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Your Release Radar richiede follower reali

Le due principali playlist algoritmiche di Spotify, sono Discover Weekly e Your Release Radar. Discover Weekly viene generata e proposta all’ascoltatore selezionando brani che potrebbero interessargli scelti in base alle sue abitudini d’ascolto. Your Release Radar invece, raccoglie le ultime uscite degli artisti che l’ascoltatore segue o ascolta con maggior frequenza.

YOUR RELEASE RADAR RICHIEDE FOLLOWER REALI
courtesy by pixabay.com

Oggi vorrei concentrarmi su Your Release Radar, giusto per mettere in chiaro un paio di cose che già dovresti aver intuito nella premessa che hai appena letto.

Your Release Radar è una playlist che Spotify aggiorna settimanalmente il venerdì, il giorno in cui generalmente le etichette discografiche pubblicano i nuovi brani. Questa playlist, come già detto, offre all’ascoltatore la possibilità di essere aggiornato sulle nuove uscite degli artisti che segue.

Your Release Radar pubblica un solo brano per artista, nella sua selezione settimanale, ma se l’ascoltatore dedica la sua attenzione a questo brano, la settimana successiva si vedrà riproporre le più recenti uscite dello stesso artista. In pratica la Your Release Radar è la playlist principe per tener legati gli artisti con la loro fanbase su Spotify.

Tenendo conto che questa playlist è tra le più seguite della app, significa che avere un’ampia platea di follower farebbe decollare gli ascolti di un brano immediatamente dopo la sua pubblicazione, con ricadute positive anche sul suo inserimento in altre playlist algoritmiche.

Ottenere follower su Spotify però richiede attenzione, lavoro e costanza. Non si tratta solo di condividere le tue canzoni sui canali social media che gestisci, ma di costruire un dialogo capace di interessare il tuo pubblico e quello a cui piace il genere musicale che suoni.

Sebbene internet offra enormi potenzialità di promozione, non sottovalutare il potere del passaparola, o le situazioni, come i live, in cui ti incontri con il tuo pubblico: invitali a seguire il tuo profilo Spotify oppure il tuo profilo nella loro app preferita.

Non tirarti indietro se qualcuno ti chiede di parlare delle tue canzoni, sia online che nella vita reale. Rendi partecipe il tuo pubblico del tuo processo creativo, imparerà ad apprezzare meglio il lavoro che stai facendo.

Avere un pubblico realmente interessato alla tua musica è molto importante, sono persone che ti apprezzano per quello fai. Una cosa ben diversa dai follower che puoi acquisire con una campagna di ascolti a pagamento e che, come ho sperimentato, si dissolvono appena l’investimento è esaurito.


Marketing Musicale: Come sfruttare le playlist di Spotify per promuovere la tua musica

di PlayHola

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“Marketing Musicale: Come sfruttare le playlist di Spotify per promuovere la tua musica” è la guida essenziale per gli artisti che desiderano fare della promozione musicale il loro punto di forza. Grazie ai consigli di PlayHola, brand specializzato nel marketing musicale, imparerai come creare playlist efficaci, ottimizzare la tua presenza su Spotify e promuovere la tua musica attraverso i canali più adatti. Scopri come utilizzare al meglio le playlist di Spotify, una vera e propria arma nel mondo del marketing musicale, per raggiungere un pubblico più ampio e far crescere la tua carriera artistica.

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business personal branding

I segreti della longevità artistica

Esiste un segreto, un metodo per avere una carriera artistica duratura? Nella vita di praticamente tutti gli artisti di successo esiste una costante divisa in quattro fasi: un duro inizio, l’ascesa ai vertici, la caduta, la rinascita. Nessuno è sfuggito a questo ciclo, nemmeno le superstar, quelle che giunte a veneranda età sono dei miti viventi della musica.

i segreti della longevità artistica
courtesy by pixbay.com

E’ inutile nascondere che avere una carriera duratura nella musica non è per nulla facile: i gusti del pubblico cambiano di generazione in generazione, l’artista è sottoposto a pressioni da parte di manager e discografici che condizionano il processo creativo; le idee per un buon pezzo non le trovi al banco del supermercato.

Eppure nonostante le mille difficoltà, relazioni, resilienza, collaborazione e creatività riescono ad avere la meglio e consentire all’artista musicale di cavalcare gli anni e magari anche le classifiche.

E’ un impegno quotidiano che richiede una forte fiducia in se stessi e la capacità di raccogliere gli stimoli che provengono dall’esterno, dai discografici, dai colleghi, dal pubblico, senza perdere la bussola della creatività.

Arte o intrattenimento?

Il primo nemico per una carriera duratura è la spasmodica ricerca di una hit. Sembra un paradosso, ma in realtà è il duro lavoro di ricerca e creazione artistica quello che più ripaga nel lungo periodo. C’è una grande differenza tra fare arte e fare intrattenimento.

Nei discografici c’è una forte propensione alla musica d’intrattenimento dal ritmo facile e semplice da recepire e produrre. Il più delle volte queste canzoni non durano più di qualche settimana, poche resistono all’inesorabile cambio dei gusti del pubblico o delle mode, spesso vengono facilmente rimpiazzate da una nuova hit in breve tempo.

La storia della musica però ci insegna che sono le canzoni ben scritte, arrangiate e interpretate, sono quelle che riescono ad attraversare i decenni, spesso senza risentire del trascorrere degli anni, a loro modo sempre moderne ed attuali.

