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L’importanza di un ringraziamento

Da qualche anno uso la piattaforma Matchfy per popolare le mie playlist Spotify di nuova musica sperando di fare delle belle scoperte. Da qualche mese il sito ha implementato i suoi servizi con un sistema basato su IA personalizzabile che inserisce in automatico i brani nelle playlist cercando di azzeccarne lo spirito: non chiedetemi in base a che criteri.

Ringraziare è importante

Questa automazione rende la vita più facile sia al musicista che al curatore della playlist ma rende anche il rapporto tra le parti più freddo e distratto. Se da un lato l’automazione facilita l’inserimento dei tuoi brani in numerose playlist, questo meccanismo, di fatto, mette in secondo piano il rapporto che potrebbe instaurarsi tra curatore di playlist e musicista.

Sebbene abbia configurato dei filtri piuttosto restrittivi, nella mia collezione di playlist Spotify ogni settimana vengono inseriti centinaia di brani che difficilmente troveranno l’attenzione sperata: ho solo due orecchie, in un giorno ci sono solo 24 ore e molte delle mie playlist hanno poche decine di iscritti.

Quello che voglio farti notare è che il nesso +playlist=+ascolti e +playlist=+popolarità non è proprio così automatico come lo staff di Matchfy vorrebbe farti credere.

Lasciamo per il momento da parte la tesi proposta da Matchfy che sostiene che un brano inserito in migliaia di playlist è in grado di ottenere streaming come non ci fosse un domani.

Poniti queste semplici domande: sono solo gli streaming che vuoi ottenere? Oppure vuoi costruire un rapporto stretto con il tuo pubblico perché continui a seguirti nel tuo percorso artistico?

Ti chiedo questo perché qualche giorno fa mi è arrivata una mail di ringraziamento da un’etichetta discografica per aver inserito un loro brano in una mia playlist. Molto probabilmente una mail automatica, ma comunque ben scritta e circostanziata.

Questa mail di ringraziamento ha attirato la mia attenzione verso il brano che era stato inserito in automatico nella mia playlist e che assolutamente non avevo notato. Il risultato è che sono andato ad ascoltarmelo e l’ho trovato talmente interessante che ho cominciato a seguirne l’autore.

Non c’è solo questo.

Mi è capitato spesso che musicisti citassero nelle loro storie o post la playlist in cui li avevo inseriti, sebbene la playlist non avesse un ampio seguito. Ciò mi ha gratificato e ha fatto in modo che il loro nome mi restasse impresso nella mente.

Il contatto umano, la cortesia e la gratitudine sono le cose che fanno la differenza. Quella differenza che ti distingue dalla massa che si affida ciecamente all’automazione riducendo l’ascolto della musica a semplice e anonimo consumo.

Creare legami con chi ti ascolta non è semplice e richiede tempo, ma è una semina che promette nel tempo un buon raccolto.

Se anche tu usi i servizi di Matchfy per diffondere la tua musica, raccontami la tua esperienza nei commenti.


Guida completa al Crownfunding

di Carmine La Mura
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Il testo mira ad analizzare gli aspetti civilistici, fiscali ed il funzionamento dello strumento del Crowdfunding, con l’obiettivo di costituire un valido sussidio sia per quanti volessero presentare un progetto, sia per potenziali investitori che invece desiderano meglio approfondire l’argomento.

Analisi, casi operativi, aspetti legali, tributari e suggerimenti per una campagna di successo. L’eBook in pdf di 255 pagine è aggiornato con:

Circolare MiSE del 25 febbraio 2021
Decreto MiSE pubblicato in G.U. il 15 febbraio 2021
Agevolazioni fiscali
Regolamento UE 1503/2020 pubblicato il 7 ottobre 2020 sulla G.U. dell’Unione Europea e applicabile a decorrere dal10 novembre 2021 e disciplina transitoria

Un apposito capitolo è dedicato alla fase di programmazione ed attuazione di una Campagna di Crowdfunding basata sull’analisi di numerosi casi di successo in Italia ed all’estero.

Verranno forniti suggerimenti pratici ed operativi, nonché un’illustrazione degli strumenti e risorse online più utili per lanciare efficacemente la raccolta fondi.

Si partirà da un’analisi del fenomeno, con l’illustrazione di casi operativi, successivamente si illustreranno le diverse forme di Crowdfunding, e le piattaforme più diffuse, analizzandone le caratteristiche peculiari.

