Uno dei metodi più economici, funzionali e creativi per far conoscere la tua musica sui social media è la creazione di playlist. Questo vale sia per Spotify, per Deezer e anche per YouTube. Credo seriamente che un artista musicale sia la figura più adatta per compilare una playlist coerente capace di mettere in relazione la propria musica con quella dei colleghi, creando un’esperienza di ascolto originale e appagante.
Ci sono molti modi per stilare una playlist capace di coinvolgere gli ascoltatori, per un artista musicale il primo è quello di mettere la propria musica insieme a quella dei colleghi che ama e che lo influenzano. E’ un buon metodo per creare un microcosmo nel quale l’ascoltatore familiarizza con la tua musica e riconoscendosi nei tuoi gusti diventando un fan. Una playlist di questo genere, è adattissima per essere messa in evidenza sulla tua pagina Spotify for Artist o sulla home del tuo canale YouTube.
Nella creazione di una playlist, più che il genere musicale, aiuta molto il mood che si vuole creare: allegro, triste, lento, veloce, riflessivo o motivazionale; scegli tu quello che più si adatta alla tua musica. Il pubblico sembra amare molto anche le playlist tematiche come quelle dedicate ad uno strumento: ad esempio, pianoforte, chitarra acustica, tromba, ecc.
Devi tener presente che tutti i social media sono regolati da algoritmi, perciò il campo descrizione delle tue playlist deve esser opportunamente compilato con indicazioni sul tipo di playlist che hai creato e magari con indicazioni sul genere/generi musicali che racchiude.
Nel caso di Spotify, ti consiglio di leggere questo post in cui descrivo come gli algoritmi dell’app svedese ascoltano la musica presente nei suoi database, può esserti utile per creare una playlist con una logica coerente che piaccia anche al freddi algoritmi.
Una buona playlist può partire con una selezione che può andare dai trenta ai quaranta brani, per poi ampliarla sino a otto ore di musica nel caso sia particolarmente apprezzata. Ovviamente, in testa alla selezione, insieme ai tuoi brani, conviene mettere brani più popolari, magari recenti, per attirare l’attenzione degli ascoltatori.
Le tue playlist vanno poi tenute aggiornate e arricchite, cercando sempre di mette i tuoi brani nelle prime posizioni, nella fascia alta per intenderci, ma senza sfacciataggine; il successo, il gradimento di una playlist dipende molto dal gusto con cui è stata compilata. Una lista di brani buttati giù a casaccio non servirà certo a valorizzarli.
Col tempo, potrebbe esser necessario aumentare la durata della playlist. Io consiglierei di non superare le otto ore di musica, altrimenti la selezione comincia essere troppo dispersiva e anche difficile da gestire.
Tutto quello che hai letto sopra, vale per ogni social media che ti permette di creare e condividere playlist pubbliche come Spotify, YouTube e Deezer. Sarà la condivisione e l’invito all’ascolto nei tuoi social, Instagram, Facebook o Twitter, che inizierà a fare la differenza. Potresti scoprire che, oltre essere un artista musicista, sei anche un influencer musicale e un brillante playlist curator.
Hai già una playlist che ha sollevato un certo interesse tra il tuo pubblico? Me la linki nei commenti a questo post? Grazie 🙂
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