Capacità di problem solving

Durante le esecuzioni dal vivo o durante le sessioni di registrazione, possono sorgere problemi tecnici o imprevisti. Un musicista deve essere in grado di risolvere tali problemi in modo rapido ed efficace, mantenendo la calma e adattandosi alle circostanze. E’ una delle soft skill più richieste.

Organizzazione e gestione del tempo

La pratica regolare è fondamentale per migliorare come musicista. Pertanto, avere abilità di gestione del tempo e organizzazione aiuta a pianificare il tempo per la pratica, lo studio e le esecuzioni, mantenendo un equilibrio tra gli impegni musicali e personali. Avere una buona gestione del tempo ti permette, tra le altre cose, di trovarlo per curare la tua presenza sui social con una buona frequenza.

Autonomia e disciplina

La pratica regolare e la dedizione per migliorare come musicista, essere in grado di auto-motivarsi, di creare una routine di pratica efficace e di mantenere la disciplina nell’adeguarsi agli obiettivi musicali è una competenza trasversale da coltivare sempre.

Queste sono solo alcune delle soft skill più importanti per un musicista. Ovviamente, ci possono essere altre abilità specifiche , vorresti aiutarmi a completare questo elenco? Scrivimi, te ne sarei grato.


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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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One Sheet o Cartella Stampa quale è meglio?

Due strumenti essenziali per la promozione di un’uscita discografica, ma in particolare di una band o di un artista musicale, sono la Cartella Stampa e l’One Sheet. Entrambi sono documenti che raccolgono informazioni biografiche sull’artista e sulle sue produzioni, lo fanno con metodi diversi e vanno utilizzati in situazioni diverse, sebbene le finalità ed i contenuti siano simili.

L'one sheet o l'Epk, qual'è il migliore?

L‘One Sheet ha lo scopo di fornire una panoramica di un artista o di una band. In genere è un documento di una sola pagina che include tutte le informazioni sull’attività artistica come concerti e produzioni discografiche e tutte le note biografiche utili per conoscere l’artista e il genere musicale di riferimento. Senza dimenticare tutti i link utili per raggiungere informazioni più dettagliate.

Essendo composto da una sola pagina, due facciate, che va pure arricchita con almeno una bella foto professionale, per forza di cose l’One Sheet deve contenere informazioni succinte, ma molto precise e significative. Lo scopo è quello di attirare velocemente l’attenzione evidenziando parti più importanti della tua carriera. Può essere usato per accompagnare la presentazione di una demo per una casa discografica o come presentazione per una proposta di un concerto: il lettore dovrà essere impressionato da questa presentazione che deve essere graficamente ineccepibile ma anche densa di contenuti interessanti.

La Cartella Stampa, più comunemente nota come EPK Electronic Press Kit, è invece un insieme di documenti che dovrebbe raccontare più ampiamente dell’artista o della band a cui appartiene; sarà anche ricca di foto di diverso formato e recenti.

La Cartella Stampa ha lo scopo di raccogliere e gestire tutte le informazioni ufficiali riguardo l’artista e la sua musica, dev’essere ricca di informazioni perché viene per lo più usata per essere diffusa a media e giornalisti che troveranno in essa tutte le informazioni per poter scrivere articoli e recensioni.

Direi che non c’è bisogno che mi dilunghi oltre.
One Sheet ed EPK sono due strumenti complementari, utili entrambi e da usare in situazioni differenti. Per esempio, per uno speaker radiofonico le informazioni sui brani che potresti scrivere sul tuo EPK sono utilissime per valorizzarli nel lancio radiofonico, mentre la sintesi che troverà sul tuo One Sheet sarà apprezzata dal responsabile A&R che quotidianamente deve scegliere nuovi volti e nuove musiche da produrre.

Se vuoi consigli sul come prepare il tuo EPK o One Sheet contattami.

Leggi Anche
L’ One Sheet è indispensabile per un musicista
L’One Sheet automatico di Chartmetric


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Una Cartella Stampa ben temperata

Il gioco di parole del titolo che scherza con quello di un noto brano di Bach che si proponeva di dimostrare la validità di un suo sistema d’accordatura del clavicembalo. In effetti anche per le Cartelle Stampa esistono diverse scuole di pensiero e questo perché ogni realtà, che sia una radio o un’agenzia di promozione, ha diverse esigenze che la Cartella Stampa dovrebbe soddisfare.

Una cartella stampa ben temperata

In questo articolo cercherò di fissare i punti chiavi essenziali per poter realizzare una Cartella Stampa in grado di adattarsi e soddisfare diverse esigenze. Un tempo la Cartella Stampa era un raccoglitore contenente foto e schede riguardanti l’artista, compresa la rassegna stampa e ogni genere di informazione utile per giornalisti, producer o speaker radiofonici.

