Categorie
Instagram social media social network

Fai volare il tuo Instagram

Nei due post delle scorse settimane abbiamo visto come per raggiungere buoni risultati con Instagram sia necessario tener conto di come ragiona il suo algoritmo e di come sia necessario mantenere una buona coerenza nei contenuti pubblicati.

Instagram di successo
courtesy by Pixabay.com

Nonostante questo, attrarre l’attenzione su questo social non è molto facile, così come non è molto facile portare i followers ad ascoltare la nostra musica. Perché, ci tengo a precisarlo, il nostro obiettivo non si limita ad avere X followers su Instagram, ma è quello di avere X Instagram followers che ascoltano o acquistano la nostra musica sulle App di streaming.

Detto questo, vediamo alcune buone pratiche che ti aiuteranno ad incrementare la tua platea. Sono 5 punti base che devi considerare seriamente per poter fare un uso professionale del tuo profilo Instagram.

1- Scegli la tua nicchia

Parti dal presupposto che non puoi piacere a tutti e che i tuoi post sicuramente interesseranno più a certe persone e meno ad altre. Ragionare seriamente su quale può essere il tuo pubblico di riferimento è la base su cui si poggia una corretta strategia su questo social per immagini.

Questo vale anche se la tua musica è semplice pop mainstream, perché comunque avrà uno stile, delle caratteristiche, delle influenze che la legano a quella di altri artisti. Perciò il tuo pubblico primario sarà quello che già ascolta musica e canzoni con determinate caratteristiche di suono o di genere.

Lo stesso vale se usi Instagram per valorizzare la tua figura di musicista professionista o insegnante di musica. Sei bravo con uno strumento, eccelli in determinati stili, il tuo pubblico dovrai cercarlo tra le persone che condividono le tue passioni o che vogliono farlo.

2- Interagisci con i post popolari

Già di suo l’invidia è una brutta cosa; su Instagram l’invidia è un danno assoluto. Quando ti capita di vedere dei post belli o interessanti creati da tuoi colleghi, più o meno famosi, magari post che hanno raccolto molte reazioni e commenti positivi, unisciti al coro e lascia un tuo complimento. Sono piccoli gesti di onesta generosità che prima o poi attireranno l’attenzione e porteranno nuovi seguaci al tuo profilo.

Instagram non è solo una vetrina di belle foto o belle storie illustrate, resta, prima di ogni cosa un social network dove l’interazione tra le persone è la base di tutto.

3- Promuoviti sugli altri canali

Se hai Instagram, molto probabilmente hai anche Facebook, Twitter e magari Telegram, sicuramente usi Whatsapp o simili.

Utilizzali per promuovere il tuo profilo Instagram, condividi il link della tua pagina sugli altri social, sulle tue mail e anche sul tuo sito. Ti dico di più, dato che oggi, per la musica, è uno dei social che dà maggiori soddisfazioni, crea per Instagram dei contenuti esclusivi e comunicalo sugli altri social. Quello di studiare contenuti esclusivi adatti alle diverse caratteristiche dei social è uno dei metodi per raccogliere maggiori risultati da ogni singola piattaforma.

4- L’importanza dei geotags

I geotags hanno reso Instagram una risorsa fondamentale per le attività locali e per i travel bloggers. Aiutano le persone a riconoscersi per appartenenza geografica o a condividere la stessa passione per un determinato luogo. Per un artista musicista i geotags diventano strategici quando devi comunicare la data del tuo prossimo concerto o per le foto che riguardano il concerto appena eseguito. Sono tra gli strumenti che più legano l’autore con il suo pubblico.

5- Interagisci con umanità

Mostrare il proprio lato umano è, nei social network, l’unico modo per creare un legame empatico con le persone. Non è necessario che tu conosca ogni singola persona che ti segue, ma rispondere alle loro domande o commenti è fondamentale per creare un legame onesto con il tuo pubblico. Questo farà capire che hanno la tua attenzione e che dietro al tuo profilo Instagram c’è un artista amichevole grato per l’interesse che si ha della sua musica e della sua figura artistica.

Se vuoi sapere qualcosina di più su come utilizzare al meglio Instagram, ti invito a leggere questi due post:

Ti presento l’algoritmo di Instagram

Anche Instagram ha i suoi comandamenti

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Categorie
Instagram personal branding social media

Anche Instagram ha i suoi comandamenti

E tu ragazzo non lo sai,
Ma nei tuoi occhi c’è già lei,
Ti chiederà l’amore, ma
L’amore ha i suoi comandamenti.
(Un mondo d’amore – F. Migliacci)

Per la sua semplicità d’uso e per la sua integrazione con Facebook, Instagram ha raggiunto presto una vasta popolarità. Nonostante raccogliere follower su questo social per immagini non sia proprio così facile, il social si è rivelato per gli artisti musicisti uno strumento utilissimo per veicolare la propria immagine e la propria musica, in particolare da quando alle foto si sono aggiunti i video.