Cerca la tua strada, sii unico.

Chi invece ha saputo abilmente mettere insieme Arte e Intrattenimento è la band italiana Camera Soul che, con il loro sesto album, sta conquistando le radio e le chart Soul-RnB più influenti del pianeta.

Camera Soul lavorano di cesello nella composizione e nell’arrangiamento dei loro brani, forti di una solida formazione jazz, dimostrano la capacità di attingere ispirazione dalle fonti più diverse e talvolta inusuali. Ogni loro album è il risultato di una ricerca di stile che li sta premiando del loro duro lavoro.

Ma non c’è solo questo.

Te li cito come esempio perché il Soul Jazz di Camera Soul è unico nel suo genere. La band ha una sua unicità, una sua originalità, che non ha eguali nel panorama internazionale. Questo è stato subito notato dai Dj radiofonici costantemente alla ricerca di novità interessanti e la band è stata premiata dal loro interesse e dall’interesse del loro pubblico.

La capacità di trasformare i tuoi riferimenti in uno stile personale che ti rappresenti e ti renda riconoscibile, è un altro tassello fondamentale per ottenere una longevità artistica.

Disegna il tuo mondo

Una delle regole base della scrittura creativa consiglia di scrivere ciò che si conosce. Questo perché è l’esperienza vissuta quella che ti permette di poter descrivere meglio e trasmettere le emozioni, quelle emozioni che provengono da un vissuto reale.

Con la frase Siate affamati, rimanete folli, Steve Jobs non ha inteso buttare sul piatto un concetto rivoluzionario o di rottura, più semplicemente il suo è un invito a mantenere una visione aperta che consenta di recepire e assemblare gli stimoli dal mondo esterno in combinazioni non convenzionali: di usare e formare quella che è comunemente nota come visione trasversale.

Rompere i limiti di genere, magari esplorando nuovi percorsi compositi, è un buon metodo per non fossilizzare la tua creatività e trovare percorsi artistici ancora non battuti, una strada impegnativa che però non mancherà di raccogliere i suoi frutti.

C’è poco da fare, il pubblico ha un fiuto raffinato. Se i temi delle tue canzoni sono forzati e non autentici, se in qualche modo non senti tuo quello che stai cantando, il pubblico se ne accorgerà irrimediabilmente. La platea percepisce la mancanza di entusiasmo e di sincerità più di ogni altra cosa. Scrivi e canta solo pezzi che ti appassionano, sii coerente e onesto anche in questo.

L’ispirazione per le tue canzoni puoi trovare nei luoghi in cui hai vissuto, nelle persone che hai conosciuto, nelle vicende che hai superato o nella vita delle persone a te care. La musica è innanzitutto emozione e condividere il tuo sentire, la tua percezione delle cose dev’essere il tuo obiettivo.

L’umiltà prima di tutto

Diamo per scontato che ogni carriera artistica ha i suoi alti e bassi. E’ inevitabile, è lo scotto che devi pagare per intraprendere una professione legata alla creatività. Goditi tutte le tue vittorie e tutti i risultati raggiunti. Hai faticato molto per conseguirli ed è giusto festeggiare adeguatamente.

Ma non dimenticare mai la gratitudine verso il tuo pubblico e verso tutte le persone che ti hanno aiutato a raggiungere la vetta. Sii umile e generoso con tutti coloro che hanno lavorato intorno alla tua figura ed alla tua musica per farti emergere.

Nel contempo preparati anche ad un periodo di crisi, il successo è una bestia affamata e capricciosa mai sazia. Devi avere le spalle larghe e sangue freddo, se le cose cominciano prendere una brutta piega comincia a considerare tutta la situazione, prenditi il tuo tempo e cerca di non perdere la rotta.

Puoi comunque contare sui tuoi collaboratori, appoggiati a loro, fatti consigliare e sii onesto con te stesso. Le crisi vanno affrontate e possono rivelarsi il volano utile per intraprendere nuove direzioni creative inesplorate.

Adattati ai mutamenti

Nell’arco del tuo percorso artistico, inevitabilmente, ti capiterà di perdere per strada qualche collaboratore, un membro della tua band, il tuo fonico di fiducia, il manager o un’altra figura sulla quale fai grande affidamento.

Sono casi della vita che devi accettare e ai quali ti devi adattare cercando, ancora una volta, la strada per evolverti, per ritrovare quell’equilibrio creativo a te congeniale. Questi momenti di separazione possono essere tristi, ma come tutte le crisi sono preziose opportunità per maturare artisticamente.

Stai sereno

Con la pandemia abbiamo imparato come i live siano fondamentali non solo da un punto di vista economico, ma anche per avere quel contatto diretto con il pubblico che ti fa toccare con mano l’emozione che la tua musica è in grado di dare.

I live in streaming si sono rivelati dei surrogati, talvolta importanti, ma pur sempre dei surrogati.

Comunque, in questi mesi dovresti aver imparato quanto la serenità interiore sia fondamentale per poter affrontare anche i periodi più difficili.

Prima o poi la nuttata passa e dovrai esser pronto per risalire in sella, con il sorriso sul volto e tutta la bellezza della tua arte per incantare il pubblico.


Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

di Massimiliano Titi

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Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchainintelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.

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social media You Tube

Non mettere i titoli di coda!