Oggi, nell’industria musicale, il termine Cartella Stampa è stato quasi del tutto sostituito dall’acronimo EPK: Electronic Press Kit. Già il nome ti indica che il formato elettronico ha sostituito il cartaceo, comunque sia  le informazioni raccolte nella Cartella Stampa dovranno essere organizzate in schede dove biografia, tour, pubblicazioni, rassegna stampa e quant’altro trovino una loro corretta esposizione di facile consultazione. Ovviamente la Cartella Stampa dovrà essere corredata da una galleria fotografica in grado di rappresentarti bene con foto in alta qualità e di buona fattura.

Puoi rendere disponibili i contenuti della tua Cartella Stampa con un link sul tuo sito o usando servizi come Google Drive o WeTranfer.

Vediamo ora che informazioni deve contenere un EPK per poter soddisfare le esigenze professionali di giornalisti, discografici, promoter e agenti, per generare il loro interesse e una conseguente copertura mediatica.

Scheda Introduttiva

L’introduzione deve catturare l’attenzione del lettore. Descrivere l’artista, il suo stile e genere musicale. Deve essere corredata da una bella foto. Sii creativo mantenendo un tono professionale e nel contempo conciso e coinvolgente.

Scheda Biografica

La biografia dev’essere dettagliata ma comunque concentrata sugli elementi più rilevanti e interessanti. Deve includere informazioni sulla tua formazione musicale, esperienze passate, premi o riconoscimenti ricevuti. Vanno sicuramente menzionate le collaborazioni con altri musicisti e le collaborazioni significative nell’industria musicale. Nel caso di una band è bene fare una dettagliata scheda per ogni componente per valorizzare il singolo e l’ensemble.

Album

Dedica una sezione all’album in uscita. Descrivi il concetto dell’album, processo di scrittura e registrazione, le influenze musicali, il processo di registrazione e produzione, e i temi o messaggi chiave che l’artista ha voluto trasmettere attraverso le canzoni. Descrivi anche il genere musicale, gli strumenti utilizzati, i temi ricorrenti e qualsiasi particolarità che potrebbe interessare i lettori. Includi il titolo dell’album, la data di uscita e i dettagli sulle tracce incluse.

Singoli e videoclip

Se hai già pubblicato dei singoli o dei videoclip, una bella scheda dedicata valorizzerà il tuo impegno. Descrivi le canzoni, menziona eventuali collaborazioni e spiega il concetto o la storia dietro i videoclip e nomina regista e cast. Fornisci i link o inseriscili (embed) per permettere ai destinatari dell’EPK di ascoltare o guardare il materiale. Puoi anche arricchire il tuo EPK con i trailer dell’album, video di backstage delle registrazioni, estratti di esibizioni dal vivo o interviste.

Rassegna stampa e riconoscimenti

Se hai ricevuto recensioni positive o riconoscimenti da parte di media o esperti del settore, riportali nell’EPK. Includi le citazioni da parte di altri artisti o figure di spicco dell’industria musicale, nomi dei media e eventuali premi vinti. Raccogli gli articoli più belli che parlano di te, dei tuoi spettacoli e delle tue produzioni.  La riprova sociale è uno degli elementi più importanti per far crescere la tua reputazione professionale e artistica.

Foto e immagini

Inserisci una selezione di foto ad alta risoluzione dell’artista, sia in studio che durante le esibizioni dal vivo. Assicurati che le immagini siano di qualità professionale e che rappresentino l’estetica e lo stile dell’artista.

Link e contatti

Non dimenticare tutti i link rilevanti, come il suo sito web ufficiale, profili sui social media, canali di streaming musicale e video. Includi anche i tuoi contatti o quelli del tuo team di gestione, come l’indirizzo email o il numero di telefono per eventuali richieste o interviste.

Ricorda che l’EPK deve essere ben strutturato, con informazioni chiare e concise e avere un aspetto professionale. Puoi organizzare il contenuto in schede PDF o creare delle pagine web dedicate all’EPK sul tuo sito ufficiale. Ricordarti di aggiornare regolarmente il tuo EPK con nuovi contenuti, recensioni o riconoscimenti per mantenerlo sempre attuale.


Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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marketing musicale musica streaming Spotify tips & tricks Uncategorized

10 Tips per una buona biografia su Spotify

La sezione biografia sulla pagina artista di Spotify spesso viene usata dagli artisti musicali in maniera impropria. Mettendoci un po’ di malizia mi viene da pensare che spesso, soprattutto gli emergenti, si lascino catturare dalla pigrizia e, nel migliore dei casi, si limitano a mettere qualche frase poetica d’effetto che forse descrive il loro essere ma di certo non descrive la loro figura artistica.

tips per una buona biografia su Spotify

Questa sottovalutata biografia in Spotify è uno di quegli strumenti strategici per farti conoscere da chi ti ascolta ma anche per aiutare gli algoritmi della piattaforma a classificarti meglio e quindi trovare il pubblico giusto per te e le tue creazioni.

Una buona biografia artista su Spotify dovrebbe essere efficace e coinvolgente e contenere non solo le informazioni biografiche ma anche quelle artistiche. I caratteri a disposizione non sono molti ma sono sufficienti per redigere un buon racconto biografico ricco di suggestioni.

Di seguito, alcune linee guida che possono aiutarti a scrivere un’autobiografia ricca di contenuti e che ti rappresenti: devi solo trovare il tuo stile narrativo per renderla ancora più attraente.

1. Concisa ma informativa

Per scrivere la biografia Spotify hai a disposizione 1500 caratteri, in realtà non sono molti, ma sono sufficienti per un testo abbastanza dettagliato da fornire informazioni rilevanti sul tuo conto. Lo stile deve essere chiaro e accattivante.

2.Stile coerente

Per la tua biografia dovresti trovare uno stile coerente con la tua personalità e il tuo genere musicale. Ad esempio, se la tua musica è energica e vivace, la biografia potrebbe essere scritta in modo dinamico e coinvolgente.

3.Usa parole chiave

Ti sarà utile includere parole chiave pertinenti nella biografia per rendere più facile trovarti con la funzione di ricerca di Spotify. Ad esempio, se fai parte di un genere specifico o sei associato a un movimento artistico particolare, queste informazioni dovrebbero essere menzionate nella biografia.

4. Storia personale

Racconta la tua storia personale. Importanti sono i momenti chiave che hanno influenzato la tua carriera musicale. Volendo puoi includere informazioni sulla tua infanzia, ma più importanti sono i primi approcci alla musica e gli eventi significativi che hanno plasmato il tuo percorso artistico.

5. Stile e genere musicale

La biografia deve anche contenere lo stile musicale e il genere in cui ti collochi. Fornisci dettagli sulle influenze musicali che ti hanno ispirato e sulle caratteristiche distintive della tua musica.

6. Successi e riconoscimenti

Elencare le tue medaglie, i successi e i riconoscimenti più significativi, come premi vinti, album di successo, brani più popolari o collaborazioni di rilievo ti aiuta ad acquisire quell’autorevolezza e credibilità che suscita interesse nei potenziali ascoltatori.

7. Esperienze live

Se hai esperienze significative di esibizioni dal vivo, come concerti importanti, tour o festival, è utile menzionarle nella biografia. Questo può suscitare l’interesse di chi cerca nuove esibizioni da vedere.

8. Aneddoti e curiosità

Ovviamente puoi arricchire la tua biografia con aneddoti o curiosità interessanti. Se ben usati questi dettagli personali possono creare un legame più intimo tra te e i fan.

9. Collegamenti e contatti

Assicurati di includere collegamenti rilevanti, come il tuo sito web ufficiale, i tuoi profili social media/network e i contatti con il management o la prenotazione dei biglietti. Facilita l’accesso a ulteriori informazioni sul tuo conto e la possibilità di mettersi in contatto con te.

10. Aggiornamenti periodici

Non dimenticare mai di aggiornare la biografia con i nuovi sviluppi e le ultime notizie sul tuo conto. Aggiungi informazioni sui nuovi album, singoli o progetti futuri. Usala per mantenere i fan informati.

Come vedi, puoi veramente usare la biografia di Spotify per creare un legame diretto, veloce e pratico con i tuoi ascoltatori e farli diventare tuoi fan. Chi si appassiona alla tua musica, puoi starne certo, si appassionerà anche alla tua figura artistica e in questa sezione di Spotify farà il primo passo perché tu diventi uno dei suoi artisti di riferimento.

Non dimenticare mai di aggiornare la biografia con i nuovi sviluppi e le ultime notizie sul tuo conto. Aggiungi informazioni sui nuovi album, singoli o progetti futuri. Usala per mantenere i fan informati.

Non dimenticare che tutto il lavoro che hai fatto per la biografia su Spotify puoi replicarlo con un semplice copia e incolla su tutti i tuoi profili artista sulle altre App, anzi, dovresti proprio farlo.


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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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