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Musica e crownfunding

Trovare etichette discografiche disposte ad investire cifre importanti sul tuo progetto musicale è sempre più difficile. Non fargliene una colpa, anche se sono attratte dal tuo progetto e credono in te devono andare con i piedi di piombo prima di investirci del denaro perché di questi tempi non è facile, o meglio non è rapido rientrare nel capitale investito in una produzione.

Musica e crowdfunding.

Sono tempi in cui per un artista o una band basta un non nulla per vedersi rifiutare un contratto che crei qualche vantaggio. Su questo tema e su tutti i suoi annessi e connessi non basterebbe un post per descrivere la casistica che descriva lo stato delle cose.

C’è comunque un modo per uscire dalla stretta stanzetta dell’autoproduzione e disporre del capitale per produrre musica come si deve, magari avvalendosi di professionisti come un buon producer per esempio: il crowdfunding.

Il crowdfunding è un canale di finanziamento attraverso il quale progetti personali o professionali di singoli individui e piccole imprese possono essere finanziati direttamente da una moltitudine di soggetti (anche piccoli risparmiatori). L’incontro tra la domanda (da parte di chi ha bisogno di fondi) e l’offerta (da parte di chi vuole investire) avviene su piattaforme online che forniscono le informazioni sui singoli progetti e gestiscono i flussi di denaro. (fonte)

Ci sono molte piattaforme dedicate al crownfunding ma, a mio avviso quella più interessante è sicuramente Kickstarter che, credo, sia ancor oggi la più utilizzata nei progetti musicali.

Configurare una campagna di crowdfunding su Kickstarter è piuttosto semplice, sulla piattaforma trovi tutti i consigli, le informazioni utili e le buone pratiche per portarla a termine con successo; ti consiglio di studiartele bene prima di iniziare perché ti risparmierai un sacco di problemi ed eviterai molti errori.

Ovviamente, quello che sarà più difficile sarà convincere gli investitori a sostenere il tuo progetto.

Anche qui dovrai fare i conti con la tua reputazione, con la tua popolarità e con il tuo modo di presentarti, in pratica: con il tuo personal brand.

Prima di affidarti i loro soldi, dopo aver visto la tua presentazione, i candidati investitori andranno a cercare tue notizie nel web, magari su Spotify e su YouTube, per capire meglio com’è la tua musica e come è il tuo stile.

Se non troveranno un’immagine solida che trasmetta la tua unicità, che sia ordinata, coordinata e coerente è molto probabile che non prendano sul serio la tua iniziativa, pensando di rischiare in un’operazione dilettantesca.

Vedi Risorse per i Creatori di Kickstarter


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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Non farti fregare dai numeri

Nei social i numeri sono fondamentali e su questo non si discute. Ma la verità è che avere molte visualizzazioni, like, condivisioni, commenti, click e nuovi follower su TikTok piuttosto che su Instagram, per esempio, significa poco se poi i video su YouTube o la musica sulle app di streaming non genera iscrizioni al tuo canale artista o non si convertono in ascolti.
Non fidarti dei numeri dei social.

Per questo motivo, questi benedetti numeri, vanno interpretati e verificati, se non altro per capire se stai andando nella giusta direzione, ovvero trasformare i follower sui social in ascoltatori attivi della tua musica.

Avvicinare nuovi ascoltatori alla tua musica non è semplice, devi attirare la loro attenzione e legarli a te aprendo un dialogo attraverso la condivisione di contenuti con il doppio obiettivo di costruire con loro un legame empatico e quella tua immagine artistica che ti renda unico e memorabile.

Non puoi evitare di dedicare del tempo per un’attività quotidiana sui social con la quale stringere nuove amicizie, iniziare discussioni, proporre soluzioni tecniche musicali o raccontare le tue esperienze.

Puoi farlo anche scrivendo della tua musica e del contesto in cui nasce, cosa per altro molto importante, ma anche scrivendo delle tue canzoni o musicisti preferiti e cercando di suscitare emozioni o evocando ricordi in chi ti legge.

Devi trovare una tua forma di linguaggio, coerente e sincero, che ti rappresenti e ti renda riconoscibile.

Questo lavoro lo puoi fare scrivendo e pubblicando regolarmente post e video sui social network ma non tralasciare di creare e aggiornare playlist su social media quali YouTube e Spotify, ovviamente inserendo con criterio le tue musiche in queste selezioni: è una cosa molto utile e tristemente trascurata da molti artisti musicali.