Anche Instagram ha i suoi comandamenti
courtesy pixabay.com

Più che in altri social media, la forza di Instagram è che con un solo scatto o video, puoi immortalare e condividere un’attimo del tuo presente con il pubblico. Non è così banale. E’ un modo semplice e istintivo di creare un legame empatico con chi ti segue, di comunicare con lui le tue emozioni e i momenti della tua giornata: è la condivisione del vissuto.

Perché questo gioco funzioni è però necessario che il tuo profilo Instagram sia capace di emergere dalla massa, che abbia una sua personalità precisa, una certa coerenza di stile e di contenuti. Solo così i tuoi post attireranno l’attenzione del navigatore mentre scorre le immagini nel feed.

Questo significa che devi trovare una certa linearità nei contenuti e negli argomenti, mantenendo uno stile narrativo riconoscibile e un’omogeneità nelle tonalità cromatiche e nelle composizioni delle foto. Chi approda sul tuo profilo deve capire subito chi sei e che cosa fai in pochi secondi, al di là della singola foto, è molto importante che sia l’aspetto generale del profilo ad emergere. La cura di questi dettagli è quello che fa la differenza.

A questo punto ti invito a dare un’occhiata ai profili Instagram di questi artisti. Sono profili che trovo interessanti perché l’artista non si limita all’auto celebrazione, ma descrive il contesto in cui vive e dal quale trae le idee per le sue canzoni. In pratica, ti fa entrare nel suo mondo e attraverso le immagini cerca di coinvolgerti nel suo microcosmo creativo.

Sebbene sia piuttosto eclettico nei contenuti e nelle fonti, l’Instagram di Lana Del Rey mantiene una coerente atmosfera vintage con la quale l’artista gioca molto. vedi

Stilisticamente è meno elegante, ma Ermal Meta sembra proprio d’aver capito quali sono le potenzialità di Instagram per un artista musicista. Nel suo profilo le amicizie professionali si mescolano con momenti del privato e le immagini promozionali. vedi

Molto coerente nel linguaggio e molto ben organizzato è il profilo di Taylor Swift. Scorrendolo, puoi notare come nell’arco del tempo il mood delle foto e il loro colore sia coordinato con l’immagine della pubblicazione discografica. Da notare anche il menù delle Storie in evidenza curato in ogni dettaglio. vedi

A questo punto il mio invito è di guardare con occhio critico i profili Instagram di artisti famosi a te vicini come genere o stile musicale come fonte di ispirazione per il tuo profilo Instagram. Con la raccomandazione però di fare questo con l’obbiettivo di arrivare ad un profilo Instagram che esalti la tua personalità e che abbia una sua originalità di contenuti.

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Categorie
Instagram social media social music marketing social network

Ti presento l’algoritmo di Instagram

Instagram si è rivelato uno social molto utile per gli artisti musicisti, la sua capacità di coinvolgere con musica e immagini si è rivelata vincente anche più del suo fratellone Facebook. Questo perché, nel tempo, mentre l’età media del pubblico di Facebook è aumentata, Instagram ha saputo continuare a mantenere un contatto con le fasce più giovani: questo sopratutto perché, a detta di molti, nei suoi feed si respira un’aria più positiva, più rilassata e divertente.

L'algoritmo di Instagram
courtesy by pixabay.com

Come ogni social, anche Instagram ha il suo algoritmo che restituiscono all’utente risultati pertinenti ai suoi gusti e questo significa che per pubblicare un post che funzioni adeguatamente una bella foto non basta. Sapere come funziona l’algoritmo di Instagram ti è perciò utile per creare post che creino coinvolgimento capaci di attirare l’attenzione verso la tua musica o verso la tua attività di artista musicale.

Prima di ogni cosa, è necessario sapere che Instagram usa l’apprendimento automatico per analizzare il comportamento degli utenti e restituire a loro un feed personalizzato. In pratica, ciò che viene mostrato agli utenti viene scelto in base all’interazione che questi hanno con gli account seguiti, perciò non solo da chi seguono.

Per costruire un feed adatto ad ogni singolo utente è noto che Instagram si basa su sei fattori principali:

  1. Interesse: Instagram determina quanto ti potrebbe interessare un post in base al tuo comportamento passato.
  2. Tempo: Instagram spinge i contenuti più recenti rispetto ai vecchi post.
  3. Relazione: Questo considera quanto sei vicino a certe persone a seconda di quanto interagisci con loro. (ad esempio, siete taggati insieme nei post? Commentate i post degli altri?)
  4. Frequenza: Aggiornamenti in base alla frequenza con cui apri l’app.
  5. Stai seguendo: Più persone segui, più ampio sarà il tuo feed. Ciò significa che non ci si concentra singolarmente su certe persone.
  6. Utilizzo: Più tempo trascorri sull’app, più a fondo cercherà nel suo contenuto cose più uniche da mostrarti.

Lo stesso modello di apprendimento automatico viene applicato anche per le Reel, i Video e IGTV per dare la priorità agli account e ai post con cui interagisci di più.

In questo contesto le parole chiave, gli hashtag hanno una funzione strategica non secondaria all’aspetto visivo del post. Ciò significa che devi fornire didascalie accattivanti, diversi hashtag pertinenti e scegliere immagini visivamente accattivanti sia che si tratti di una Foto, un Video, una Reel o un contenuto IGTV.