Un apposito capitolo illustrerà l’attuale quadro normativo che è stato oggetto nel 2019 di importanti modifiche specie alla disciplina dell’Equity Crowdfunding. Essendo il Crowdfunding uno strumento altamente innovativo, non sempre vi sono specifiche disposizioni tributarie che lo regolamentano, pertanto, a tali problematiche ed alle agevolazioni fiscali fruibili sarà dedicato un apposito approfondimento. L’ultimo capitolo presenterà dei suggerimenti operativi per impostare con successo la propria campagna.

La stessa può suddividersi in una fase pre-lancio ed una fase di lancio, per ognuna vi sono delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi di raccolta prefissati. Si fornirà uno schema che illustra per ogni fase i compiti da portare a termine, illustrandone successivamente i principali.
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Come creare legami profondi nella musica

In un’epoca in cui la musica è facilmente accessibile e il mercato è saturo, le emozioni possono diventare il fattore distintivo che consente a un artista di emergere. Utilizzare tecniche di marketing emozionale ti aiuta a stabilire un legame profondo con il pubblico, utilizzando le emozioni come strumento principale di comunicazione. Questa forma di marketing si basa sull’idea che la musica non è solo un prodotto da consumare, ma un’esperienza che può influenzare stati d’animo, comportamenti e decisioni d’acquisto.

Come creare legami profondi nella musica

Ma perché il marketing emozionale funzioni, è fondamentale avere  un’identità distintiva matura. Questo implica non solo la definizione di una tua immagine visiva, ma anche la costruzione di una narrazione in sintonia con il pubblico. Devi riflettere su quali emozioni vuoi evocare e come la tua musica e la tua personalità possano contribuire a quel messaggio. Un esempio semplice è quello di un artista che desidera trasmettere un senso di nostalgia utilizzando melodie e testi che richiamino ricordi passati, creando un legame emotivo più forte con i fan.

Per ottenere questo legame emotivo, l’interazione con il pubblico attraverso i social media, creando contenuti visivi e testuali è il metodo più semplice ed efficace. Puoi condividere momenti autentici della tua vita quotidiana, creando un senso di intimità e connessione. La condivisione di storie personali, dietro le quinte delle registrazioni o dei concerti, ti aiuta a costruire questo legame empatico, coinvolgendo direttamente il pubblico nelle tue gioie e nelle tue fatiche. È un approccio che non solo aumenta la fedeltà dei fan, ma incoraggia anche la condivisione e il passaparola, amplificando la portata della tua musica.

Non dimenticare mai che stessa musica gioca un ruolo fondamentale nel marketing emozionale, magari usando elementi sonori specifici per evocare emozioni particolari. Giocare con contenuti social con l’uso di melodie dolci e armoniose per trasmettere serenità, oppure ritmi più energici per stimolare entusiasmo e gioia ti aiuta a contestualizzare meglio la tua musica e lasciarla nella mente di chi l’ascolta.

Un esempio emblematico di marketing emozionale è rappresentato dalle campagne pubblicitarie di artisti che utilizzano storie personali nelle loro comunicazioni. Un cantante potrebbe condividere un racconto toccante sulla sua infanzia o sulle sfide affrontate per arrivare al successo. Questa narrazione non solo umanizza l’artista, ma permette ai fan di identificarsi con lui, creando un legame emotivo che va oltre la musica stessa. Quando il pubblico percepisce un artista come autentico e vulnerabile, è più incline a supportarlo, sia acquistando la musica che partecipando ai concerti.

Non sottovalutare nemmeno l’effetto delle playlist nelle piattaforme di streaming. I più si limitano nello sperare di accedere alle playlist ufficiali o in quelle di maggior successo, spesso dimenticando di curare loro stessi delle selezioni musicali che presentino la loro musica, ma anche quei brani che li ispirano o che riflettono il loro stile. Questo non solo arricchisce l’esperienza dell’ascoltatore, ma crea anche un senso di comunità attorno all’artista. Le playlist diventano un’estensione della tua immagine, del tuo brand, permettendo ai fan di esplorare e connettersi con il tuo universo musicale.