Devi sempre tener conto che c’è un’ampia fetta di pubblico che non ti conosce e nemmeno conosce la tua musica; costruendo una solida immagine artistica che ti renda unico e memorabile ti aiuterà ad emergere nel contesto del tuo genere musicale.


Music business. La grande guida: Tutti i segreti per orientarti nell’industria musicale odierna e trasformare la tua passione nel lavoro della vita

di Alessandro Liccardo
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Cosa ci vuole per vivere di musica? Basta il talento? Che differenza c’è tra fare successo e avere una carriera, e come è possibile prendere il controllo del proprio destino professionale nell’industria musicale? Queste domande accomunano tanto lo studente che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, quanto il musicista esperto che si confronta con gli scenari odierni del mondo della musica, tra nuove piattaforme digitali e opportunità promozionali spesso difficili da identificare con chiarezza. Music Business – La Grande Guida racconta con tono informale ma preciso tutto quello che oggi l’aspirante professionista ha bisogno di sapere per vivere di musica e orientarsi nell’intricato universo del music business. Il testo è pensato per offrire, per la prima volta in italiano, tutti gli strumenti critici e strategici indispensabili a muoversi con successo nel moderno mondo dell’industria musicale. Dall’utilizzo consapevole dei social network alle nuove piattaforme di diffusione e streaming musicale, al lettore è offerto un prontuario completo di consigli e tecniche per promuoversi e sviluppare connessioni di valore nell’ecosistema del professionismo musicale. Music Business – La Grande Guida è pensata anche per gli studenti delle nuove classi di musica moderna e jazz dei conservatori, dei licei musicali e della miriade di scuole ed accademie private italiane, proponendosi come il testo di riferimento per comprendere le mutate condizioni tecnologiche dell’industria musicale all’indomani della rivoluzione digitale.
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Una Cartella Stampa ben temperata

Il gioco di parole del titolo che scherza con quello di un noto brano di Bach che si proponeva di dimostrare la validità di un suo sistema d’accordatura del clavicembalo. In effetti anche per le Cartelle Stampa esistono diverse scuole di pensiero e questo perché ogni realtà, che sia una radio o un’agenzia di promozione, ha diverse esigenze che la Cartella Stampa dovrebbe soddisfare.

Una cartella stampa ben temperata

In questo articolo cercherò di fissare i punti chiavi essenziali per poter realizzare una Cartella Stampa in grado di adattarsi e soddisfare diverse esigenze. Un tempo la Cartella Stampa era un raccoglitore contenente foto e schede riguardanti l’artista, compresa la rassegna stampa e ogni genere di informazione utile per giornalisti, producer o speaker radiofonici.

Oggi, nell’industria musicale, il termine Cartella Stampa è stato quasi del tutto sostituito dall’acronimo EPK: Electronic Press Kit. Già il nome ti indica che il formato elettronico ha sostituito il cartaceo, comunque sia  le informazioni raccolte nella Cartella Stampa dovranno essere organizzate in schede dove biografia, tour, pubblicazioni, rassegna stampa e quant’altro trovino una loro corretta esposizione di facile consultazione. Ovviamente la Cartella Stampa dovrà essere corredata da una galleria fotografica in grado di rappresentarti bene con foto in alta qualità e di buona fattura.

Puoi rendere disponibili i contenuti della tua Cartella Stampa con un link sul tuo sito o usando servizi come Google Drive o WeTranfer.

Vediamo ora che informazioni deve contenere un EPK per poter soddisfare le esigenze professionali di giornalisti, discografici, promoter e agenti, per generare il loro interesse e una conseguente copertura mediatica.

Scheda Introduttiva

L’introduzione deve catturare l’attenzione del lettore. Descrivere l’artista, il suo stile e genere musicale. Deve essere corredata da una bella foto. Sii creativo mantenendo un tono professionale e nel contempo conciso e coinvolgente.

Scheda Biografica

La biografia dev’essere dettagliata ma comunque concentrata sugli elementi più rilevanti e interessanti. Deve includere informazioni sulla tua formazione musicale, esperienze passate, premi o riconoscimenti ricevuti. Vanno sicuramente menzionate le collaborazioni con altri musicisti e le collaborazioni significative nell’industria musicale. Nel caso di una band è bene fare una dettagliata scheda per ogni componente per valorizzare il singolo e l’ensemble.