Non dimentichiamo la sezione Esplora, il cui algoritmo ​funziona più o meno come quello del feed, con la differenza che se il feed è fatto da contenuti di account che già segui, la sezione Esplora è fatta soprattutto ​di contenuti di chi ancora non segui​, ma che l’app pensa ti potrebbero piacerti. Essere in Esplora significa ​mettere il turbo al proprio profilo​ e avere più opportunità di aumentare i follower. ​Creare contenuti rilevanti, per il pubblico che vogliamo raggiungere è il modo migliore per finire in questa vetrina.

A questo punto devo spendere due righe riguardo gli hashtag. Instagram ti permette di abbinare fino a 30 hashtag per ogni post sebbene molti siano propensi a non superare i 25. Ma il vero segreto sta nella scelta di queste parole chiave che deve essere bilanciata: Un buon mix di hashtag popolari e meno popolari normalmente è quello che ottiene i risultati di visibilità migliori. Usare hashtag molto popolari significa entrare in un’arena dove la competizione è molto agguerrita, con hashtag meno popolari o mediamente popolari, potrebbe essere più facile intercettare del pubblico interessato.

Detto questo, vorrei chiudere con alcune informazioni rilasciate da Instagram che potrebbero evitarti comportamenti non corretti:

  1. Il feed di Instagram non favorisce gli utenti che utilizzano Storie, Live o altre funzionalità speciali dell’app.
  2. Instagram non sminuisce gli utenti per la pubblicazione troppo frequente o per altri comportamenti specifici, ma potrebbe scambiare altri contenuti tra quelli di qualcuno se pubblicano rapidamente post separati.
  3. Instagram non offre una presenza aggiuntiva del feed agli account personali o aziendali, quindi il passaggio non aiuterà la tua portata.
  4. Lo Shadowbanning non è una cosa reale e Instagram afferma che non nasconde i contenuti delle persone per aver pubblicato troppi hashtag o intrapreso altre azioni.

Concludendo, Instagram è sicuramente un social molto utile per raccogliere nuovi fan e far conoscere la tua attività di artista musicista, sia che si tratti della tua musica, sia che si tratti della tua attività didattica. E’ questo l’obiettivo primario che devi perseguire.

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

di Massimiliano Titi
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3GsD4nH

Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchain, intelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3t67IQF

Categorie
Amazon Music social media social music marketing

Due parole su Alexa e Amazon Music

C’è un legame stretto tra l’assistente vocale Alexa e l’app Amazon Music ed è una cosa che dovresti tener presente dato che questo elettrodomestico da compagnia sta aumentando la sua diffusione vertiginosamente ed è in grado di offrire un’esperienza altamente personalizzata e immersiva grazie alla sua intelligenza artificiale strettamente connessa all’ecosistema Amazon.

Alexa e Amazon Music la forza di un sistema

L’assistente Alexa è stato creato per l’uso quotidiano domestico e la diffusione della musica attraverso comando vocale è una delle sue abilità e non certo tra le secondarie. Amazon Music offre ai propri utenti la possibilità di organizzarsi la musica preferita in playlist, ma prima di questo, lo staff editoriale ha creato oltre 500 playlist tematiche basate su mood e sui vari momenti della giornata: playlist motivazionali, playlist per cucinare, playlist per fitness, playlist per studiare, ecc…

Ma Alexa può organizzare un flusso musicale autonomo basandosi sui gusti dell’ascoltatore quando gli viene chiesto, ad esempio, “Alexa, fammi ascoltare della musica allegra.” Di fronte a questa richiesta, l’ecosistema Amazon Music risponde con la sua IA cercando di offrire un’esperienza musicale più adatta ai gusti del richiedente.

Amazon Music ovviamente offre la possibilità di condividere brani, album e playlist sui social o sul tuo sito, sia tramite link, sia tramite incorporamento (embed). Tra l’altro, tramite Amazon Affiliate, potresti pure guadagnare qualcosa nel distribuire la tua musica (su questo prima o poi dovrò scriverci un post).

La platea che utilizza Alexa nel suo quotidiano è un segmento di pubblico che può rivelarsi molto interessante, anche perché potenzialmente sono persone che ascoltano musica molte ore al giorno, magari anche solo in background. Trovare tra questi il tuo pubblico non è una cosa che dovresti sottovalutare.

Detto questo, il mio consiglio è di cominciare a far conoscere ai tuoi fan la tua presenza su Amazon Unlimited e di invitarli ad usare questa app che, detto fra noi, in fatto di revenue è più performante rispetto a Spotify. Potresti avere delle belle sorprese.

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

di Massimiliano Titi
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3GsD4nH

Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchain, intelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3t67IQF

Categorie
Amazon Music social media tools

Non sottovalutare Amazon Music.

Tra i players più importanti della musica in streaming credo che il più sottovalutato di tutti sia Amazon Music. Questo non mi sorprende perché come social media è piuttosto freddo, ovvero è poco social nelle possibilità di condivisione.