Recentemente ho curato la realizzazione di un video musicale in cui, per accordi pregressi, era richiesto l’inserimento di titoli di coda piuttosto corposi. Con un po’ di ingegno sono riuscito a razionalizzare il tutto ma comunque, una volta messo on line il risultato finale mi ha spinto verso questo post in cui cercherò di spiegare quanto possano diventare dannosi i titoli di coda in un tuo video.

Non mettere i titoli di coda
courtesy by pixabay.com

Devi partire dal presupposto che in rete l’attenzione è molto labile e che, per il tuo pubblico è molto semplice saltare verso altri contenuti più seducenti e i tuoi titoli di coda non credo proprio che lo siano. L’abbandono di un video prima della fine è, tra le altre cose, uno dei fattori più penalizzanti dell’algoritmo di YouTube che preferisce mettere in vetrina video musicali che vengono visti dall’inizio alla fine.

Devi anche tener conto che social media come YouTube sono pensati e costruiti per offrire un flusso continuo di contenuti audiovisivi emozionali, non a caso la piattaforma propone in automatico un video dietro l’altro cercando di intercettare i gusti tramite gli algoritmi e di tenere lo spettatore incollato allo schermo.

L’esperienza in YouTube non è dissimile da quella in Spotify, in particolare su YouTube Music, in cui è molto simile ad una app di musica in streaming. Questo significa che l’utente predilige avere un flusso continuo ed emozionale di musica, senza lunghi silenzi o inutili ripetizioni.

In questo contesto, capisci bene che l’elenco dello staff che ha realizzato il video musicale ed altre informazioni a riguardo, per quanto interessanti o importanti possano essere, non fanno altro che interrompere l’esperienza d’ascolto. A questo problema non supplisci nemmeno se come base ai titoli usi un reprise strumentale del brano; sebbene questa potrebbe essere una soluzione non è la più ottimale.

Essendo informazioni per lo più tecniche, i titoli di coda hanno la controindicazione di raffreddare l’esperienza emotiva dello spettatore che si è appena gustato la tua opera e questo non fa bene alla tua musica. Proprio per niente.

Rendere noti nomi dello staff e dei partner che ti hanno permesso di produrre il video per la tua canzone è comunque un’azione importante e dovuta, ma mettere queste informazioni nei titoli di coda in un video musicale online non è la maniera più giusta e sopratutto non è quella più premiante: usa il campo descrizione.

Se il tuo spettatore si è così appassionato al video per voler saperne di più, tutte le informazioni su di esso puoi (devi!) inserirle nel campo descrizione al momento del caricamento del video, nel quale potranno essere letti con maggior attenzione. Non solo, i testi nella descrizione sono utili per finire nei risultati di una ricerca, una cosa che ancor oggi viene sottovalutata da chi pubblica video musicali.


Music business. La grande guida: Tutti i segreti per orientarti nell’industria musicale odierna e trasformare la tua passione nel lavoro della vita

di Alessandro Liccardo
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Cosa ci vuole per vivere di musica? Basta il talento? Che differenza c’è tra fare successo e avere una carriera, e come è possibile prendere il controllo del proprio destino professionale nell’industria musicale? Queste domande accomunano tanto lo studente che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, quanto il musicista esperto che si confronta con gli scenari odierni del mondo della musica, tra nuove piattaforme digitali e opportunità promozionali spesso difficili da identificare con chiarezza. Music Business – La Grande Guida racconta con tono informale ma preciso tutto quello che oggi l’aspirante professionista ha bisogno di sapere per vivere di musica e orientarsi nell’intricato universo del music business. Il testo è pensato per offrire, per la prima volta in italiano, tutti gli strumenti critici e strategici indispensabili a muoversi con successo nel moderno mondo dell’industria musicale. Dall’utilizzo consapevole dei social network alle nuove piattaforme di diffusione e streaming musicale, al lettore è offerto un prontuario completo di consigli e tecniche per promuoversi e sviluppare connessioni di valore nell’ecosistema del professionismo musicale. Music Business – La Grande Guida è pensata anche per gli studenti delle nuove classi di musica moderna e jazz dei conservatori, dei licei musicali e della miriade di scuole ed accademie private italiane, proponendosi come il testo di riferimento per comprendere le mutate condizioni tecnologiche dell’industria musicale all’indomani della rivoluzione digitale.
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social media social music marketing social network

Quale Social scegliere per la tua musica?

In linea teorica la tua presenza di artista musicale dovrebbe essere estesa in tutta i social e media network, nessuno escluso, ma diciamocelo chiaramente, è un lavoraccio. Non solo, ogni social ha il suo linguaggio e le sue caratteristiche, potresti trovare difficile lavorare su diversi registri (comunicativi), soprattutto potrebbe rubare troppo tempo alla tua attività artistica.

Quale Social scegliere per la tua musica?
courtesy by pixabay.com

Ad un certo punto del tuo percorso promozionale, ti troverai costretto ad importi delle scelte. Ad esempio se proseguire il dialogo con i tuoi fan su Twitter piuttosto che su Facebook. In pratica, dovrai decidere in quale direzione concentrare i tuoi sforzi scegliendo una piattaforma di riferimento per dialogare con i tuoi fan.

Come dovresti orientare la tua scelta? Come dovresti scegliere il canale social più adatto alle tue esigenze?

Per fare una scelta ragionata, dovresti rispondere a queste domande:

Dove si trova il tuo pubblico?