Album

Dedica una sezione all’album in uscita. Descrivi il concetto dell’album, processo di scrittura e registrazione, le influenze musicali, il processo di registrazione e produzione, e i temi o messaggi chiave che l’artista ha voluto trasmettere attraverso le canzoni. Descrivi anche il genere musicale, gli strumenti utilizzati, i temi ricorrenti e qualsiasi particolarità che potrebbe interessare i lettori. Includi il titolo dell’album, la data di uscita e i dettagli sulle tracce incluse.

Singoli e videoclip

Se hai già pubblicato dei singoli o dei videoclip, una bella scheda dedicata valorizzerà il tuo impegno. Descrivi le canzoni, menziona eventuali collaborazioni e spiega il concetto o la storia dietro i videoclip e nomina regista e cast. Fornisci i link o inseriscili (embed) per permettere ai destinatari dell’EPK di ascoltare o guardare il materiale. Puoi anche arricchire il tuo EPK con i trailer dell’album, video di backstage delle registrazioni, estratti di esibizioni dal vivo o interviste.

Rassegna stampa e riconoscimenti

Se hai ricevuto recensioni positive o riconoscimenti da parte di media o esperti del settore, riportali nell’EPK. Includi le citazioni da parte di altri artisti o figure di spicco dell’industria musicale, nomi dei media e eventuali premi vinti. Raccogli gli articoli più belli che parlano di te, dei tuoi spettacoli e delle tue produzioni.  La riprova sociale è uno degli elementi più importanti per far crescere la tua reputazione professionale e artistica.

Foto e immagini

Inserisci una selezione di foto ad alta risoluzione dell’artista, sia in studio che durante le esibizioni dal vivo. Assicurati che le immagini siano di qualità professionale e che rappresentino l’estetica e lo stile dell’artista.

Link e contatti

Non dimenticare tutti i link rilevanti, come il suo sito web ufficiale, profili sui social media, canali di streaming musicale e video. Includi anche i tuoi contatti o quelli del tuo team di gestione, come l’indirizzo email o il numero di telefono per eventuali richieste o interviste.

Ricorda che l’EPK deve essere ben strutturato, con informazioni chiare e concise e avere un aspetto professionale. Puoi organizzare il contenuto in schede PDF o creare delle pagine web dedicate all’EPK sul tuo sito ufficiale. Ricordarti di aggiornare regolarmente il tuo EPK con nuovi contenuti, recensioni o riconoscimenti per mantenerlo sempre attuale.


Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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10 Tips per una buona biografia su Spotify

La sezione biografia sulla pagina artista di Spotify spesso viene usata dagli artisti musicali in maniera impropria. Mettendoci un po’ di malizia mi viene da pensare che spesso, soprattutto gli emergenti, si lascino catturare dalla pigrizia e, nel migliore dei casi, si limitano a mettere qualche frase poetica d’effetto che forse descrive il loro essere ma di certo non descrive la loro figura artistica.

tips per una buona biografia su Spotify

Questa sottovalutata biografia in Spotify è uno di quegli strumenti strategici per farti conoscere da chi ti ascolta ma anche per aiutare gli algoritmi della piattaforma a classificarti meglio e quindi trovare il pubblico giusto per te e le tue creazioni.

Una buona biografia artista su Spotify dovrebbe essere efficace e coinvolgente e contenere non solo le informazioni biografiche ma anche quelle artistiche. I caratteri a disposizione non sono molti ma sono sufficienti per redigere un buon racconto biografico ricco di suggestioni.

Di seguito, alcune linee guida che possono aiutarti a scrivere un’autobiografia ricca di contenuti e che ti rappresenti: devi solo trovare il tuo stile narrativo per renderla ancora più attraente.

1. Concisa ma informativa

Per scrivere la biografia Spotify hai a disposizione 1500 caratteri, in realtà non sono molti, ma sono sufficienti per un testo abbastanza dettagliato da fornire informazioni rilevanti sul tuo conto. Lo stile deve essere chiaro e accattivante.

2.Stile coerente

Per la tua biografia dovresti trovare uno stile coerente con la tua personalità e il tuo genere musicale. Ad esempio, se la tua musica è energica e vivace, la biografia potrebbe essere scritta in modo dinamico e coinvolgente.

3.Usa parole chiave

Ti sarà utile includere parole chiave pertinenti nella biografia per rendere più facile trovarti con la funzione di ricerca di Spotify. Ad esempio, se fai parte di un genere specifico o sei associato a un movimento artistico particolare, queste informazioni dovrebbero essere menzionate nella biografia.