Non sottovalutare Amazon Music

Eppure l’app Amazon Music offre tutte le funzioni di base per costruirsi una libreria personale e la possibilità di condividere le playlist tramite link, in pratica lo stretto necessario per poter far conoscere la propria musica condividendo album, tracce e playlist nei social network.

I principali punti di forza che rendono Amazon Music interessante, a mio modesto avviso, sono due e sono sufficienti per rendere l’app di Jeff Bezos molto interessante per un artista musicale:

  1. Amazon Music riconosce royalty più alte rispetto altre app.
  2. Amazon Music è direttamente collegata con l’assistente personale Alexa che è molto usata come diffusore musicale.

Amazon Music, come altre app, offre la possibilità di autenticarsi come artista e di visionare le proprie performance di ascolto e di pubblico tramite le pagine di Amazon For Artist.

Per autenticarsi su Amazon For Artist e avere accesso alle proprie statistiche è piuttosto semplice, questi sono i passaggi che vengono richiesti:

  1. Nome Artista
  2. Ruolo: Artista, Manager, Producer, ecc…
  3. Account Social (ti verrà chiesto di collegare i tuoi account per essere riconosciuto: Twitter, Instagram, Facebook)
  4. Distributore (Dovrai indicare quale distributore diffonde la tua musica: The Orchard, Believe ecc…
  5. Altre info, ovvero informazioni utili per farti riconoscere.

A questo punto non ti resta che inviare le informazioni e attendere la risposta. Se hai inserito i dati correttamente ed hai indicato più di un social, la risposta via mail potrebbe arrivare anche solo dopo qualche ora.

Una volta autenticato, tramite user e password potrai aver accesso alle tue statistiche e valutare come sta viaggiando la tua musica nell’ecosistema di Amazon Music.

Autenticati su Amazon For Artist

Ascolta una mia Amazon Playlist

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Business e Marketing della Musica: Tutto quello che musicisti, autori, manager, produttori ed editori devono sapere per vivere di musica

di Massimiliano Titi
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3GsD4nH

Conoscere le regole del gioco è fondamentale per vivere di musica.
Con un tono semplice e colloquiale, questo libro prende per mano il creativo in campo musicale e lo accompagna in un viaggio tra le tante questioni che deve affrontare oggi: dalla conoscenza dei diritti d’autore e connessi, all’esame delle figure professionali e dei contratti più comuni, dai fondamenti di marketing e a come promuoversi, alla distribuzione digitale e alla concreta realizzazione dei propri profili, fino all’illustrazione dei nuovi mestieri della musica che possono contribuire a dare sussistenza al creativo, realizzando così di fatto il sogno di “vivere di musica”. Non manca uno sguardo sul futuro: NFT e blockchain, intelligenza artificiale e realtà aumentata e nuovi scenari.
I molti suggerimenti pratici e i numerosi consigli, frutto di tanta esperienza concreta, arricchiscono questo lavoro, che conferma ancora una volta che il talento per quanto faccia la differenza, se non accompagnato da competenze, non basta, mentre la competenza e una buona strategia, possono certamente aiutare anche un non eccellente talento musicale.
Insomma, un bel viaggio, adatto chiunque sia appassionato di musica e voglia trasformarla in un mestiere, oppure a quei professionisti del settore che desiderino consolidare o mettere a fuoco le regole del business e del marketing musicale.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3t67IQF

Categorie
musica streaming social media Spotify playlist You Tube

Cura le tue playlist YouTube e Spotify

Uno dei metodi più economici, funzionali e creativi per far conoscere la tua musica sui social media è la creazione di playlist. Questo vale sia per Spotify, per Deezer e anche per YouTube. Credo seriamente che un artista musicale sia la figura più adatta per compilare una playlist coerente capace di mettere in relazione la propria musica con quella dei colleghi, creando un’esperienza di ascolto originale e appagante.

courtesy by pixabay.com

Ci sono molti modi per stilare una playlist capace di coinvolgere gli ascoltatori, per un artista musicale il primo è quello di mettere la propria musica insieme a quella dei colleghi che ama e che lo influenzano. E’ un buon metodo per creare un microcosmo nel quale l’ascoltatore familiarizza con la tua musica e riconoscendosi nei tuoi gusti diventando un fan. Una playlist di questo genere, è adattissima per essere messa in evidenza sulla tua pagina Spotify for Artist o sulla home del tuo canale YouTube.

Nella creazione di una playlist, più che il genere musicale, aiuta molto il mood che si vuole creare: allegro, triste, lento, veloce, riflessivo o motivazionale; scegli tu quello che più si adatta alla tua musica. Il pubblico sembra amare molto anche le playlist tematiche come quelle dedicate ad uno strumento: ad esempio, pianoforte, chitarra acustica, tromba, ecc.

Devi tener presente che tutti i social media sono regolati da algoritmi, perciò il campo descrizione delle tue playlist deve esser opportunamente compilato con indicazioni sul tipo di playlist che hai creato e magari con indicazioni sul genere/generi musicali che racchiude.

