Lanciare una release è un processo che ha i suoi tempi ed i suoi modi: parte dall’idea del brano sino alla sua produzione e infine alla sua promozione e lancio. E’ un lavoro articolato che richiede conoscenze, calcolo e progettazione. In questo decalogo ho cercato di fissare i punti chiave del processo che in realtà coincide, perché ne fa parte, con il percorso di crescita dell’artista musicale.
1. E’ una questione di qualità
La verità, l’unica verità, è che tutto inizia e finisce con la musica: se una canzone è misera, nella scrittura, nell’arrangiamento e nell’esecuzione non aspettarti di vivere di musica. Questo significa che devi aver cura dei particolari, di tutti i particolari: l’immagine della band, il materiale per le cartelle stampa, le foto, le copertine delle pubblicazioni e i video. In breve, devi curare in egual misura la forma (l’immagine) e la sostanza (la musica) se vuoi che il tuo progetto artistico possa rivelarsi vincente.
2. Umiltà non modestia
Quando scrivi la tua musica o ti poni davanti ad un’arrangiamento affronta il lavoro con molta umiltà. Analizza il percorso creativo chiedendoti sempre se non puoi fare meglio. Vedi di mantenere la barra dritta sui tuoi obiettivi con impegno e dedizione; la musica è innanzitutto una disciplina e come tale richiede impegno e fatica, ma nel contempo non lasciarti sopraffare dalla fatica, non perdere l’entusiasmo per ciò che fai, anzi, trova nelle difficoltà lo sforzo per fare meglio: Roma non è stata costruita in un solo giorno.
Così, una volta che hai la tua canzone ben riuscita non risparmiare sforzi per promuoverla. Raccontala, parla di lei, parla del percorso creativo che l’ha generata e di come si inserisca nella tua poetica e nel contesto del genere musicale cui appartiene.
Fallo senza paura. Devi essere orgoglioso della tua creatura e sfidare a testa alta il giudizio del pubblico. Non piacerà a tutti, ma se piacerà a molti avrai raggiunto un traguardo importante. Devi ricordare che nessuna agenzia di Pubbliche Relazioni saprà mai parlare meglio di te della tua musica e del tuo stile artistico. Puoi noleggiare anche una grande agenzia di PR, ma nessuno saprà mai parlare bene quanto te della tua musica.
3. Cura i dettagli della distribuzione
Curare i propri profili artista sulle app di streaming come Spotify, Amazon e YouTube è fondamentale per avere un’immagine coerente e soddisfacente, lo stesso vale per i tuoi profili social: non tralasciare questi dettagli perché sono fondamentali. Scrivi una bella biografia e accompagnala con foto professionali che ben ti rappresentino. Crea e mantieni un sito internet aggiornato dove chiunque possa trovare informazioni utili su di te, sulla tua musica, sulle tue pubblicazioni e sui tuoi concerti, passati e futuri è fondamentale. Raccogli gli indirizzi dei tuoi fan, è l’unico modo diretto che hai per comunicare con loro. I Social passano di moda, i recapiti email durano nel tempo. Crea una newsletter e mantieni costante la tua presenza nella vita delle persone.
4. Deposita la tua musica
Deposita la tua musica presso le apposite agenzie per assicurarti di ricevere i soldi legalmente dai passaggi in radio, tv o apparizione live. Le App di musica in streaming pagano poco per ogni ascolto e i diritti d’autore provenienti da altre fonti sono indispensabili per poter costruire una carriera da musicista.
5. Programmare, promuovere, rilasciare.
Produrre musica può richiedere mesi come anni, quando il brano o l’album è pronto per l’ascolto pubblico in realtà non è ancora pronto per essere distribuito. Già durante la fase di composizione, perciò proprio quando il progetto comincia a prendere forma, inizia a raccontare il percorso creativo che stai intraprendendo, fai partecipare i tuoi fan all’evoluzione del progetto e raccontalo anche con i musicisti e tecnici che ti accompagnano. Crea un’aspettativa, un’attesa, un interesse.
Tutte queste fasi vanno pensate all’interno di una strategia comunicativa programmata e pianificata che oltre ai social possa attirare l’attenzione dei media potenzialmente interessanti. In particolare radio, web-radio webzine, sono ossessionati dalla musica, e si rivelano un ottimo canale promozionale.