Se hai costruito una buona immagine coerente, una solida brand identity, gli Eventi dal vivo come concerti e festival sono occasioni ideali per applicare il marketing emozionale. Durante questi eventi, puoi usare elementi visivi e sonori per creare un’atmosfera coinvolgente. L’uso di luci, effetti speciali e interazioni con il pubblico può intensificare l’esperienza emotiva, rendendo il concerto memorabile. Gli artisti che riescono a creare un forte impatto emotivo durante le loro esibizioni tendono a fidelizzare i fan, che saranno più propensi a tornare per future performance. Un esempio di successo è il festival Coachella, che non solo offre una lineup di artisti di alto profilo, ma crea anche un’esperienza immersiva attraverso installazioni artistiche e interazioni sociali.

Se ti piace l’impegno sociale e non sei indifferente ai problemi del mondo, le campagne di sensibilizzazione sociale possono rivelarsi utili per unire attorno a te persone che condividono il tuo sentire. Artisti come Beyoncé e Pharrell Williams hanno utilizzato la loro piattaforma per affrontare temi sociali, creando canzoni che non solo intrattengono, ma che stimolano anche la riflessione. Queste canzoni diventano veicoli di emozioni e messaggi, avvicinando l’artista a un pubblico che condivide valori simili. Ma attenzione, questo tuo impegno deve essere sincero e non strumentale: il pubblico percepisce chiaramente se non sei mosso da un pensiero sincero e questo potrebbe trasformarsi un danno di reputazione dal quale sarà difficile risollevarsi.

Tra tutte le strategie possibili il marketing emozionale nel settore musicale è una delle più potenti,  dato si basa sulla creazione di legami emotivi tra artisti e pubblico che però devono essere sincere e autentiche. Attraverso la costruzione di un tua immagine coerente, l’interazione sui social media, l’uso strategico della musica, la creazione di esperienze coinvolgenti e campagne di sensibilizzazione sociale, puoi non solo promuovere la tua musica, ma anche costruire una comunità di fan fedeli e appassionati in un mercato altamente competitivo. La capacità di evocare emozioni e di rispondere alle esigenze del pubblico ti farà guadagnare quell’attenzione e quei legami di cui hai bisogno per coltivare la tua arte.


La scimmia nel cassetto. Liberati dal giudizio degli altri, apriti alla narrazione e scopri chi ti apprezza

di Riccardo Scandellari
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Nel cassetto teniamo le cose più preziose, i sogni e tutto ciò che non abbiamo il coraggio di essere o mostrare. Tutti noi abbiamo progetti, obiettivi e aspirazioni, vere e proprie scimmie che rimangono intrappolate, che non possono nemmeno urlare per la frustrazione di dover restare chiuse in un cassetto. In silenzio.
Che cos’è peggio? Fallire o la paura di fallire? Tentare e non riuscire o non tentare affatto? Esprimere il proprio pensiero ed essere criticati o soffrire in silenzio senza dire nulla? Mettersi in gioco o rimanere nell’incertezza per non averci provato? La vita cambia solo nel momento in cui prendiamo una decisione nuova, ragionata, sostenibile e ci impegniamo per realizzarla.
Quando facciamo uscire la scimmia dal cassetto. Perché in un qualsiasi racconto di successo il protagonista non è l’eroe ma chi si appassiona alla narrazione.

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Come trovare il tuo spazio nel mercato musicale

Qualsiasi musicista per poter emergere come professionista deve trovare una sua caratteristica distintiva da valorizzare nella comunicazione al fine di farlo emergere in una situazione di elevata concorrenza come in effetti è il mercato musicale. Questo vale sia per un musicista che cerchi spazio come strumentista, sia per un musicista che intenda emergere come interprete e magari autore; questa ricerca di una caratteristica distintiva vale per qualsiasi musicista professionista, qualsiasi sia il tipo di carriera tu voglia intraprendere.

Come trovare il tuo spazio nel mercato musicale.

Questa ricerca del tuo carattere distintivo come musicista e anche della tua musica, nel marketing musicale viene definito posizionamento. Posizionarsi significa definire lo spazio che la immagine artistica occupa nella mente del pubblico e dai professionisti del settore: è un complesso e variegato mix composto dalla tua reputazione, dal tuo valore artistico e professionale percepito e dagli effetti delle tue azioni di comunicazione su di essi.

Nell’attuale panorama della musicale questo richiede un approccio sfaccettato che combina creatività, strategia e profonda comprensione del mercato. Alla base di questo processo c’è la creazione di una narrazione e di un’immagine convincenti in sintonia con i potenziali fan che ti portino a distinguerti in maniera univoca in un mercato saturo dove la soglia di attenzione e per altro piuttosto bassa.