Nel caso di Spotify, ti consiglio di leggere questo post in cui descrivo come gli algoritmi dell’app svedese ascoltano la musica presente nei suoi database, può esserti utile per creare una playlist con una logica coerente che piaccia anche al freddi algoritmi.

Una buona playlist può partire con una selezione che può andare dai trenta ai quaranta brani, per poi ampliarla sino a otto ore di musica nel caso sia particolarmente apprezzata. Ovviamente, in testa alla selezione, insieme ai tuoi brani, conviene mettere brani più popolari, magari recenti, per attirare l’attenzione degli ascoltatori.

Le tue playlist vanno poi tenute aggiornate e arricchite, cercando sempre di mette i tuoi brani nelle prime posizioni, nella fascia alta per intenderci, ma senza sfacciataggine; il successo, il gradimento di una playlist dipende molto dal gusto con cui è stata compilata. Una lista di brani buttati giù a casaccio non servirà certo a valorizzarli.

Col tempo, potrebbe esser necessario aumentare la durata della playlist. Io consiglierei di non superare le otto ore di musica, altrimenti la selezione comincia essere troppo dispersiva e anche difficile da gestire.

Tutto quello che hai letto sopra, vale per ogni social media che ti permette di creare e condividere playlist pubbliche come Spotify, YouTube e Deezer. Sarà la condivisione e l’invito all’ascolto nei tuoi social, Instagram, Facebook o Twitter, che inizierà a fare la differenza. Potresti scoprire che, oltre essere un artista musicista, sei anche un influencer musicale e un brillante playlist curator.

Hai già una playlist che ha sollevato un certo interesse tra il tuo pubblico? Me la linki nei commenti a questo post? Grazie 🙂

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Marketing Musicale: Come sfruttare le playlist di Spotify per promuovere la tua musica

di PlayHola

Trovalo su Amazon https://amzn.to/3QXbBPX

“Marketing Musicale: Come sfruttare le playlist di Spotify per promuovere la tua musica” è la guida essenziale per gli artisti che desiderano fare della promozione musicale il loro punto di forza. Grazie ai consigli di PlayHola, brand specializzato nel marketing musicale, imparerai come creare playlist efficaci, ottimizzare la tua presenza su Spotify e promuovere la tua musica attraverso i canali più adatti. Scopri come utilizzare al meglio le playlist di Spotify, una vera e propria arma nel mondo del marketing musicale, per raggiungere un pubblico più ampio e far crescere la tua carriera artistica.

Categorie
business social media You Tube

YouTube e le royalties

Sappiamo che Youtube può rivelarsi molto redditizia per un artista musicista, in termini generali è seconda solo a Spotify, con il piccolo vantaggio che l’artista può guadagnare sia dalla musica sia dal video quando entrambi sono esclusivi e di proprietà: per questo l’uso di video royalty free è sconsigliato, in quanto potrebbe generare conflitti di proprietà.

Youtube e le royalties
courtesy by pixabay.com

Su YouTube vengono generate royalties per la componente video, le registrazioni audio e le composizioni attraverso le entrate pubblicitarie, sulla base delle rivendicazioni dei titolari dei diritti che controllano i contenuti del video. Inoltre, YouTube riconosce royalties meccaniche e di performance per i cantautori e qualsiasi video che contiene una canzone, anche il video di una cover o di un’esibizione dal vivo, può essere monetizzato dagli editori.

In qualità di cantautore, nel senso esteso di interprete, autore o entrambi, hai il diritto di monetizzare e raccogliere royalties da qualsiasi utilizzo delle tue canzoni.

Gli editori possono rivendicare qualsiasi video su YouTube su qualsiasi canale che contenga musica controllata da loro e dai loro autori, indipendentemente dal fatto che il video contenga una registrazione ufficiale, un’esibizione dal vivo, una versione di copertina, ecc., indipendentemente dal fatto che tu abbia caricato o meno il video. Una volta che il tuo editore o distributore ha una rivendicazione su un video, può decidere di monetizzare quel video raccogliendone le royalties sempre che il video abbia i requisiti richiesti per essere monetizzato.

Sappiamo che le canzoni guadagnano royalties in due modi: dalla registrazione principale, il file audio effettivo, e dalla composizione, musica e testi sottostanti. La maggior parte delle etichette discografiche e dei distributori controllano solo le registrazioni principali, pertanto raccolgono solo le royalties generate dalla registrazione principale su YouTube.

In qualità di cantautore, ti sono anche dovute le royalties generate dalla composizione e potresti non riceverle da YouTube tramite la tua etichetta o distributore. Per recuperare queste royalties dovrai rivolgerti ad una società di collecting che ne curi la raccolta.

Devi tener comunque presente che i video su YouTube non generano royalties finché non viene pubblicato un annuncio su di essi. Le royalties su YouTube sono in pratica una parte delle entrate pubblicitarie. Gli annunci vengono pubblicati sui video solo da un titolare del copyright (un’etichetta, un editore e così via) che presenta una rivendicazione su un video e indica a YouTube di monetizzare quel video.