Per catturare la loro attenzione devi fare in modo che il rilascio del tuo album diventi una notizia di rilievo, succosa e interessante. Troverai una concorrenza molto agguerrita e dovrai cominciare a far parlare di te da radio, webzine e blog almeno otto o sei settimane prima della data ufficiale di rilascio.
6. Sii onesto con te stesso.
Il tempo è denaro: non perdere tempo a dire in giro che siete la migliore band, o il miglior artista della terra o degli ultimi tempi, non provare nemmeno ad inventarti citazioni di fonti musicali riconosciute. La falsità non ti porta da nessuna parte.
7. Comprendere le regole e la realtà
Essere unici, trovare la propria immagine, il proprio stile, la propria dimensione. Fare la differenza è indispensabile e auspicabile se si vuole emergere come offerta musicale. Vale sempre sia per l’immagine, sia per la musica, sia sul come ci si rapporta con il pubblico. Questa tua unicità devi ricercarla nelle regole, nei canoni, del genere musicale di cui vuoi far parte. Per capirci, un’abbigliamento cuoio e borchie mal si adatta se sei un musicista jazz. La sfida è quella di rendersi riconoscile in un determinato contesto creando però uno stile che rompa i canoni fissati senza stravolgere il contesto di genere. Pensa ad una band come i Kiss che partendo dall’iconografia Heavy Metal fatta di cuoio e borchie l’ha personalizzata con quelle maschere di trucco che li ha resi unici.
8. Non contare i Mi Piace.
I Like, le Impression, I cuoricini ed anche i commenti sui social media e social network sono importanti per misurare la tua popolarità e sicuramente per sfamare il tuo ego e l’autostima, non certo per sfamare il tuo stomaco. I tuoi sforzi per catturare pubblico devono essere indirizzati all’ascolto della tua musica. Sono gli ascolti sulle app di streaming e le presenze ai tuoi concerti che confermano il successo della tua arte. Cura personalmente delle playlist sulle app di streaming principali come Amazon, Spotify; non sottovalutare altri ecosistemi com Bandcamp o SoundCloud che sono forti in alcuni generi. Studia il mercato e cerca di capire a che tipo di persone piace la tua musica.
9. Pensare a storie e cicli.
Pensa, gestisci e progetta a lungo termine, darà più entusiasmo al tuo lavoro: non pensare solo al rilascio di un album o di un singolo ma progetta un percorso e gioca fare previsioni, restando nel contempo aperto al cambiamento. Fai che il tuo percorso artistico sia la storia che racconti al pubblico, ai giornalisti, ai Dj. Condividi con loro le tue passioni musicali, i tuoi gusti, la vita con i tuoi colleghi ed i tuoi partner.
10. Continuità e coerenza.
Nell’epoca della musica in streaming solo la continuità e la coerenza premiano. La tua professione di artista musicale devi costruirla sul lungo periodo attraverso una narrazione coerente e un impegno continuo di presenza in rete e off line anche quando non rilasci nuova musica o non sei in tour. Qualche settimana all’anno per ricaricarti puoi prendetela come fanno tutti :), ovviamente.
“La narrazione è l’arte di accompagnare il pubblico attraverso un viaggio che hai organizzato tu. Come ogni buon agente di viaggio hai organizzato tutto il percorso in modo da non affaticare, ma stimolare, divertire e far crescere chi lo percorre. Quindi far sentire bene e rendere attraente il viaggio che hai immaginato per i tuoi clienti immaginari.”
(Riccardo Scandellari).
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Le persone sono semplici da comprendere: vogliono essere ascoltate, gratificate e apprezzate. Possiamo identificare il principio di qualsiasi attività di marketing in una semplice domanda: “Dimmi chi sei”. Un quesito che bisogna rivolgere prima a se stessi, per mettere a fuoco la propria identità, e poi al pubblico che si vuole ottenere. “Dimmi chi sei” è la domanda chiave che permette di entrare in contatto con la propria audience e che permetterà di sviluppare una narrazione che parli del proprio pubblico. In questo libro Riccardo Scandellari, esperto di marketing e personal branding, invita a rivolgersi verso un tipo di marketing più umano, etico e concreto. Una scelta che permette di distinguersi nettamente dalla folla di concorrenti e improvvisati che sul web fanno a gara a chi urla più forte, per parlare con il pubblico (ma soprattutto ascoltarlo) in modo più onesto, catturarne l’attenzione e conquistarlo con l’impegno, la condivisione e la relazione.
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