Scommetto che spesso ti senti dire che i social del momento sono Instagram e TikTok e questo è vero. Ma la domanda che dovresti porti è: il mio pubblico, e il pubblico che voglio raggiungere, ama e frequenta Instagram e TikTok? L’analisi del tuo pubblico è rilevante per scegliere quello che sarà il tuo social di riferimento, se per motivi anagrafici ti senti vicino a persone tra i 20 e 30 anni, per esempio, potresti scoprire che la tua musica è apprezzata da persone più adulte. Non dare per scontato che tu sia seguito da persone della tua generazione, fatti un giro nelle statistiche dei tuoi social e comincia a determinare qual è l’età e il sesso delle persone a cui piaci di più.

Quale piattaforma ti piace di più?

Questa domanda può sembrare superflua, semplicemente perché è la più ovvia e la più facile. Su quale piattaforma social ti muovi con più naturalezza? Quale preferisci frequentare quando hai del tempo libero o sei alla ricerca di nuovi stimoli? Quale social usi come finestra sul mondo? Concentrarsi su dove trascorri naturalmente la maggior parte del tuo tempo è uno dei modi più rapidi e intelligenti per capire dove indirizzare i tuoi sforzi, perché in poche parole, se ti piace già essere lì, è probabile che tu sia anche naturalmente bravo sulla piattaforma e avere un controllo, su quale tipo di contenuto pubblicare sul linguaggio da usare e come creare quelle interazione utili per allargare la propria cerchia. Interagire in un ambiente famigliare ti aiuterà nel condividere con più naturalezza, senza preoccupazioni o stress e passerai meno tempo per creare un contenuto efficace e condividerlo.

Quali sono i punti di forza e di debolezza del social?

Quando hai deciso quale sarà il tuo social di riferimento, sarà utile riflettere su quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Puoi farlo anche misurando i dati statistici generati dal tuo pubblico. Valuterai quali tipi di foto riscuotono più entusiasmo, se i testi più corposi vengono apprezzati, se i video funzionano oppure no. Dovresti fare anche un confronto tra i social che usi abitualmente, per capire quale tipo contenuto funziona meglio nei rispettivi feed. Questa analisi costruita nel tempo, con l’esperienza empirica e l’analisi dei risultati, dovrebbe farti capire i punti di forza e di debolezza dei diversi social rispetto ai contenuti che condividi con i fan.

Personalmente sconsiglio sempre agli artisti musicisti di interagire su un solo social, anche se talvolta, la pigrizia o la mancanza di tempo rendono difficoltoso il lavoro di auto promozione. Non solo, tieni sempre presente che i social, media o network, hanno caratteristiche diverse e di conseguenza richiedono linguaggi diversi, che comunque devono mantenere una tua immagine coerente.

Nel mio lavoro, mi trovo spesso a dover orientare gli artisti musicali nella gestione dei loro social, spesso, dopo averli aiutati a trovare una linea editoriale nei contenuti, i più perseveranti riescono a muoversi autonomamente creando contenuti interessanti capaci di colpire l’attenzione del loro pubblico.


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facebook social media social network

Consigli strategici per i video su Facebook

E’ indubbio che YouTube sia il canale primario per i video musicali. Per come è organizzata la piattaforma, per le opportunità che offre, il social media di Google è essenziale per la costruzione dell’immagine di un artista musicale.

Consigli per video su Facebook
courtesy by pixabay.com

Eppure, in particolare per le session live, Facebook si è rivelato un social vincente per promuovere gli artisti e le loro canzoni. I contenuti video di Facebook raccolgono 8 miliardi di visualizzazioni al giorno e i suoi iscritti gradiscono molto l’intrattenimento video. Per un artista è un’opportunità da non perdere, ma anche qui ci sono alcune cose basilari da conoscere per partire con il piede giusto ed evitare errori che potrebbero compromettere il tuo lavoro artistico.

Pubblica direttamente su Facebook

Facebook non ama i link diretti su altri siti o social. I suoi algoritmi limitano la diffusione di contenuti con link. Pubblicare direttamente i tuoi video su Facebook e godere di una diffusione 10 volte superiore del tuo post. Ma ti consiglierei di usare video esclusivi che non hai pubblicato su YouTube. Delle session live ben registrate sono un ottimo contenuto per questo social network.

Cattura l’attenzione da subito

Gli utenti di Facebook manifestano scarsa capacità di attenzione e concentrazione. Ecco perché i primi secondi sono assolutamente cruciali quando si tratta di catturare l’attenzione del tuo pubblico, in particolare i primi 10 secondi. Devi essere creativo, chiaro e sintetico nella presentazione ed arrivare subito al dunque. Dovrai trovare il ritmo giusto anche nelle presentazioni, il tuo piccolo show dovrà essere scorrevole e lineare. Stupisci o emoziona il tuo pubblico già dal primo brano questo ti garantirà l’ascolto del successivo. Più a lungo il tuo pubblico resterà incollato al video, maggiore sarà la sua diffusione.

Usa la potenza di Facebook

Facebook è un’ottima piattaforma per i live in streaming, i suoi strumenti sono piuttosto solidi e non è difficile da usare. Ma un live in streaming non consente errori ed improvvisazioni, ricorda sempre che l’attenzione del pubblico è labile. Preparati con cura prima dello show.