Un video su YouTube che non ha una pubblicità prima, durante, dopo o nella pagina, non sta generando alcuna royalties per i titolari dei diritti del contenuto. Questo non vale per i canali di contenuti a pagamento come YouTube Red e YouTube Music che generano regolarmente royalties  dalla visualizzazione dei video.

I tassi di royalty anche su YouTube restano il punto dolente perché dipendono da molti fattori difficilmente decifrabili. Le tariffe dipendono dal tipo di annuncio offerto sul video, dal territorio in cui è avvenuta la visualizzazione, dal periodo dell’anno, dalla piattaforma YouTube, a pagamento o meno, e da molti altri fattori. Per questo motivo, è molto difficile stimare quanto guadagnerà un video in entrate pubblicitarie.

Al fine di tutelare gli artisti e i titolari dei diritti audio video, Il canale di Google ha creato un sistema, ancora imperfetto ma comunque ampiamente collaudato, di avvertimenti sul copyright che può incidere negativamente sul canale che ha caricato il video.

Un canale YouTube riceve un avvertimento sul copyright quando un titolare dei diritti notifica formalmente a YouTube che l’autore del caricamento non è autorizzato a pubblicare i contenuti in un video e invia una richiesta legale per rimuovere il video da quel canale.

YouTube prende molto sul serio questi avvertimenti sul copyright; dopo tre avvertimenti, tutti i video su un canale vengono rimossi e il canale è soggetto a chiusura.

Devi comunque sapere che se un uploader usa una tua canzone, per esempio come base per il suo video delle vacanze, grazie al YouTube Audio Fingerprint il social media di Google riconosce il brano e ti destina le eventuali royalties tramite il tuo distributore o editore.

Dal febbraio 2018, YouTube ha deciso di porre delle soglie per la monetizzazione dei video. Ciò include che i video devono essere su un canale che ha almeno 1.000 iscritti e 4.000 ore di visualizzazione negli ultimi 12 mesi per essere idonei a inserire annunci sui tuoi video e quindi essere monetizzati.

Raggiungere questi risultati come creatore indipendente non è proprio facilissimo e richiede tempo e costanza. Per questo, se hai un editore, è preferibile pubblicare i tuoi video sul canale ufficiale dell’ etichetta che, se non è appena nata, avrà sicuramente un canale YouTube ben frequentato e abilitato a monetizzare.

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Dimmi chi sei. Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti

di Riccardo Scandellari
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/47RfWLF

Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Categorie
business personal branding social media

Chi non c’è non ci sarà.

La chiusura delle sale e dei teatri, dei ristoranti dei locali sta costando molto, forse anche troppo all’universo dell’industria musicale. In questo contesto gli artisti musicisti sono tra i professionisti, delle varie categorie nel settore, che hanno maggiori probabilità di mitigare gli effetti della crisi e di prepararsi al ritorno alla normalità. Quello che appare come un periodo di sosta forzata è in realtà percorso da un movimento sotterraneo di cui vedremo i risultati appena si allargheranno le imposizioni dei divieti.

I social come surrogato dei live
courtesy pixabay.com

Quello di cui si sente più urgenza in questo momento è il ripristino di un contatto diretto con il pubblico, quel l’interazione che in tempi normali si ottiene con i concerti dal vivo e che ora non è possibile.

Il problema che si sta creando per molti artisti musicali è che questa mancanza di contatto, di presenza, nuoce alla loro visibilità e notorietà, che nella musica sono due caratteristiche che vanno coltivate e curate. Per sua natura il pubblico è volubile ed affamato, farsi desiderare non sempre è la scelta giusta.

Ma per fortuna siamo nell’era dei social e della condivisione video e l’artista musicale può sopperire alla mancanza dei concerti dal vivo con le esibizioni on line. Non parlo solo delle esibizioni domestiche, molto apprezzate dai fan più stretti, mi riferisco anche a partecipazioni in trasmissioni televisive o radiofoniche, qualsiasi esse siano (nei limiti della decenza, ovviamente). In questi mesi molti big della musica ne hanno approfittato per promuoversi anche fuori contesto, perché non potrebbe farlo anche un artista emergente?

La presenza in video sui social, nelle televisioni, in radio, piccole o grandi che siano, sono i mezzi con cui surrogare la mancanza del contatto diretto. Se questi sono accompagnati con un contatto tramite social, rispondendo ai commenti dei fan, per esempio, il rapporto può essere costruito quasi a livello personale.

Non puoi sparire dalla scena per mesi pensando che il mondo aspetti che tutto ritorni normale.

Sotto la superficie la vita continua e si evolve, senza contare il fatto che, solitamente, dopo crisi di grandi proporzioni come questa, la ripartenza è brusca e veloce e normalmente ricca di sorprese e novità. Non mi stupirebbe infatti scoprire nei prossimi mesi la nascita di nuovi stili o generi musicali. Ne sono così certo che potrei pure scommetterci sopra.

Prepararsi per la ripartenza, significa anche valorizzare e coltivare la propria immagine artistica e la propria popolarità in questi tempi difficili. E’ la semina che raccoglierai quando arriverà la prossima, imminente, stagione del raccolto.

Per questo devi esserci, ora.