Tutto inizia con un’immersione profonda nella tua essenza di artista: il tuo sound unico, la tua storia personale, i tuoi valori e la tua visione artistica. Questa base costituisce il fondamento della tua identità artistica, del tuo marchio, che deve essere autentica ma curata con attenzione per attrarre il pubblico di riferimento. Per identificare il tipo di pubblico interessato alla tua arte i dati demografici non sono sufficienti; in gioco entrano anche le analisi e la comprensione dei dati psicografici L’identificazione di questi pubblici non si limita ai dati demografici, ma richiede la comprensione degli atteggiamenti, gli interessi, la personalità, i valori, le opinioni, lo stile di vita e dei punti di contatto culturali che definiscono i tuoi potenziali fan.

Sviluppare queste conoscenze, per un artista esordiente con scarso budget, non è comunque impossibile. Sviluppando le opportune strategie e analizzando le informazioni a disposizione si può sviluppare una tua immagine che si estenda coerente in tutte le piattaforme. Questo significa creare un’estetica visiva che sia complementare alla musica, lo sviluppo di un tono di voce per i social media che rifletta la personalità dell’artista e la garanzia che tutti i contenuti, dai video musicali alle storie di Instagram, raccontino una storia coerente. L’obiettivo è creare un mondo coinvolgente con cui i fan possano entrare in contatto a più livelli con te e la tua musica.

Diamo per scontato che nell’era dello streaming, la tua visibilità su piattaforme come Spotify, Apple Music e YouTube è fondamentale. Ma non si tratta solo di dare visibilità alla tua musica, ma anche di posizionare strategicamente le playlist, creare contenuti interessanti e collaborare con altri musicisti in modo da accrescere la tua fama tra il pubblico, nell’industria musicale e dell’intrattenimento.

Costruire una comunità intorno al tuo essere artista è altrettanto importante. Ciò potrebbe comportare la promozione di interazioni dirette con i fan attraverso i social media o la creazione di esperienze esclusive per i superfan. La chiave è far sentire i tuoi fan parte di qualcosa di speciale, trasformando gli ascoltatori occasionali in sostenitori.

Il tempismo e la rilevanza giocano un ruolo importante nel posizionamento. Non sottovalutare l’importanza di allineare le tue uscite discografiche o il tuoi impegni artistici con momenti culturali, collaborare con marchi che condividono i tuoi valori o impegnarti in argomenti di tendenza, l’importante è la sincerità e una coerenza di pensiero, non devi sembrare autentico ma devi esserlo.

Analizzando i dati ottenuti da tutto questo lavoro, coerente, costante e continuo, consentirà a te e magari ai tuoi consulenti, di perfezionare le strategie in base al feedback del pubblico. Monitorando attentamente le metriche di streaming, il coinvolgimento sui social media e il sentiment dei fan, puoi adattarti rapidamente a ciò che funziona e abbandonare ciò che non funziona.

In definitiva, il successo del posizionamento nel settore musicale consiste nel creare un’immagine forte e distintiva, in grado di distinguersi. Si tratta di raccontare una storia che catturi l’immaginazione, crei legami emotivi e faccia sì che i fan tornino a chiedere di più. Anche se le tattiche possono evolversi con la tecnologia e le tendenze, il principio fondamentale rimane: creare un legame profondo e duraturo tra l’artista e il suo pubblico che si traduca in numeri di streaming e in un successo professionale a lungo termine.

Questa attività, come altre attività di marketing, devono rientrare nell’impegno quotidiano dell’essere un musicista professionista. Si tratta di costruire una solida reputazione mettendo in mostra la tua abilità e la tua professionalità. Sebbene ti raccontino cose diverse, anche in passato era così. Non c’era lo streaming, non c’erano i social ma la verità è che anche nel passato i musicisti altamente professionali, che hanno saputo crearsi uno stile personale ed un immagine unica, sono quelli che hanno attraversato i decenni ed ancor oggi sono icone celebrate di un certo modo d’essere.


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Consigli per suonare nei locali pubblici

Secondo diversi indicatori la musica live nei locali pubblici, tecnicamente definita evento musicale dal vivo senza ballo, nonostante le apparenze sta risorgendo dopo gli strascichi negativi della pandemia.

Consigli per suonare nei locali pubblici

Per un locale pubblico, ristorante, bar o pub che sia, è importante saper scegliere una band o un musicista che suoni brani in linea con il suo pubblico abituale, in modo da offrire all’avventore una serata in linea con il suo stile di vita e il suo gusto.