Altro strumento dal potenziale incredibile è Facebook 360. Con un set ben organizzato, magari con un po’ di pubblico, potrai creare un’esperienza immersiva dal sicuro impatto. Per un buon video a 360° devi avere una gran cura dei dettagli e nulla deve essere fuori posto, indipendentemente dal luogo del concerto.

Ottimizza per dispositivi mobili

L’85% dei video su Facebook vengono guardati senza audio, l’uso di didascalie e sottotitoli può rivelarsi utile, molto utile. Ma soprattutto devi tener conto che il 78% dei contenuti video viene visualizzato su dispositivi mobili, assicurati che i tuoi video abbiano le caratteristiche tecniche indicate dal social.

Campagne pubblicitarie su Facebook

Realizzare un video o un live streaming per un social non deve essere un’azione fine a se stessa, deve perseguire un obiettivo utile: la promozione personale, dell’ultimo album, del prossimo tour. Per questo la massima diffusione del tuo video è importante ed un’adeguata promozione ti aiuterà in questo.

Con pochi euro potrai ampliare la platea del tuo messaggio e fissare l’obiettivo da raggiungere. Facebook ti offre tutti gli strumenti per selezionare il pubblico più adatto alla tua musica.

Chiama all’azione

Assolutamente da utilizzare gli strumenti di Chiamata all’Azione come Prenota Ora, Ulteriori Informazioni, Acquista Ora. Fanne buon uso, sono essenziali per ripagarti del lavoro fatto.

Una volta pubblicati i tuoi video dovrai sempre controllare le statistiche per misurare il coinvolgimento del pubblico e il loro gradimento. Potrai anche valutare i gusti del pubblico e trovare la formula che ti darà i risultati migliori. Dovrai provare, misurare e valutare, questo è indispensabile.


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social media social music marketing social network tools

Quali e quanti hashtag per il tuo post?

Indipendentemente dal social in cui ti muovi, gli hashtag hanno una funzione strategica per aumentare la visibilità di un post e per organizzare i contenuti che vai a pubblicare. Questa regola generale vale per tutti i social, anche se non trattano gli hashtag nello stesso modo.

Quali e quanti hashtag sui social
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Gli #hashtag sono etichette e come tali andrebbero usate. Il termine, è composto dalla parola hash che indica il simbolo # in informatica e tag che significa etichetta. Vien da sé che l’hashtag serve per definire un contenuto e collocarlo nella sua categoria di appartenenza. L’hashtag contestualizza il tuo contenuto, il tuo post, in modo che possa essere trovato da chi cerca contenuti di determinati argomenti. Ad esempio, se pubblichi un post o una foto della tua rock band, hashtag come #hardrock #rockduro #heavymetal #rockislife sono utili e pertinenti per classificare il contenuto del tuo post; perfettamente inutili sono hashtag che, a tutti gli effetti, non sono utili per classificare il contenuto, come ad esempio #mipiace #lamusica #dura.

Detto questo, vediamo in questo 2021 come vanno usati e scelti gli hashtag nei diversi social:

Instagram

Per Instagram gli hashtag sono fondamentali perché molte ricerche vengono fatte utilizzandoli. Fino a qualche anno fa si consigliava di usare almeno 25 hashtag scegliendo in percentuali uguali quelli molto popolari, mediamente popolari, poco utilizzati, da aggiungere a quelli personali. Ora, è consigliato non superare i 10 hashtag, sempre dosando tra popolari e meno popolari. Negli hashtag molto popolari la concorrenza è più agguerrita e la loro forza di diffusione del post decade velocemente, questo porta a far sì che hashtag meno utilizzati allunghino la vita del post e incrementino la visibilità nelle ricerche e nel feed degli utenti.

Se sei indeciso su quali hashtag inserire sul tuo post, ti consiglio di utilizzare Sixtrix, un motore di analisi che ti suggerisce quali utilizzare e la loro performance su Instagram.

Twitter

Il social veloce è l’inventore degli hashtag. E’ stato il primo a capirne la forza e l’utilità. Considerato che un tweet ha una vita media di 15 minuti, per poi venir superato dal flusso di notizie, la scelta accurata degli hashtag su questo social è determinante, in particolare se si considera che si suggerisce di non utilizzarne più di 2 per tweet.

Se ti è possibile, se è pertinente, utilizza un hashtag popolare nel momento in cui pubblichi (trend-topic). Su Twitter questo metodo può dare risultati molto al di sopra della media.

Facebook

Su Facebook gli hashtag non sono fondamentali. Anzi, diversi studi hanno dimostrato che limitano la diffusione dei post nelle timeline degli utenti. Eppure, nonostante questo, trovano la loro utilità nell’organizzazione dei contenuti, in particolare se stai pubblicando per il lancio di un tuo disco o di un tuo tour.

In particolare, gli hashtag su Facebook restano uno strumento molto interessante soprattutto nel caso di campagne cross-channel (su diversi social o siti), di eventi e anche nel caso di nicchie che ne fanno molto uso; tuttavia, si consiglia di evitare di inserirne più di 1 o 2 per post.

TikTok

Come su Instagram, anche su TikTok gli hashtag sono vitali per dare diffusione ai video, ma in più sono utili per poter partecipare alle Challenge TikTok periodicamente. In molti consigliano di non esagerare con gli hashtag, come su altre, anche su questa App la didascalia ha un ruolo fondamentale. Una strategia di hashtag simile a quella suggerita per Instagram è un buon punto di partenza per capire come meglio sfruttare questo social.

