C’è una cosa che distingue le auto produzioni degli artisti musicali esordienti dalle produzioni più professionali: la qualità delle copertine, e l’avvento dell’IA generativa non è certo servito a migliorare la situazione. Ti basta un breve scrolling su Spotify per scoprire un’infinita serie di brillanti immagini anonime, standardizzate e prive di una loro originalità.
In un progetto musicale, la copertina, ma più in generale tutto l’impianto grafico che supporta la diffusione dell’opera musicale, singolo o album, è un aspetto fondamentale perché è l’unico modo che si ha per attirare con un colpo d’occhio, l’attenzione dell’ascoltatore. Ma non c’è solo questo.
Se mi segui da un po’ di tempo, avrai capito che le dinamiche di fruizione della musica rendono molto difficile posizionarsi nella testa degli ascoltatori. Per essere riconosciuti e ricordati, produrre buona musica non basta, troppe sono le distrazioni.
Nel flusso costante di suoni e immagini in cui viviamo, per l’artista emergere con i propri tratti distintivi richiede molta cura e coerenza, sopratutto richiede delle scelte di stile consapevoli che accompagnino degnamente il percorso artistico musicale che si sta intraprendendo: così vale per la musica, così vale per come la si confeziona.
La costruzione della propria immagine artistica, la confezione del proprio prodotto musicale richiedono lo stesso impegno e la stessa cura che impieghi nel realizzare la tua musica. L’artista musicale che non tiene conto di questo aspetto è destinato a rimanere ai margini del mercato.
Seguire gli artisti esordienti in questo passaggio, aiutarli ad esprimere graficamente la loro musica e la loro immagine, aiutarli a costruire una loro personalità visiva è una delle attività in cui più spesso vengo coinvolto.
Se sei pronto a fare un salto di qualità nella tua esposizione al pubblico, contattami senza impegno. Anche solo per una valutazione gratuita.
Mi offri un caffé?
Questo è il marketing: Non puoi essere visto finché non impari a vedere
di Seth Godin
Un marketing di cui andare fieri. Con i suoi libri Seth Godin ha ispirato milioni di lettori, professionisti, imprenditori e appassionati di marketing. Oggi racchiude il cuore della sua visione in un manifesto fresco, rigoroso e diretto.“Il marketing è tutto intorno a noi” dice Godin “ed è ora di farne un uso migliore.” È ora di smetterla di usare i consumatori per risolvere i problemi della propria azienda e di cominciare a usare il marketing per risolvere i problemi della gente. È ora di smetterla di raccontare frottole, inondare di spam le caselle di posta dei clienti e sentirsi in colpa per il proprio lavoro. È ora di smetterla di confondere le metriche dei social media con le autentiche relazioni. È ora di smetterla di spendere soldi per rubare un minuto di attenzione al cliente. Fare marketing vuol dire migliorare il mondo. Il vero marketing affonda le sue radici nella generosità, nell’empatia e nella partecipazione emotiva. Fare buon marketing significa identificare la più piccola nicchia di mercato capace di sostenere il proprio business. Costruire fiducia e consenso. Adottare le narrazioni già in uso tra i propri clienti. Trovare il coraggio di creare e alleviare la tensione. E soprattutto dare agli altri strumenti, storie e percorsi che li aiutino a raggiungere i propri obiettivi.