Secondo le statistiche la musica dal vivo è particolarmente apprezzata, con oltre l’87% dei clienti che la considera un valore aggiunto per i locali. Questa forma di intrattenimento non solo migliora la reputazione di un locale, ma è anche un forte incentivo per la clientela a frequentarlo, con circa il 77% delle persone che afferma di recarsi più spesso in un locale se è a conoscenza di eventi musicali.

I generi musicali più ascoltati nei locali pubblici includono il pop, il jazz e il blues. La musica dal vivo è vista come un’importante opportunità per promuovere nuovi artisti e tendenze musicali, con un aumento significativo dei concerti nei pubblici esercizi, soprattutto nel Sud Italia.

Questa tendenza è stata accompagnata anche da SIAE che con il portale Music&Go ha semplificato la gestione delle pratiche per la realizzazione di eventi dal vivo nei locali pubblici.

Per un musicista esordiente cimentarsi con il pubblico di questi locali è una delle occasioni migliori per mettere alla prova le proprie abilità dal vivo, imparare a dominare il palcoscenico, sebbene magari assai ridotto e creare una connessione intima con il pubblico.

Per questo quando contatti o vieni contattato dal locale per una serata devi esser ben consapevole se il suo repertorio o il tuo stile è adatto per i frequentatori abituali del locale. Non devi dimenticare che in questi contesti devi confrontarti con il pubblico del posto e  che tu, prima di ogni cosa, sei un servizio in più offerto dal locale.

Il pubblico dei locali pubblici è per lo più un pubblico distratto, che vuole godersi una serata tranquilla in compagnia di amici o partner, se però riesci ad attrarre la sua attenzione e gli regali una bella esperienza musicale hai già fatto il primo passo per farlo diventare il tuo pubblico.

In questa sede non voglio parlare del problema dei compensi e di altri dettagli importanti che riguardano il rapporto tra locali pubblici e musicisti: allestire un piccolo live in un locale pubblico ha i suoi costi e richiederebbe un’adeguata preparazione che spesso i gestori dei locali trascurano.

Quello a cui però devi stare attento come musicista è capire bene se il locale a cui ti rivolgi, o che ti ha chiamato, è utile per la tua carriera professionale. Presentarsi con il repertorio sbagliato davanti al pubblico sbagliato nel luogo sbagliato è la cosa peggiore che ti può capitare: non sarai contento tu, non sarà contento il pubblico e nemmeno l’esercente del locale.

Non ti fidare nemmeno del giudizio dell’esercente, spesso i gestori di locali pubblici non hanno scarsa cultura musicale e hanno idee sbagliate su quale musica potrebbe funzionare bene nel loro ambiente. Prima di accettare studia la piazza, fatti un’idea dei frequentatori del posto e fai una valutazione serena. Se non ti senti a tuo agio rinuncia all’ingaggio, eviterai una brutta figura.


Music business. La grande guida: Tutti i segreti per orientarti nell’industria musicale odierna e trasformare la tua passione nel lavoro della vita

di Alessandro Liccardo
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Cosa ci vuole per vivere di musica? Basta il talento? Che differenza c’è tra fare successo e avere una carriera, e come è possibile prendere il controllo del proprio destino professionale nell’industria musicale? Queste domande accomunano tanto lo studente che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, quanto il musicista esperto che si confronta con gli scenari odierni del mondo della musica, tra nuove piattaforme digitali e opportunità promozionali spesso difficili da identificare con chiarezza. Music Business – La Grande Guida racconta con tono informale ma preciso tutto quello che oggi l’aspirante professionista ha bisogno di sapere per vivere di musica e orientarsi nell’intricato universo del music business. Il testo è pensato per offrire, per la prima volta in italiano, tutti gli strumenti critici e strategici indispensabili a muoversi con successo nel moderno mondo dell’industria musicale. Dall’utilizzo consapevole dei social network alle nuove piattaforme di diffusione e streaming musicale, al lettore è offerto un prontuario completo di consigli e tecniche per promuoversi e sviluppare connessioni di valore nell’ecosistema del professionismo musicale. Music Business – La Grande Guida è pensata anche per gli studenti delle nuove classi di musica moderna e jazz dei conservatori, dei licei musicali e della miriade di scuole ed accademie private italiane, proponendosi come il testo di riferimento per comprendere le mutate condizioni tecnologiche dell’industria musicale all’indomani della rivoluzione digitale.
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