4. Storia personale

Racconta la tua storia personale. Importanti sono i momenti chiave che hanno influenzato la tua carriera musicale. Volendo puoi includere informazioni sulla tua infanzia, ma più importanti sono i primi approcci alla musica e gli eventi significativi che hanno plasmato il tuo percorso artistico.

5. Stile e genere musicale

La biografia deve anche contenere lo stile musicale e il genere in cui ti collochi. Fornisci dettagli sulle influenze musicali che ti hanno ispirato e sulle caratteristiche distintive della tua musica.

6. Successi e riconoscimenti

Elencare le tue medaglie, i successi e i riconoscimenti più significativi, come premi vinti, album di successo, brani più popolari o collaborazioni di rilievo ti aiuta ad acquisire quell’autorevolezza e credibilità che suscita interesse nei potenziali ascoltatori.

7. Esperienze live

Se hai esperienze significative di esibizioni dal vivo, come concerti importanti, tour o festival, è utile menzionarle nella biografia. Questo può suscitare l’interesse di chi cerca nuove esibizioni da vedere.

8. Aneddoti e curiosità

Ovviamente puoi arricchire la tua biografia con aneddoti o curiosità interessanti. Se ben usati questi dettagli personali possono creare un legame più intimo tra te e i fan.

9. Collegamenti e contatti

Assicurati di includere collegamenti rilevanti, come il tuo sito web ufficiale, i tuoi profili social media/network e i contatti con il management o la prenotazione dei biglietti. Facilita l’accesso a ulteriori informazioni sul tuo conto e la possibilità di mettersi in contatto con te.

10. Aggiornamenti periodici

Non dimenticare mai di aggiornare la biografia con i nuovi sviluppi e le ultime notizie sul tuo conto. Aggiungi informazioni sui nuovi album, singoli o progetti futuri. Usala per mantenere i fan informati.

Come vedi, puoi veramente usare la biografia di Spotify per creare un legame diretto, veloce e pratico con i tuoi ascoltatori e farli diventare tuoi fan. Chi si appassiona alla tua musica, puoi starne certo, si appassionerà anche alla tua figura artistica e in questa sezione di Spotify farà il primo passo perché tu diventi uno dei suoi artisti di riferimento.

Non dimenticare mai di aggiornare la biografia con i nuovi sviluppi e le ultime notizie sul tuo conto. Aggiungi informazioni sui nuovi album, singoli o progetti futuri. Usala per mantenere i fan informati.

Non dimenticare che tutto il lavoro che hai fatto per la biografia su Spotify puoi replicarlo con un semplice copia e incolla su tutti i tuoi profili artista sulle altre App, anzi, dovresti proprio farlo.


Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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L’One Sheet automatico di Chartmetric

Qualche tempo fa avevo scritto due righe sull’one sheet e sulla sua utilità per costruirsi un’immagine professionale e completa che sia rapidamente consultabile. Nell’industria musicale gli one sheet si usano da decenni: si presentano come una singola pagina con tutte le informazioni salienti su un’artista o una band; uno strumento di divulgazione e promozione essenziale per negozi di dischi, stazioni radio e riviste.

One sheet automatico di Chartmetric semplifica la vita ai musicisti.

Con l’avvento dello streaming sono caduti per un po’ in disuso, sostituiti di fatto dalla semplice operazione di inserire direttamente i brani in piattaforma mediante un account personale. Ora le cose sono un po’ cambiate e gli one sheet si stanno rivelando strategici per far emergere artisti e produzioni dalla massiccia e quotidiana pubblicazione di nuovi brani sino ad essere cruciali per la pratica del pitch delle nuove uscite da parte delle label ai DSP. Un contesto in cui la necessità promozionale è nuovamente enfatizzata, insieme alla capacità di fare la differenza con informazioni ausiliari e fondamentali per collocare brano e artista.

E’ di questi giorni la notizia che Chartmetric ha acquistato la StartUp Onesheet integrandola nei propri sistemi di analisi dei dati e offrendo, anche gratuitamente, ad artisti ed etichette la possibilità di crearsi i propri one sheet che, sfruttando i dati raccolti da Chartmetric, si aggiornano automaticamente con le nuove uscite e nuove informazioni riguardanti l’artista/band.