Telegram

Telegram non consente le ricerche tra canali tramite hashtag. Ma anche qui possono avere l’importante funzione di catalogare i contenuti del tuo canale: non è cosa da poco.

Resta il fatto che nei social non esistono strategie universalmente valide. Quello che hai letto sopra sono dei buoni consigli per orientarti nel lavoro, ma sarà con l’esperienza e la misurazione dei risultati che potrai comprendere quali hashtag sono più funzionali per i tuoi profili sociali e quali ti restituiscono risultati migliori. Misurare il rendimento del tuo lavoro nei social è fondamentale se non vuoi insistere a perdere tempo ed energie nel pubblicare post che pochi leggono.


Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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social media social music marketing social network tools

L’Indispensabile musica live

Qualche anno fa, alcune compagnie di analisi finanziaria prevedevano che entro il 2022, nell’industria discografica, la componente più importante del fatturato sarebbe derivata dalla musica in streaming. Nonostante i mesi di pandemia e i relativi lockdown a livello mondiale, le cose non sembrano proprio andare in questo senso.

L'indispensabile musica live
courtesy by pixabay.com

Complice la bassa remunerazione delle App di musica in streaming, le esibizioni dal vivo restano indispensabili per la sopravvivenza degli artisti e delle loro etichette, sempre più coinvolte nell’organizzazione dei tour che offrono denaro fresco per le nuove produzioni. D’altra parte, c’è da considerare che tra i settori industriali, l’intrattenimento è quello che ha il rapporto più basso tra investimenti e ricavi e per un’etichetta, piccola o grande che sia, i costi di produzione e promozione spesso superano i ricavi.

L’epidemia del 2020 ha mostrato tutta la fragilità del sistema, in particolare per gli artisti musicali che, non essendo in grado di fare tournée, hanno visto crollare le loro entrate. In questo contesto, le potenzialità offerte dalla rete si sono rivelate strategiche almeno per limitare i danni o per poter continuare a mantenere un coinvolgimento con i fan. In questo post farò una panoramica sulle varie possibilità offerte, con qualche suggerimento per concretizzare la tua presenza nella rete.

Social media

I social media si sono rivelati essenziali per aiutare gli artisti a emergere. Che si tratti di condividere video, esibirsi dal vivo online o semplicemente promuovere nuova uscita o un progetto in corso, si è vista l’importanza di tenere aggiornati i fan sulle diverse novità e comunque mantenere con loro dei canali di dialogo.

Instagram

Instagram è attualmente il social media più promettente per gli artisti musicali. Durante i mesi difficili alcuni musicisti hanno usato con un discreto successo Instagram Live invitando i loro collaboratori alla diretta per creare una session live a distanza.

Tik tok

TikTok è diventata un punto di riferimento per i musicisti. Il suo pubblico cerca intrattenimento e divertimento e la piattaforma consente agli utenti di creare e condividere video sincronizzandoli con la musica. Avere la tua musica su TikTok consente alle persone di utilizzare il tuo lavoro in modo creativo, dandoti più visibilità e guadagnando royalty per ogni utilizzo. Gli artisti possono anche creare i propri profili e connettersi direttamente con i propri fan su TikTok.

Streaming

Molti musicisti hanno iniziato a trasmettere spettacoli dal vivo, su YouTube, Twitch, Patreon o talvolta tramite il software di chat video Zoom. A seconda del servizio di streaming con cui stai andando, puoi addebitare i biglietti, chiedere alle persone di donare ciò che possono attraverso il servizio di streaming o farlo in base a un modello di abbonamento.
Lo streaming live non va improvvisato e richiede un’attrezzatura adeguata per garantire una buona qualità del suono e dell’immagine, inoltre necessita di una connessione stabile. Tutte cose che dovresti verificare prima di cimentarti in questa impresa.
Per quanto riguarda la piattaforma su cui trasmettere il tuo live, ecco alcune delle opzioni più popolari:

Zoom

Zoom è diventato uno dei servizi di chat video più popolari. Ha una versione base gratuita e diversi livelli a pagamento. La più grande differenza tra pagamento e gratuito è che puoi fare una chiamata di gruppo di 40 minuti solo con la versione gratuita. Se paghi per il servizio, puoi effettuare chiamate di gruppo di 24 ore o più. Con Zoom, puoi suonare con altri musicisti e controllare chi può parlare e chi può ascoltare, consentendo ai musicisti di inviare link ai fan per esibizioni dal vivo o interviste. Zoom offre anche la possibilità di registrare e scaricare le tue chiamate, in modo da poterle caricare sui tuoi social e su Youtube.

Twitch

Twitch è uno strumento di streaming interattivo della galassia Amazon. Crei un “canale” e i follower del tuo canale ricevono notifiche quando vai in diretta. Se ottieni abbastanza follower, puoi diventare un affiliato, il che ti consente di addebitare agli abbonati contenuti esclusivi. C’è anche una funzione di donazione che consente agli utenti di inviarti una mancia con valuta Twitch (si chiamano Bit).

Youtube

Un grande vantaggio di YouTube è la sua popolarità. Youtube sta implementando un servizio di abbonamento a pagamento, in cui le persone possono unirsi al tuo canale per un abbonamento mensile in cambio di contenuti esclusivi. Per ottenere abbonati, il tuo canale deve rispondere a specifici requisiti richiesti. Ad esempio, per trasmettere in streaming da dispositivi mobili, è necessario disporre almeno di un live streaming di Youtube e avere almeno 1.000 abbonati.