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Categorie
social media

Su Facebook valgono i contenuti originali

La facilità offerta da Facebook di comunicare, di creare una community e di interagire con una moltitudine di persone a distanza, è nota ed è entrata nel nostro quotidiano come l’appuntamento con il Tg delle 20.00.

Su Facebook valgono contenuti originali
courtesy pixabay.com

Non a caso Facebook nasce come piattaforma di intrattenimento, permettendo alle persone di rimanere in contatto con amici e conoscenti e questa resta la sua mission principale; é anche il motivo per cui in questo 2020 ha goduto di una media di 2,60 miliardi di utenti al mese.

Resta il fatto che per invogliare a mettere anche un semplice mi piace è necessario postare contenuti interessanti e coinvolgenti con una certa regolarità, al fine di creare engagement e acquistare un pubblico attivo che ci segua e interagisca con commenti e condivisioni.

Non trovo superfluo ricordarti che Facebook vive di pubblicità e per guadagnare ha bisogno che i suoi iscritti clicchino sugli annunci. Per ottenere questo, il social blu fa di tutto per tenere gli utenti dentro le sue pagine, lo fa offrendo una vasta serie di opzioni capaci di soddisfare diverse esigenze, ma sopra ogni altra cosa penalizzando la visibilità di tutti quei post che inviano verso siti esterni, come ad esempio i video di YouTube, le playlist di Spotify e ogni genere di link ad altri siti.

Ad essere premiati, in termini di diffusione e quindi di visibilità sono al contrario tutti i contenuti pubblicati direttamente su Facebook, sia che si tratti di testo, foto o video. Questa è la cosa di cui devi tener conto quando pubblichi qualcosa sulla tua pagina artista.

Creare contenuti originali e interessanti con una certa costanza e mantenere attiva l’attenzione degli utenti sulla tua musica e sulla tua attività di musicista può non sembrare facile, ma è un passaggio necessario se vuoi allargare il tuo pubblico e far conoscere la tua attività.

Tenendo conto che, ormai da qualche mese, Facebook favorisce la visibilità dei contenuti fra amici a scapito della visibilità dei contenuti delle pagine, video e meme, puoi ben capire che una strategia attenta di pubblicazione può fare la differenza. Scegliere cosa e quando pubblicare un post è perciò molto importante se non vuoi che la tua presenza sui social sia semplicemente tempo perso.

Capisci anche che la condivisione diretta di un link al tuo video YouTube o a un tuo brano su Spotify, può non avere molta efficacia, così come perde di efficacia la condivisione verso un sito dove c’è una recensione del tuo ultimo lavoro musicale o di un tuo concerto.

Resta comunque vero, che a volte condividere articoli o post interessanti può essere un ottimo modo per informare e incuriosire chi ci segue, ma la loro importanza, in termini di visibilità, è molto ridimensionata.

Nei contenuti della tua pagina Facebook, nei tuoi post, potresti raccontare la tua professione di musicista e, se pubblichi musica, raccontare l’ispirazione e il modo in cui nascono le tue canzoni.

Post dopo post puoi anche aggiungere le informazioni su dove trovare la tua musica o le date del tuo tour, ma queste, che sono informazioni pubblicitarie, sortiranno il loro effetto solo se avrai saputo attrarre ed incuriosire i tuoi fan (nuovi e storici).

Puoi farlo con post che combinano testo e foto, oppure puoi farlo con dei video, magari in diretta live e interagendo con chi ti segue. Scegli il metodo che ti è più congeniale. L’importante è di riuscire a trovare una metrica, uno stile che ti contraddistingua e che calzi a pennello su quella che è la tua figura pubblica.

Se ancora non hai ben focalizzato che tipo di contenuti utili pubblicare su Facebook, ti invito a leggere questo post che certamente potrà esserti d’aiuto: Perché Un Musicista Dovrebbe Raccontarsi.

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Categorie
social media You Tube

Come caricare (bene) un video musicale su YouTube

In termini di traffico YouTube, per quanto riguarda la musica, è secondo solo a Spotify, in questo contesto i video musicali e le relative playlist offrono opportunità da non sottovalutare per un artista musicale.

Come caricare correttamente un video su YouTube
courtesy by pixabay.com

Che ci sia una lotta per il primato tra YouTube e Spotify è dimostrato dal fatto che la piattaforma video abbia deciso di creare il canale You Tube Music per certi versi simile a Spotify.

In realtà tra le due piattaforme ci sono differenze che vanno oltre al tipo di media che ospitano: una è specializzata nell’audio, l’altra nel video. La più evidente sta nel fatto che YouTube è tutt’ora uno dei campioni del web 2.0 dove i contenuti sono creati e condivisi direttamente dagli utenti con una libertà d’azione e di possibilità di gestione eccezionale.

La seconda differenza sostanziale è che YouTube ha un motore di ricerca algoritmico molto più preciso ed efficiente rispetto a quello di Spotify: d’altra parte, gli sviluppatori di YouTube ha fatto tesoro dell’esperienza di Google.