Creando un account su Onesheet puoi creare la tua pagina cercando il tuo nome d’arte tra i 9 milioni di quelli censiti nel database della società: biografia e metriche essenziali compariranno in tempo reale e la prima versione della pagina sarà pronta. A questo punto puoi editare la pagina, sezione per sezione, aggiungendo o togliendo tutte le informazioni che riterrai utili.
Una volta completata, potrai condividerla con i DSP, sui social e ogni volta riterrai utile per promuovere o presentare la tua attività musicale.

L’aspetto interessante è che si tratta di una pagina dinamica, le cui metriche vengono aggiornate da Chartmetric senza alcun intervento da parte del titolare della pagina: quegli aggiornamenti pervengono anche laddove quel one sheet è stato condiviso.

Una funzionalità chiave è la Spotlight Release, che consente di inserire nella pagina i link a audio e video (su SoundCloud, YouTube, Vimeo…) anche di brani non ancora pubblicati ma già pronti che, al momento ufficiale dell’uscita, saranno segnalati in pagina e alle piattaforme con cui essa viene condivisa.

Prova Onesheet, è piuttosto semplice, completo, gratuito (fino a 3 artisti) e facilmente modificabile. Un’ottima soluzione per presentarti come si deve.

Crea il tuo One Sheet
Impara ad usare Onesheet di Chartmetric


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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3 strade per promuoversi on line

La promozione online è per un’artista musicale una necessità non derogabile e irrinunciabile. È il primo passo per poter costruire una solida carriera di musicista professionista, il passaggio obbligato per raggiungere quel pubblico che parteciperà ai tuoi concerti o ascolterà i tuoi brani.

3 strade per l'auto promozione

Non esiste una tecnica promozionale in grado di raggiungere velocemente un vasto pubblico di massa senza dover investire ingenti quantità di risorse ed energie. Può accadere ma è un evento raro. Normalmente dietro un grande successo discografico o una larga popolarità artistica ci sono le grandi e costose strategie promozionali che solo le major discografiche possono permettersi.

Dove non arriva il tuo portafoglio può però arrivare l’analisi del tuo pubblico, di quelle persone che sono interessate alla tua musica o affascinate dalla tua figura artistica e professionale. Analizzare i comportamenti del tuo pubblico, le sue reazioni, le sue interazioni richiede un investimento finanziario minore ma esige un maggior sforzo intellettuale, maggior dispendio di tempo, di impegno e cura.

Per la tua promozione personale puoi concentrarti su tre direttrici che ti aiuteranno a catturare l’attenzione del pubblico affine alla tua arte senza dover ricorrere a budget onerosi, ma investendo tempo nel creare interesse attorno al tuo essere artista musicale e alla tua musica.

1. Branding

Costruisci la tua immagine pubblica di artista e di professionista della musica. Lo puoi fare curando ogni dettaglio, dall’abbigliamento al rapporto con il pubblico e con i tuoi colleghi musicisti e collaboratori. Devi mettere in conto già da ora che non è un lavoro a breve termine, per ottenere buoni risultati devi consolidare la tua presenza sul web con una comunicazione costante, puntuale, coerente e di qualità. È in assoluto la ricetta capace di dare i risultati più solidi anche sul lungo periodo ed ovviamente è anche quella più impegnativa.

2. Conversazioni

Nel web, in particolare nei social network, le conversazioni sono il mezzo più performante per ottenere risultati positivi, sono sicuramente meno costose delle campagne pubblicitarie, senza tener conto che il legame creato dalle conversazioni è più stretto e duraturo da quelli creati da una campagna annunci. Puoi interagire con tutti coloro che immagini siano interessati a te ed alla tua musica frequentando le community social, proponendo playlist o scrivendo della musica che ti piace, dialogando poi con le persone che ti trovano interessante. Dovresti anche raccogliere gli indirizzi mail dei tuoi fan e periodicamente comunicare con loro attraverso una newsletter, magari in occasione di una nuova uscita discografica.

3. Scambio

Un metodo che può essere usato per attirare l’attenzione su di se è quello di offrire qualche regalo in cambio di un contatto e-mail. E’ un buon metodo per allargare la propria base fan e gratificare chi già ti segue: puoi organizzare dei live esclusivi solo per gli iscritti alla tua newsletter, oppure puoi offrire un libretto, graficamente accattivante, con i testi e gli accordi delle tue canzoni da scaricare in pdf; potresti anche offrire del merchandising esclusivo a coloro che parteciperanno ai tuoi concerti dopo essersi iscritti. Ci sono vari metodi per ingraziarsi, e per ringraziare, l’affetto del pubblico.