YouNow

Ci sono artisti che in YouNow hanno trovato il loro strumento di streaming preferito. Con questa piattaforma non solo si esibiscono dal vivo, ma interagiscono, dialogando con i fan. Gli spettatori possono quindi scegliere di dare una mancia allo stream oppure iscriversi e pagare mensilmente per contenuti aggiuntivi e funzionalità bonus.

Patreon

Patreon è un servizio che consente ai fan di abbonarsi al tuo lavoro a diversi livelli, con pagamenti mensili variabili in cambio dell’accesso a merchandising, spettacoli o altri contenuti esclusivi. Se sei un musicista, puoi offrire live streaming esclusivi agli abbonati a Patreon utilizzando Youtube Live o un servizio chiamato Crowdcast.

Vendere e fare musica

Bandcamp e Spotify hanno adottato approcci diversi per aiutare musicisti e artisti. Bandcamp opera tradizionalmente con un modello di condivisione degli utili, prendendo una percentuale delle vendite fisiche e digitali da ogni acquisto. Recentemente, Bandcamp ha preso parte alla rimozione di questo modello di condivisione degli utili una volta al mese, dando il 100% delle vendite agli artisti sul loro sito web.
Spotify ha aggiunto una funzione di raccolta fondi anche per le pagine degli artisti. Questa nuova funzione consente agli artisti di aggiungere i loro link personali Paypal, Cash App o GoFundMe alle loro pagine. Ecco alcune risorse aggiuntive per vendere e creare la tua musica senza uscire di casa:

Splice

Splice è una piattaforma per gli artisti per caricare e utilizzare campioni di altri artisti. Come musicista, puoi abbonarti al servizio e avere accesso a milioni di campioni e loop. Puoi anche diventare un creatore per il sito, caricando i tuoi campioni per gli altri.

Resonate

E’ un interessante servizio di streaming di proprietà della comunità Co-op nato per pagare i musicisti meglio rispetto ai grandi servizi di streaming. Gli artisti possono caricare la loro musica e i fan, ascoltando la musica in streaming, la pagano in maniera incrementale per ogni ascolto. Al nono streaming, l’ascoltatore ha praticamente pagato adeguatamente l’artista e può accedere al download digitale del brano.

Stationhead

Stationhead è molto interessante, consente a chiunque di creare il proprio canale radio utilizzando Apple Music o Spotify. Se sei un artista che cerca di promuovere la tua musica, puoi creare la tua stazione e trasmettere in streaming ai tuoi fan. Questi programmi possono anche essere registrati in modo che gli ascoltatori possano ascoltare vecchi episodi. La piattaforma paga per stream in base all’ascoltatore, quindi se stai trasmettendo con 50 fan e riproduci loro la tua canzone, sono 50 stream.

Mentre scrivo questo post, l’attività live è ripresa e le cose sembrano andare bene, purtroppo in alcune parti del mondo la Variante Delta del Covid-19 sta costringendo a nuove forme di lockdown, perciò non è detto che il prossimo autunno-inverno le cose saranno tornate alla completa normalità. Ti consiglierei perciò di studiare gli strumenti che ti ho proposto, così da esser pronto a fronteggiare un eventuale altro periodo di vacche magre. Potrebbero rivelarsi un salvagente indispensabile ma anche una nuova fonte di entrate, anche se le cose dovessero andare per il meglio. Cosa in cui tutti speriamo.


Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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Gli Eventi Facebook

Il social che più di ogni altro si dimostra utile per promuovere un evento o un tour è sicuramente Facebook grazie alla sua tab Eventi, che ti offre uno strumento promozionale completo e sopratutto geolocalizzato.

Gli eventi facebook
courtesy by pixabay.com

Ma perché la tab Eventi faccia adeguatamente il suo lavoro è necessario che venga compilata correttamente in ogni sua parte e richiede d’essere arricchita di contenuti nella sezione Discussione per raccogliere la giusta attenzione prima della data del live.

Se non c’è in ballo una prevendita di biglietti o la prenotazione obbligatoria del posto, non è necessario creare un Evento Facebook con largo anticipo, quindici giorni prima della data è più che sufficiente per diffondere la notizia. Quello che è veramente importante è condividere l’evento in tutti i modi che la piattaforma offre e aggiungere contenuti emozionali nella sezione Discussione per aumentare l’impatto emotivo dell’attesa.

Ma che tipo di contenuti aggiungere?

Una delle tecniche più usate è quella di coinvolgere i fan raccontando passo per passo, con testi e immagini, la preparazione della serata o del tour. Puoi raccontare il lavoro in sala prove per poi passare a brevi anticipazioni sul repertorio, per esempio. Le ultime ore prima del live sono decisive: condividere l’allestimento del palco, la descrizione del luogo del concerto e qualche spezzone del sound check è molto utile per trasmettere la tua emozione e il tuo entusiasmo per la grande serata che stai preparando. Crea un sincero legame empatico con i fan e ne sarai ripagato.

Puoi anche aggiungere qualche buon filmato di live precedenti, per far vedere a chi non ti conosce la forza della tua musica ascoltata di persona.