Un motore di ricerca così preciso funziona bene perché è capace di utilizzare importanti quantità di dati; sono i dati che l’utente stesso immette sulla piattaforma al momento del caricamento del video. Per questo caricare un video su YouTube è un’operazione che va curata in ogni minimo dettaglio.

Il titolo del video musicale

In genere, il titolo musicale è composto da due elementi: titolo della canzone e l’interprete. Nel caso di un artista musicale emergente io consiglio sempre di anteporre il titolo del brano a quello dell’interprete, se il brano appartiene ad un album o un EP di aggiungere anche il titolo dell’opera e, se non sono troppi caratteri, di specificare anche il genere musicale. Per esempio: Titolo Brano Nome Artista – Titolo Album – Genere.

Descrizione

Il campo descrizione con i suoi 5000 caratteri offre un mare di possibilità per invitare alla visualizzazione del video, ma soprattutto per far conoscere la propria musica.

E’ cosa buona mettere una breve descrizione del brano e di cosa racconta, specificando se appartiene ad un album o è un singolo, a seguire io metterei anche una breve descrizione dell’interprete o della band.

Come è importante mettere i link verso altre fonti dove trovare il brano, come Spotify, iTunes, ecc… stessa cosa vale per i link verso i social dell’interprete: Sito, Facebook, ecc…

Non avere paura di scrivere informazioni in questo campo. Mi dirai: -Ma tanto laggente non legge!- Può essere, ma se esiste una persona che vuol approfondire la conoscenza tua e della tua musica, vuoi perdere questa occasione?

Playlist

Le playlist su YouTube sono importanti come lo sono su Spotify. Nel tuo canale organizza tutti i tuoi video in playlist, magari crea una playlist dove raccogli i singoli e sicuramente una playlist per ogni album che pubblichi.

Mi stai dicendo che non hai un video per ogni brano pubblicato?

Poco male, in genere molti distributori come The Orchard, Believe o Distrokid, generano in automatico un video su YouTube utilizzando la copertina della pubblicazione. Raccogli questi video in una playlist e arricchiscila con il tuo video ufficiale.

Tag

I tag sono il cuore del motore di ricerca YouTube. Li trovo spesso compilati malamente e senza criterio ed è un vero peccato perché sono la base per una corretta diffusione del video. Anche l’ordine di inserimento dei tag ha la sua importanza, per questo, indispensabili vanno messi: Nome Artista, Titolo Brano, Titolo Album, Etichetta; a seguire si può continuare con il genere musicale e i sottogeneri ai quali il brano appartiene; buona cosa è anche inserire nomi di artisti famosi dello stesso genere musicale o affini al brano stesso.

In pratica, l’inserimento dei tag dovrebbe iniziare con quelli più specifici sul brano per andare a quelli più generici riguardanti il genere e il mood.

Lingua del Video e Sottotitoli

Se il tuo brano è una canzone, specifica la lingua e sarebbe anche cosa buona mettere i sottotitoli, dato che anche questi vengono scansionati dagli algoritmi di ricerca.

Le Schede e la Schermata Finale

Sono dei plug in creati da YouTube per aiutare gli utenti a concretizzare i risultati delle visite al video, sfruttali. In particolare la schermata finale è utile per raccogliere nuove iscrizioni e mantenere il visitatore nel proprio canale suggerendo un nuovo video da guardare. Molti lasciano un codino di 15-20 secondi proprio per dare un adeguato spazio alla schermata finale.

Questi sono i criteri base per caricare correttamente un video su YouTube sfruttando al massimo le possibilità offerte dalla piattaforma. Se hai già dei video pubblicati e non hai seguito queste buone pratiche, puoi ancora aggiornarli, magari aggiornando i tag, dopo qualche settimana potresti notare delle felici differenze. Prima di chiudere vorrei anche farti notare che YouTube è parte integrante dell’ecosistema di Google; essere correttamente indicizzati su YouTube, significa perciò essere ben indicizzati anche su Google. Direi che non c’è bisogno di aggiungere altro, o sbaglio?

Mi offri un caffé?
Offrimi un Caffé con ko-fi.com
Le 42 leggi universali del digital carisma: La fusione tra vita digitale e reale è il futuro della comunicazione

di Rudy Bandiera
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf

Si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte, generando errori semantici più volte perpetrati dai media quali “il popolo della Rete”, come se offline il popolo fosse un altro! La verità è diversa: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia, ormai talmente fuse in un unico plasma che si potrebbero immaginare come due liquidi di diverso colore lasciati liberi di miscelarsi in un nuovo cromatismo, non più separati ma uniti, amalgamati. Si è sempre parlato di personal branding abbinato alla personalità online e di carisma associato a una tipologia di personalità offline ma, se on e off sono saldati, allora lo saranno anche personal branding e carisma. Il carisma è qualcosa che può essere coltivato anche in ambito digital ovvero anche in non-presenza, dove non occorre la fisicità. Sì, per la prima volta nella storia siamo di fronte a un nuovo modo di approcciarci alla realtà: attraverso la vita reale (VR) e la vita digitale (VD).
Acquistalo su Amazon https://amzn.to/3Nnt6bf