Queste tre attività promozionali sono economicamente poco costose ma richiedono tempo, auto formazione e anche una comprensione dei bisogni e delle richieste di chi ascolta la tua musica (non sto dicendo che la tua creatività deve essere condizionata dai gusti del pubblico, ma che, attraverso le conversazioni, devi stringere un legame con essi). Sono tre vie che servono per valorizzare la tua creazione artistica, la tua musica che resta però il legame principale con il tuo pubblico.

L’artista che riesce a costruirsi una professione o una carriera felice di lungo periodo è colui che riesce meglio connettersi con le persone e comunicare un messaggio emozionale che viene compreso e condiviso. E’ questo impegno, questa ricerca di creazioni sonore emozionanti che premierà l’artista legandolo con il pubblico attraverso una relazione emotiva indissolubile.

L’auto promozione è il mezzo per raggiungere un pubblico solido e affidabile appassionato alla tua musica e pronto a seguirti nel tuo percorso artistico. Un’operazione necessaria per superare la regola aurea del marketing digitale: se non investi un budget devi investire il tuo tempo.


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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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7 Segreti dell’algoritmo di Twitter

La pubblicazione di parte del codice sorgente di Twitter promossa da Elon Musk ha permesso di capire con quali criteri il social distribuisce i post rendendoli più, o meno popolari. Nella pratica ora sappiamo quali trucchi usa il social cinguettante per tenere l’attenzione degli iscritti legata al suo feed.

7 segreti dell'algoritmo di twitter

Queste risposte le abbiamo perché appena il codice è stato desecretato, un nutrito sciame di analisti informatici si è buttato sulle stringhe per analizzarne il funzionamento. Chi è esperto delle dinamiche di questo social non è rimasto sorpreso dal risultato di questi studi che però, se non altro, offrono dei punti fermi sul corretto utilizzo di Twitter.

A questo punto possiamo vedere qual’è la ricetta per espandere un contenuto al di fuori della propria cerchia. Dall’analisi del codice reso pubblico emerge che:

  1. i cuoricini garantiscono un incremento alla diffusione fino a 30 volte superiore, rispetto alle condivisioni (20 volte) e alle risposte, che offrono una spinta minima;
  2. L’integrazione di immagini nel tweet aiuta, i cuoricini restano il fattore più importante;
  3. Come Facebook, anche Twitter detesta i link verso l’esterno, come un articolo o un video su YouTube. Il limite è particolarmente pesante se il profilo non ha un buon seguito, in caso contrario influisce di meno. Questo significa che per ottenere risultati importanti condividendo playlist Spotify o video su YouTube prima bisogna raggiungere un buon numero di follower attivi;
  4. Anche le segnalazioni di spam o esser stati segnalati con parametri negativi abbassa la portata di un tweet. In particolare se si è segnalati per disinformazione;
  5. Pagare per l’abbonamento a Twitter Blue avvantaggia molto.
  6. Twitter include ogni utente, in base al profilo, in una bolla di profili simili (cluster). Significa che i contenuti coerenti con questo cluster sono avvantaggiati e viceversa contenuti difformi vengono pesantemente penalizzati;
  7. Ovviamente anche il numero di follower influisce sulla portata di un tweet;

Questi sono ad oggi le sette regole chiavi che regolano il microcosmo di Twitter che, proprio mentre scrivo, vede il logo dell’uccellino blu spodestato dal cagnolino di Dogecoin. Il prossimo passo di Crazy Musk sarà cambiare il nome del social in Barking?


Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

di Massimiliano Titi
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Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchain, intelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.
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Come cambiare distributore senza perdere streaming

Può capitare che tu debba o voglia cambiare il distributore della tua musica sulle app di streaming (Distrokids, Tunecore, Believe, The Orchard, ecc…), come puoi farlo senza perdere il numero delle riproduzioni o essere rimosso dalle playlist nelle quali faticosamente sei riuscito ad entrare?

Come cambiare distributore senza perdere streaming

Si tratta di un’operazione piuttosto semplice ma sicuramente delicata e, sopra ogni cosa, un’operazione che non ammette errori per andare a buon fine. Le piattaforme di distribuzione seguono procedimenti diversi per garantire questo passaggio. Prima di tutto ti consiglio di consultare i loro manuali per essere sicuro di non commettere errori, se hai dei dubbi, consulta i loro centri di assistenza, è un servizio che ti devono, anche se ti stai preparando a lasciarli.