L’importante è che tu riesca a costruire una narrazione coinvolgente che crei aspettativa e attiri curiosità verso il tuo concerto. Prima di pubblicare, dovrai perciò pianificare la pubblicazione e i contenuti dei post per poi pubblicarli in orari differenti ma con una cadenza periodica continua sino all’ora X.

Se hai pubblicato dei singoli o degli album, mettere i link ai tuoi video o ai tuoi profili nelle App di musica in streaming è un’ottima cosa che non va dimenticata.

Nella sezione Discussione non è necessario pubblicare un post al giorno, l’importante è mantenere una cadenza periodica, per esempio un post ogni due giorni, ma sopratutto creare contenuti che possano essere coinvolgenti e interessanti. E’ un lavoro che richiede un discreto impegno ma che, curato adeguatamente darà ottimi risultati.

Ho notato troppo spesso gli artisti musicali delegano questo compito agli organizzatori della serata confidando nel loro impegno promozionale. Ho sempre pensato che questo atteggiamento sia piuttosto ottuso. Entrambi le parti in causa, organizzatori e artista, hanno il massimo interesse per un’ampia partecipazione di pubblico, la sinergia tra i due è perciò strategica per ottenere il massimo risultato possibile.

Se vuoi approfondire questo argomento sono a disposizione, lascia un commento oppure scrivimi in privato.


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Facebook per i musicisti indipendenti

La notizia della settimana è il lancio del Facebook Independent Artist Program in collaborazione con TuneCore e Distrokid per consentire agli artisti di portare la propria musica sulle piattaforme Facebook e Instagram senza sostenere alcun costo.

Facebook Independent Artist Program
courtesy by pixabay.com

Su Facebook e Instagram la musica viene utilizzata in vari modi, anche tramite la libreria audio all’interno di Storie e Instagram Reels, questo aveva portato la società di Menlo Park a siglare accordi di licenza con le case discografiche e i grandi distributori digitali. Da oggi, grazie a questo accordo, anche i musicisti indipendenti potranno monetizzare sui due social, semplicemente e senza costi aggiuntivi.

E’ un’opportunità importante per i musicisti indipendenti che apre le porte a nuovi utilizzi della loro musica, amplificandone la distribuzione e l’utilizzo in queste piattaforme. I brani gestiti da questi due distributori saranno disponibili come adesivi musicali o accessibili come colonne sonore nelle Storie e nelle Reels. Facebook garantisce che almeno fino al 2023 non tratterrà nessuna percentuale dalle royalties generate sui suoi social.

Visita la pagina del Facebook Indipendent Artist Program


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Amazon Music musica streaming

Amazon Music presenta Dj Mode

La Radio non è stata uccisa dalla Video Musica e, a quanto sembra, non sarà uccisa nemmeno dalla Musica in Streaming. Nuove tendenze sembrano indicare che sarà la Radio in Streaming la protagonista dei prossimi anni.

Amazon Music presenta Dj Mode
courtesy by Pixabay.com

In questi giorni, Amazon Music ha annunciato il lancio della Dj Mode per gli ascoltatori degli Stati Uniti. Si tratta di un servizio on demand che trasforma l’esperienza di ascolto in streaming in una radio online. Con questa mossa, l’App di Jeff Bezos crea un’alternativa alle analoghe stazioni radio di Apple Music.

Disponibile negli Stati Uniti esclusivamente per i clienti Amazon Prime e Amazon Music, Dj Mode è una piattaforma su cui vengono proposti brani musicali, selezionati dall’algoritmo secondo i gusti dell’utente, inframmezzati da interviste e approfondimenti di DJ e artisti di fama mondiale.

Ad oggi, con Dj Mode, i fan possono scegliere in tre delle migliori stazioni di Amazon Music: Rap Rotation, Country Heat e All Hits, a cui si aggiunge anche The Billie Eilish Takeover , in cui la superstar globale condivide le sue ispirazioni e influenze insieme alle sue canzoni preferite e alle storie dietro le quinte. Amazon prevede di allargare l’offerta nei prossimi mesi.

Le stazioni in Dj Mode includono la selezione dei brani e la sequenza personalizzata in base ai gusti dell’ascoltatore e commenti e narrazioni musicali che si evolvono ad ogni ascolto man mano che viene rilasciata nuova musica.

“Stiamo continuando a revolutionize come ascoltatori esperienza musicale, e con DJ Mode stiamo combinando il meglio di streaming e tradizionali della radio”, ha dichiarato Steve Boom, VP di Amazon Music. “Con DJ Mode, i fan possono ascoltare in streaming la musica selezionata apposta per loro, mentre si godono la personalità della radio ospitata da DJ. Siamo anche lieti che Billie Eilish sia dietro la nostra prima esperienza in modalità DJ guidata da un artista, che offre ai fan l’accesso ai suoi gusti musicali e alla sua narrazione, ospitata da uno degli artisti più innovativi al mondo”.

Non ci sono notizie riguardo al DJ Mode in Italia e nel resto del mondo, ma è certo che se dovesse riscuotere il gradimento atteso, non tarderà a diffondersi nelle altre lingue con artisti e Dj locali.

Gli investimenti che Amazon sta mettendo in campo nel settore musicale sono importanti, anche la remunerazione agli artisti degli ascolti sulla sua App è ben superiore rispetto quella di Spotify. L’intenzione di diventare il protagonista principale nella musica in streaming è piuttosto evidente.


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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