Per assicurarti che il processo di trasferimento della tua musica da un distributore all’altro avvenga senza intoppi e senza perdere il conteggio degli stream e delle playlist correlate devi rispettare alcuni passaggi chiave durante la ripubblicazione di un brano o di un’album già pubblicato in precedenza. Questi passaggi, valgono per tutte le piattaforme di distribuzione, sono regole generali che funzionano qualsiasi sia il metodo seguito dalle due piattaforme coinvolte nel trasferimento.

Perché il trasferimento vada a buon fine devi ricaricare i brani e/o l’album rispettando alla lettera le caratteristiche dei metadata delle pubblicazioni già caricate nel distributore che intendi lasciare. Procederai perciò al caricamento sulla nuova piattaforma assicurandoti che:

  1. I titoli delle canzoni, il nome dell’artista e l’artwork devono essere identici;
  2. I file audio devono essere identici. La lunghezza e il formato della traccia devono essere identici;
  3. Il tipo di pubblicazione deve essere identico (album, EP, singolo);
  4. Devi utilizzare i numeri ISRC e UPC originali (ne parlo più avanti);
  5. È necessario utilizzare la data di rilascio originale;
  6. Puoi rimuovere la versione precedente solo dopo che quella nuova è stata pubblicata sui DSP (Spotify, Apple Music, ecc.). Questo significa che magari per qualche giorno avrai un rilascio duplicato, non è un gran danno;
  7. A questo punto puoi cancellare o richiedere la cancellazione dei tuoi brani sulla vecchia piattaforma.

NOTA
Ti consiglio di verificare con attenzione ogni dettaglio del nuovo caricamento con scrupolo manuale, una minima discordanza fra i dati può mandare a gambe all’aria il trasferimento, nel senso che se le due copie non sono identiche al 100% il numero degli ascolti e l’inserimento nelle playlist viene perso.

Per assicurarti che tutto funzioni correttamente una volta che la versione del nuovo distributore appare su Spotify, controlla che i conteggi delle riproduzioni siano gli stessi su tutti i brani per entrambe le versioni. Se così è, fai ritirare la versione obsoleta dal tuo vecchio distributore. La maggior parte dei distributori ha un pulsante per rimuovere una versione. Alcuni richiedono una richiesta scritta via email. Alcuni lo fanno gratuitamente, altri lo fanno pagare. Magari qualcuno potrà essere recalcitrante, ma non può impedirti di scegliere chi distribuisce la tua musica, perciò dovrà cedere.

Riguardo ai codici ISRC e UPC

I Codici ISRC e UPC molto probabilmente non li hai generati tu, a meno che non ti sia attrezzato per l’evenienza, quasi sicuramente ti sono stati generati in automatico dal distributore delle tue release. Perciò, indipendentemente dal distributore che utilizzi, sarai in grado di trovare il numero ISRC di ogni canzone. Accedi al backend del tuo distributore, fai clic sulla release e vedrai che ci sarà un numero ISRC assegnato a ogni brano e l’UPC assegnato alla release completa. Se hai problemi a trovarlo, scrivi al loro supporto clienti e chiedi dove trovarlo.

Copia questo codice ISRC dal tuo vecchio distributore e incollalo nella sezione in cui il tuo nuovo distributore richiede il numero ISRC. Questo è molto importante e deve essere fatto correttamente ed evitare assolutamente di inserire dati non corretti. Controlla tre volte questo passaggio prima di confermarlo. Tieni anche presente che se dimentichi questo passaggio, il distributore ti assegnerà un nuovo ISRC in automatico e la tua operazione di trasferimento non sarà corretta (con il risultato che perderai lo storico degli streaming).

Questo metodo che assegna ad ogni brano o pubblicazione un codice univoco ti permette anche di realizzare, ad esempio, una versione deluxe nella quale mettere tracce aggiuntive. Finché i file audio, la lunghezza della traccia e i titoli delle singole tracce sono gli stessi, i conteggi di riproduzione si collegheranno. Quindi, anche se mantieni la vecchia versione dell’album, i conteggi delle canzoni si collegheranno. Questo è il motivo per cui si pubblicano i singoli prima degli album e il motivo per il quale il conteggio delle riproduzioni della versione singola corrisponde al conteggio delle riproduzioni della versione dell’album (e le canzoni non sono elencate separatamente nelle tue canzoni migliori su Spotify).

Per lo stesso motivo puoi ridistribuire una versione rimasterizzata di un album già pubblicato. Devi assicurarti che la lunghezza della traccia sia identica a quella del primo caricamento, così come deve essere identico il formato che hai distribuito (wav, AIFF, ecc.).

Se hai bisogno di qualche chiarimento scrivimi pure, magari posso esserti d’aiuto 🙂


Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
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Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
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5 Tips per Amazon Music

Amazon Music offre un catalogo musicale che nulla ha da invidiare agli altri players della musica in streaming, a questo si aggiungono le potenzialità di Alexa, l’assistente vocale della maison di Bezos che svolge per Amazon Music una funzione strategica (approfondisci).

Cinque tips per amazon music

A differenza di altre app di streaming, come Spotify per esempio, Amazon Music non ha molte funzionalità di coinvolgimento social ma consente ovviamente di organizzare la propria musica in playlist e di poterle condividere tramite link nella rete. Puoi condividere i tuoi brani, i tuoi album, le tue playlist e la tua pagina artista.

In realtà Amazon Music sta evolvendo e sta elaborando nuovi strumenti per aiutare gli artisti e le etichette a promuovere il loro lavoro, tra questi la possibilità di collegare la pagina artista con il profilo Twitch. Nel frattempo, possiamo usare cinque buone pratiche per valorizzare la nostra musica presente sulla app.

  1. Segui Amazon Music: anche Amazon Music ci tiene ad aumentare la sua base fan. Per questo assicurati di seguire i suoi profili social su Facebook, Twitter, Instagram ed altri. Questo potrebbe tornarti utile come vedremo più avanti.

  2. Messaggistica: Comunicare ai propri fan l’uscita del nuovo singolo tramite Whatsapp, Messenger o email con un messaggio personalizzato e un invito all’ascolto resta uno dei migliori modi per ottenere un coinvolgimento e una risposta positiva;

  3. Tag: usa sempre il tag @AmazonMusic o @AmazonMusicItalia (o comunque gli handle locali) ogni volta che posti in un social. Potresti attirare la loro attenzione e venir ricambiato con un repost sui loro profili;

  4. Link diretto: periodicamente condividi il link diretto ad un tuo album o brano. Non dimenticare però che è il link diretto alla tua pagina artista che può far aumentare i tuoi follower ed aiutarti a farti ben volere dagli algoritmi. L’ascolto passa, il follower (se te lo meriti!) è per sempre;

  5. Gli Hashtag: come già detto è preferibile usare nei post il tag @AmazonMusic piuttosto che #AmazonMusic. Ciò non toglie che puoi accompagnare il tuo post con hashtag più mirati che possono dare delle soddisfazioni, alcuni di questi sono: #AmazonMusicHD, #AmazonMusicUnlimited, #AmazonPlaylist o #AmazonArtist. Un mio suggerimento è che il rendimento di questi hashtag va monitorato, alcuni potrebbero funzionare bene su alcuni social e non dare risultati su altri.

Queste cinque pratiche usate metodicamente ti consentiranno di agganciare il tuo pubblico che preferisce Amazon ad altre app. Se è vero che, a differenza di altri social media, Amazon Music non soddisferà il tuo ego con statistiche sulla popolarità, è anche vero che è la piattaforma di streaming che più paga per ogni singolo ascolto.

Il mio consiglio è che dovresti investirci un po’ di tempo condividendo i link del tuo profilo, delle tue canzoni e delle tue playlist. Potresti avere delle belle sorprese nei tuoi rendiconti periodici.

Per chiudere, ti lascio l’elenco dei canali social di Amazon Music preso, paro paro, dalle loro pagine For Artist.

Canali social di Amazon Music
Facebook: AmazonMusic (Global) e AmazonMusicDeSchlager (Germany)

Twitter: @AmazonMusic@AmazonMusicUK@AmazonMusicJP@AmazonMusicMX@AmazonMusicIN

Instagram@AmazonMusic@AmazonMusicUK@AmazonMusicDE@AmazonMusicJP@AmazonMusicMX@AmazonMusicES@AmazonMusicIT@AmazonMusicFR@AmazonMusicBR@AmazonMusicLatin@AmazonMusicANZ@AmazonPrimeMusicIN

Handle di genere: @rotation (Hip-Hop and R&B) e @auf_level (German Deutchrap)

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Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

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Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchain, intelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.
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